Andrew:
Sono seduto sul letto che sta ospitando Jess in questo dannato ospedale e vorrei soltanto che potesse uscire il prima possibile per tornarcene alla nostra vita a Miami. Quando ho parlato con i nostri genitori appena lei si era svegliata e gli ho detto quello che io e il dottore aveva stabilito ovvero di andarcene appena lei sarebbe stata dimessa, nessuno di loro era d'accordo ma poi alla fine si sono convinti che era la cosa giusta. Quest'anno per la prima volta festeggeremo il Natale lontano da qui, e speriamo anche il compleanno di Jess visto che si sta avvicinando il 13 Dicembre.
Ora la sto aspettando mentre lei si sta preparando, ho deciso di rapirla per tutta la notte lei ha bisogno di vivere di nuovo e io ho bisogno di vivermi lei lontani da questo posto che entrambi odiamo. Mentre sono perso nei miei pensieri sento aprirsi una porta e credo sia quella del bagno dove c'è dentro Jess a farsi la doccia e a cambiarsi ma poi alla fine mi accorgo che è la porta della stanza ad aprirsi e vedo quel coglione di Jefferson sulla porta e sento i miei pugni stringersi subito.
Decido di andare da lui e lo spingo fuori dalla camera e l'ho attacco contro il muro e lo guardo male negli occhi.
"Jefferson ti avevo detto chiaro e tondo di sparire o no? credevo di non dover passare alle maniere forti"
"Collins ti eri spiegato bene, ma ho bisogno di parlarle.. mi ha detto mia madre che si è svegliata per favore"
"Non ti deve un cazzo lo capisci? gli ai solo rovinato la vita.. te lo ricordi che era in coma?! e c'è finita per i tuoi cazzo di sbagli?!"
"Ho sbagliato cazzo tutti hanno il diritto di farlo! ho bisogno di lei.." mollo la presa su di lui e lo guardo negli occhi guardandolo in modo disgustato.
"Sai che c'è Jefferson? Quel giorno c'ero anche io quando ai parlato in quel modo di Hanna, ma non ti fai schifo da solo eh?! ti sei approfittato del fatto che fosse in quello stato per portartela a letto. Sai credevo avessi più stile, non credevo fossi ridotto a quel livello. Non ho potuto proteggere Hanna perché non ha voluto, ma proteggerò sempre Jess a costo di farmi odiare.."
"Non ho giustificazioni Collins, ma ho bisogno di parlarle e non puoi impedirmelo"
"Io non ti impedisco nulla, semplicemente ti posso fare allontanare senza nemmeno farti un graffio.. mi basta chiamare il primario e dirgli che sei la causa del fatto che una ragazza di 19 anni ha tentato di uccidersi. Non credo che vuoi che succeda vero? da come l'ho conosciuto in questi giorni quell'uomo sarebbe in grado di chiare la polizia vuoi anche questo?" lo vedo che si stacca dal muro e mi viene contro e mi spinge di forza contro il muro opposto.
"Non sei suo padre cazzo! non puoi decidere per lei!"
"Jefferson non ho nessuna voglia di sporcarmi le mani con te, quindi ti consiglio di mollare la presa. E per quanto mi riguarda ringrazia che suo padre non sappia ancora il motivo perché Jess è finita in un letto d'ospedale credimi non gli basterebbe chiedere un ordine restrittivo, ti rifarebbe i connotati.. lo dimentichi chi ci ha insegnati a giocare a football? ricordi quanto è grosso suo padre? Non ti consiglio di metterti contro Derek fidati, finiresti su una sedia a rotelle ;)" lui molla la presa su di me e poi ci giriamo quando vediamo Jess uscire dalla camera.
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"Due anime come noi.." #OceanFireSeries
Teen FictionNon so se leggerete mai questa storia ma spero nel dubbio di sì. Jessica Parker: Ora ha 19 anni, è sempre stata un maschiaccio e di questo non se n'è mai vergognata anzi lo adorava. Lei adorava il football, le moto, giocare alla playstation, mangia...