CAPITOLO 51

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Alex

Mi butto letteralmente sulla poltrona, porto le mani sulla mia faccia e mi strofino gli occhi come se volessi cancellare tutto quel sangue che ho visto pochi attimi fa.
Mi sento stupido perché era solo del sangue, però mi sento come se l'avessi fatto io, come se quel coltello lo avessi conficcato io sulla sua pelle.

"È tutto ok fratello?"

Acconsento con un cenno del capo, senza guardarlo negli occhi.

"So che pensi."

Ha proprio ragione, lo sa eccome.
Mi viene sempre in mente quel giorno.
Il mio cuore batte più veloce, guardo le miei mani e vedo sangue tanto sangue. Sbatto le palpebre e scuoto la testa, mi riguardo le mani ed è di nuovo tutto ok.

"Alex vai a farti una doccia, ok?"
"Si. Magari mi svago un po'."

Salgo le scale con la testa che mi gira, mi sento davvero uno schifo, speriamo che appena metterò la testa sotto l'acqua fredda tutto torni come prima.

Prendo un asciugamano ed entro in bagno dove apro l'acqua.
Mi spoglio ed entro in doccia,chiudo gli occhi e l'acqua mi fa sentire subito meglio.
La regolo un po' e la metto leggermente tiepida,cerco di rilassarmi, ma quella dannata scena mi ritorna in mente.

Poggio le spalle al muro e mi sento di nuovo lì in quel porto abbandonato,cammino avanti e indietro nervoso da morire, le mani mi tremano fastidiosamente.
Dan mi guarda e sorride.

"Sei nervoso Alex? Con un sanguinario come tuo fratello non dovresti avere molti problemi."
"Ti ho già detto che loro sono un conto e io un altro. Li odio con tutto il cuore. Ora finiamo sta cosa."
"Pff. Con piacere."

Si volta verso altri due ragazzi.

"Portatelo."

Dopo pochi attimi eccoli di ritorno con un uomo incappucciato.
Dan mi porge la pistola e gli altri due lo fanno inginocchiare.

"Non tirartela per le lunghe."

Il cuore mi scoppia nel letto, ho le mani sudate e tremanti.
Guardo quell'uomo di cui non vedo nemmeno la faccia d'altronde è meglio così, altrimenti non potrei proprio farcela..

"Non abbiamo tutto il cazzo di giorno Alex."

Picchietta le punta delle dita sul suo orologio.

Mi faccio coraggio, la carico e punto la pistola alla  testa di quell'uomo.

Chiudo gli occhi e gli sparo.
Tutto il sangue mi schizza nella maglietta e il suo corpo mi cade tra le mani.
Mi allontano immediatamente ma ho già le mani totalmente sporche di sangue. Deglutisco.

"Grazie per la tua lealtà. Ora sei a tutti gli effetti uno di noi."

Loro vanno via e io rimango lì solo altri 10 minuti che mi servono per elaborare le cose e per vomitare anche l'anima.

L'ho fatto per mio nonno.
Continuo a ripetermi in loop.

Sono passati degli anni ormai, ma tutto questo continua a perseguitarmi.
Anche se l'ho fatto per mio nonno, per avere delle informazioni, ho sempre ucciso un uomo innocente e non credo di portermelo mai perdonare.

Mi sento chiudere la gola e comincio a tossire sempre più forte. Cerco di calmarmi e bagno la faccia con l'acqua totalmente congelata.
Non riesco neanche a finire la doccia devo proprio uscire da qua e non restare neanche un attimo da solo con i miei pensieri non oggi almeno, non ora.

Scendo velocemente le scale e mi precipito velocemente dagli altri.

"È ancora svenuto?"
"Alex non sei andato via neanche 10 minuti fa."
"Mi sembrava di aver fatto più tardi."

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