Parte - 72 Sei un maledetto figlio di puttana

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Thomas Morgan:

Sto parlando con Alex guardando continuamente dalla parte dove c'è Samantha che sta parlando con Tess la ragazza di Alex e con la madre di Andrew, Alex e Jess, è davvero uno schianto quella ragazza e mi domando quanto debba essere forte per crescere un figlio da sola.

Sono così perso nei miei pensieri se non fosse che a un certo punto vedo il figlio di Sam correre verso Andrew e saltargli in braccio e non posso fare a meno di sorridere e pensare che nonostante non abbia un vero padre, nonostante tutto avrà molte figure maschili a ricoprire quel ruolo.

Vedo Andrew avvicinarsi a me e ad Alex con il bambino in braccio e poi vedo il bambino guardarmi in modo curioso e io gli faccio una faccia buffa e lui scoppia a ridere.

"Allora me lo dici il tuo nome campione? ;)"

"Mi chiamo Logan e tu?"

"Thomas ma puoi chiamarmi Thom che dici campione? ;)" lo vedo annuire e poi si dimena nelle braccia di Andrew e una volta sceso corre da sua madre e la vedo prenderlo in braccio e non riesco a non pensare che siano dannatamente belli insieme.

Sono di nuovo perso nei pensieri se non fosse che a un certo punto sento arrivarti uno schiaffo alla base del collo e mi giro a fulminare Andrew.

"Collins che diamine ti prende?!" lo vedo scrollare le spalle sorridendo.

"A me nulla Morgan ma tu piuttosto vedi di concentrarti di fare il culo a quel bastardo di Jefferson e poi potrai pensare a come entrare nella vita di Sam che dici eh? ;)"

"Come vuoi, ma però è molto meglio pensare a lei che a quel bastardo ;)"

"Non posso darti che ragione, ma prima il dovere e poi il piacere eh ;)" scrollo la testa ridendo.

"Sentite ragazzi dovrete andare voi ok? Mio padre mi ha impedito di venire, ha paura che possa perdere la testa. E poi mio padre mi ha incastrato, io resto bravo e buono e calmo e voi mi riportare Jess e loro faranno restare te Thom fuori dai casini.. " sto guardando Andrew non sapendo cosa dire e non posso fare a meno che stringermi nelle spalle.

"Non posso credere che tu abbia fatto questo per me Andrew.." non faccio tempo a dire altro che lo vedo tirarmi in un abbraccio da duri e sento la sua fronte appoggiarsi alla mia e sento la stretta di Alex sulle mie spalle da dietro.

"L'ho fatto per te, perché tutti meritiamo qualcuno di cui fidarci veramente, l'ho fatto perché so che mi riposerai la mia donna a costo della tua vita, l'ho fatto per lei e per me perché so benissimo che se venissi perderei il controllo e potrei uccidere Jefferson con le mie mani, l'ho fatto per la madre e il padre di Jess.. lei ha bisogno di me, e lui ha bisogno che tenga al sicuro sua moglie.." e non ci diciamo altro perché non c'è nient'altro da dire.

Dopo una mezz'ora partiamo verso il lago di Kissimmee, dove si nasconde quel figlio di puttana di Jefferson, in una vecchia casa abbandona che cade a pezzi, che è un rifugio che lui usa quando deve scappare dagli strozzini che lo tengono in pugno, peccato che non sappia che l'ho seguito un mucchio di volte anche prima di questa storia di Jess. 

Sono passate quasi tre ore, e siamo arrivati quasi a destinazione e mi giro a guardare Alex che sta stringendo i pugni sul volante fino a far sbiancare le nocche, so che è nervoso vorrebbe ucciderlo a mani nude ma deve mantenere la calma, mi volto anche a guardare nello specchietto e vedo la macchina a noleggio guidata dal padre di Alex con a bordo il padre di Andrew e quello di Jess. Spero che nessuno faccia un passo falso o finirà male. 

"Ora svolta in quella stradina sterrata Alex e poi lascia le macchine dietro alla grande quercia che vedrai e poi proseguiremo dritti fino al casolare, ma entrerò da solo e voi entrerete solo al mio segnale. Alex, seguite il piano e nessuno si farà male, soprattutto lei non deve farsene chiaro?" lo vedo stare in silenzio fino all'arrivo alla grande quercia dove parcheggia e poi si accascia contro il sedile. 

"Chiaro Morgan, ma sta attento anche tu la dentro.. quel bastardo non sapremo come reagirà" 

"Ehi Lopez non fare il sentimentale adesso, penseremo alle smancerie più tardi ;)" ci diamo il cinque ed esco dall'auto e faccio segno al padre di Andrew che sto per andare e poi mi avvio al casolare. 

Dopo cinque minuti mi ritrovo fuori dal casolare ed entro dalla porta lasciata metà aperta e tiro fuori la pistola che tenevo nascosta nei sotto la felpa e la impugno mentre avanzo dentro la casa fino ad arrivare ad una porta semi aperta dove vedo Jess seduta a terra legata e vedo lui appoggiato al muro che fa una risata amara. 

Non faccio passare nemmeno un minuto che apro la porta del tutto con un calcio buttandola a terra puntando la pistola contro Josh vedendolo trasalire mentre Jess rimane ferma immobile guardandomi. 

"Ci rivediamo vero Jefferson? cos'è oltre che a rubare la droga a chi non dovresti ora ti metti a sequestrare ragazze indifese? ;)" lo vedo avanzare verso di me e con uno spintone lo mando a sbattere sulla branda che è in un angolo di quella camera. 

"Come cazzo ai fatto a trovarmi?!" 

"Ti ho trovato questo basta e avanza coglione! sai ti credevo più furbo ma a quanto vedo sei un maledetto figlio di puttana!" lo guardo negli occhi e poi giro lo sguardo da lei cercando in qualche modo di farla rilassare con lo sguardo, lei in qualche modo sembra capire che sono qui per lei e allora riporto lo sguardo su di lui. 

"Cosa cazzo credevi di fare rapirla e pretendere che non ci sarebbero state conseguenze?! ti sei messo contro gente che è peggio di chi traffica droga coglione! Ti messo contro gente che ha qualcosa da perdere, e quando rischi di perdere qualcosa fai di tutto per salvarla anche allearti con chi avresti mai pensato!" poi non dico altro prendo la pistola e sparo un colpo contro il soffitto e quello è il segnale, il segnale di intervenire. 

"Sei fottuto Jefferson.." e a questo punto vedo lui sbiancare e solo ora posso fare la mia risata amara vedendolo nella merda più totale. 

"Due anime come noi.." #OceanFireSeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora