Parte - 37 Sorelle per scelta

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Theresa: 

Sono passati cinque interminabili giorni da quando Jess ha deciso di togliersi la vita, sono cinque giorni che combatte per tornare a vivere, sono cinque giorno che il mondo si è di nuovo fermato come quando è morta Hanna, sono cinque giorni che ogni giorno varco questo stramaledetto ospedale sperando in un miglioramento, sperando di varcare la porta della camera e vedere i suoi stramaledetti occhi verde azzurri che conosco da quando ho 2 anni. 

Come ogni giorno, anche oggi mi reco in ospedale e quando arrivo al reparto dove è ricoverata Jess vedo Andrew seduto fuori dalla camera e capisco che dentro devono esserci i genitori della mia migliore amica e allora mi siedo in silenzio vicino a lui e appoggio la testa alla sua spalla senza dire una parola, so che non ha voglia di parlare è troppo preoccupato a incolparsi di non aver fatto abbastanza per riuscire a salvarla e poi lo sento parlare e mi stacco da lui guardandolo negli occhi gonfi di dolore e lacrime. 

"Ho bisogno di sentirmi dire che si sveglierà Tess, ho bisogno che qualcuno mi dica che riaprirà gli occhi e tornerà a vivere.." lo vedo stringere i pugni fino a sbiancare le nocche e lascio scivolare una mano su i suoi pugni. 

"Lo sai che non posso dirtelo Andrew, ma so che la mia migliore amica è forte e ce la metterà tutta per tornare da noi.. ma tu smettila di torturati dandoti colpe che non ai ok?"

"Sono colpevole di non averla protetta da quel bastardo, avevo fatto una promessa ai suoi genitori quando Hanna è morta che io mi sarei occupato di lei e che l'avrei protetta da tutto, e invece non ho fatto niente di tutto questo.. e non riesco neanche a dire la verità a suo padre perché ho il terrore che possa perdere il controllo io l'ho quasi perso Tess, ci è mancato pochissimo che non lo uccidessi.." non riesco a dirgli niente e resto in silenzio per paura di sbagliare le parole. 

Dopo un ora vedo uscire fuori i suoi genitori e li abbraccio forte e poi entro da Jess, perché so che Andrew entrerà da lei quando nessuno di noi sarà nei paraggi, vuole restare solo con lei e alla fine ne ha tutto il diritto la ama e nemmeno se ne accorge. 

Vado a sedermi vicino a Jess e prendo la sua mano nella mia e accarezzo il suo tatuaggio che ha sull'avambraccio del braccio sinistro uguale al mio nello stesso punto "sorelle non di sangue ma per scelta" l'unica differenza è che lei ha la mia iniziale vicino alla frase e io la sua. Ripenso a quel giorno quando avevamo fatto quel tatuaggio, ricordo che lo avevamo il giorno del mio quindicesimo compleanno firmando il documento del consenso con delle firme false dei nostri genitori perché eravamo minorenni e ricordo anche la paternale fatta dai nostri genitori ma poi tutto si era risolto con i nostri occhi dolci e nessuno ci aveva più detto nulla.

Non riesco a dirle nulla perché tra noi non c'è bisogno di parole, non c'è bisogno di spiegazioni siamo amiche da troppo tempo per chiedergli il motivo del suo gesto. Ricordo ancora quel giorno che ci siamo conosciute anche se aveva a malapena 2 anni. Quel giorno di tanti anni fa io ero andata al parco con la nonna, il giorno prima c'era stato un temporale e quel giorno il parco era pieno di pozzanghere, io ero da imbrattata qual ero ci sono caduta dentro e tutti i bambini del parco si erano messi a prendermi in giro, quando Jess se n'era accorta era corsa da me e si era buttata in quella pozzanghera con me. 

Credo che da quel giorno eravamo diventate sorelle per scelta senza nemmeno sapere tutti gli anni che ci avrebbero aspettato gli avremmo riempiti di risate, lacrime, gioie, dolori, cazzate e che spero potremmo riempire anche il futuro che ci aspetta.

"Due anime come noi.." #OceanFireSeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora