CAPITOLO 41

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Jennifer

"Quindi vediamo se ho capito bene, tu hai chiamato i tuoi genitori per farti dare una stanza solo per noi?"
"Esatto,così non ci disturba nessuno."
"Sei semplicemente fantastico Scott."

Ride a trentadue denti e entriamo in questa stanza.

"Come ti sembra?"
"Wow, ha di tutto,tutte le cose che piace fare a noi."
"Lo so, faremo ciò che vuoi  tutta la notte."
"Io domani vorrei anche svegliarmi fresca e riposata, no sembrare uno zombie."
"Non chiedermi questo, ok? Stasera sei tutta mia, sai che è il nostro rituale."
"Ogni volta che ci allontaniamo facciamo sempre così, lo so, sono 12 anni che lo facciamo.."
"Brava bimba mia"

Mi getto sul letto, giocando con la mia collana, il telefono continua a squillare interrottamente, continuo anche a ricevere messaggi, ma non ho mai visto chi è.

"Scotty spegni quel cazzo di telefono per favore."
"Menomale, avevo pensato di tirarlo dalla finestra da un momento all'al.."

Attimo di silenzio.

"Che c'è perché ti sei interrotto?"
"Ehm.. È Monty che ti chiama,non vuoi  rispondere?"
"Ti prego fermami."
"Ok ok.."

Si affretta a spegnere il telefono.

"Ok ok, ho fatto"

Ha il fiatone.

"Sembra che hai corso una maratona, invece hai spento un semplice telefono."

Trattengo le risate.

"Spegnere un telefono fa stancare, che ne sai tu."

Nel mentre prende tra le mani il suo telefono che squilla.

"Oh cazzo è Alex, devo rispondere."
"Non dirgli che sei con me."

Risponde e mette il vivavoce.

"Ciao bro, dimmi."
"Dove sei Scott? Ti ricordi quelle ragazze di stasera?"
"Scusatemi, ma non possiamo rimandare a domani? Ho un impegno."
"Jennifer vero? Sembrava molto scossa, Monty invece sono due ore che è chiuso in bagno senza parlare con nessuno. Che è successo?"

Scott mi guarda e io acconsento.
Gli racconta ciò che sa e Alex rimane senza parole per qualche secondo.

"Giuro che lo picchio più forte dell'altra volta."
"Anche io vorrei farlo, ma è meglio lasciar perdere."
"Jennifer è unica."

Sorrido dolcemente e Scott passa una mano nella mia guancia.

"Jennifer? Stai parlando con lei?"

La voce di Monty, Gesù.
Scott cerca di levare il vivavoce, ma io lo fermo.

"No sto parlando con Scott e mi raccontava quando tu sia una testa di cazzo!"
"Dove sono? Ho bisogno di parlare con lei per favore, dimmelo."

Insiste con suo fratello, il mio cuore si rompe in mille pezzi.

"Non siamo insieme Monty, rassegnati."
"Ne ho davvero bisogno,per favore Scott dimmi dov'è."

Gli scuoto la testa in segno di negazione.
Mi mordo un labbro, lasciandomi cadere nuovamente sul letto, porto un braccio davanti ai miei occhi.

"Non posso."
"Io vado a cercarla."

Si sente un rumore, come se il telefono fosse caduto a terra e penso sia così,poi ecco le urla di Alex.

"Monty tu non vai da nessuna parte, penso che per oggi hai fatto abbastanza danni, sei ubriaco vai a metterti a letto, ne parlerete domani ok?"

È ubriaco.. Per me?..
Non ci sarà un domani Alex,mi si stringe il cuore,ma quando una cosa è sbagliata e ti fa stare bene, rimane comunque sbagliata.
Quindi lo farò per me, infondo passato il periodo nero non resterò più a piangere nel letto.

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