Nata per brillare

CAPITOLO 57

Jennifer

"Ohii Jen, scendi,dai."

Le urla di Scott e Monty si sentono fino al polo sud, considerando però che noi siamo dall'altra parte del mondo.

"Arrivo, arrivo."

Scendo le scale e mi ondeggio come se fossi  una Dea scesa in terra.

"Sono qui. Smettetela di farmi fretta, mi devo preparare bene per interpretare la parte."

Monty sbuffa alzando gli occhi al cielo.

"Sei sicura che non vuoi il mio aiuto? Io do il meglio di me con i preti cattolici."
"Menomale che sono ateo."

Io e Allison colpiamo Alex allo stomaco.

"Ahi."

Impreca.

"Grazie Allison, ma non dove mica andarci a letto."
"Ah ecco."

Mi volto verso Reed e sorrido sarcastica per la sua affermazione.

"Poi dipende chi mi trovo davanti, no? È affascinante portare un angelo sulla cattiva strada."

Scott mi da una spinta in segno di disapprovazione, cosa che mi fa sorridere.

"Noi andiamo, ci vediamo più tardi,ah, mi raccomando non uccidetevi."

Sposto il dito accusatorio sia su Alex che Allison.

"Ci sono io a tutelarli."
"Li affido a te."

Usciamo da casa ed entriamo in macchina.
Dopo vari minuti eccoci in quel posto,non capisco come un convento possa aiutarci, ma eccoci qua.

"Vi aspetto qui,qualsiasi cosa chiama."

Afferma Scott stringendomi la mano.
Gli sorrido e usciamo dalla macchina.

"Monty ricordami ancora perché siamo qui."

Mi guardo intorno.

"Perché in quel messaggio anonimo mi suggeriva di cercare qualcosa sul mio passato qui."
"Ok, hai qualche sensazione?"

Sospira.

"Nessuna."
"Bene."

Alzo gli occhi al cielo.

"Vieni.."

Prende la mia mano e mi trascina con sé.

"Buongiorno che posso fare per voi?"

Monty mi guarda e si morde un labbro.

"Come dirlo con delicatezza: vorrei sapere se il mio amico è stato qui da piccolo."
"Più che con delicatezza, sei stata molto diretta."

Mi sussurra all'orecchio.

"Shh."

Sorrido alla piccola vecchietta che abbiamo davanti.

"Siete dei  ragazzi un po' strani. Aspettate un attimo qui."

Gli sorrido sarcastica.

"Wow, ci siamo fatti prendere per pazzi pure dalla suora."
"Non è colpa mia se sei strana, dovevo venire solo."

Lo guardo infastidita.

"Sono ancora in tempo a tornare in macchina, Reed."
"Vattene allora."
"Vaffanculo allora."

"Il fratello può ricevervi."

Ok, altra figura di merda, dopo tutto è fantastico imprecare davanti a una suora.