CAPITOLO 74

33 2 0
                                    

Jennifer

"Alec.."
"Jennifer, mio dio.. Non credevo che mi avresti più chiamato.."
"Sei.."

Scott  poggia la sua mano sulla mia.

"Sei mio padre è normale che lo avrei fatto."

A volte mi meraviglio di quanto Scott sia la mia intera forza.

"È bello che tu dica questo."
"Io.."
"No. Non dire e non credere a niente, voglio dirti tutto io. Incontriamoci. Dove vuoi tu."

Rimango in silenzio per qualche secondo.

"Lo so che è difficile per te, su di me te ne avranno dette davvero tante..Però ho voglia di vederti Jen,voglia di spiegarti.. Ti prego vediamoci."

Replica lui.
Scott mi fa un cenno con la testa.

"Va bene Alec, che ne dici al campus?"
"Al campus? Non mi sembra il molto il caso."
"Nella stanza."
"Come hai fatto ad entrarci?"

Mi domanda sorpreso.

"Puro caso. Io e Monty ci trovavamo nel punto sbagliato e nel muro sbagliato."
"Le vostre mani.. Giusto...."

Sorride.

"Allora ci vediamo lì per mezzanotte?"
"Si Alec ci vediamo lì."

Sto per riattaccare, ma la sua voce mi ferma.

"Vieni sola Jennifer per favore."

Non riesco neanche a rispondere che lui ha già chiuso la telefonata.

"Sai che non ci andrai mai sola, vero?"
"Non penso sia una novità, Monty."

Affermo facendogli l'occhiolino.

Poche ore prima

"Non so come superare tutto questo.. Mi sento così impotente.."
"Tu non lo sei ok? Hai una forza incredibile, vorrei avere anche un minimo della tua forza."

Guardo Scott con dolcezza.

"Per una volta sono d'accordo con Davis.
Tu sei incredibilmente forte, non devi arrenderti specialmente ora."
"Come faccio? Sono davanti a un bivio."
"Che puoi risolvere mandando in galera l'uomo che ha ucciso tua madre e che ha tentato di uccidere anche te, voi."

Afferma con noncuranza Ed,inutile dire che dopo neanche zero punto un secondo gli è già arrivato uno schiaffo.

"Ahi."

Impreca.

"Soffri in silenzio."

Sorrido.

"È mio padre però..
Mia madre è morta e lui è l'unico che mi rimane.. Ho sempre creduto di non avere nessuno, invece ce l'ho, nonostante è un criminale, ma è vivo e mi vuole conoscere.."

Si crea un silenzio imbarazzante.

"Non credete che non provi odio nei suoi confronti, ma questi sentimenti contrastanti mi stanno uccidendo."
"Vieni."

Monty mi tende la sua mano.

"Andiamo a fare un giro."

Le sue labbra sono larghe in dolce e tenero sorriso, mi guarda un tutta la sua bellezza e non riesco proprio a dire di no.

Afferro la sua mano ed usciamo dalla stanza mano nella mano.

"Dove mi porti?"
"Ovunque tu voglia."

Mi mordo un labbro e saliamo in macchina.

"Ho voglia di un gelato al cioccolato gigante."
"Ok principessa ti accontento subito."

Nata per brillareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora