Parte - 71 Un patto è un patto.

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David Collins: 

Sto guardando mio figlio seduto fuori da solo dopo che ci ha confessato tutto quello che è successo a Hanna, il motivo per cui Jessica aveva tentato di togliersi la vita e il motivo per qui ora la nostra famiglia è riunita in questa stanza invece di essere altrove e non affrontare tutto questo. 

Lo sto guardando torturarsi per il senso di colpa di non poter fare niente e decido che ora è il momento di fare un discorso tra padre e figlio a cuore aperto anche se sarà fortuitamente difficile. 

Mi avvio da lui arrivandogli dietro mettendogli una mano fra i ricci arruffati che si ritrova e dopo qualche minuto alza lo sguardo ed è pieno di lacrime che sta cercando di trattenere. 

"Che ne dici di andare fare due passi figliolo? non voglio risposte negative ;)" lo guardo scrollare le spalle alzando gli occhi al cielo. 

"Come se potessi dirti di no, vero padre? Non posso rifiutarmi o finisco col culo per terra ;)"

"Come sei perspicace figliolo ;)" 

"Ho preso dal migliore no? ;)"

"Modestamente figliolo e ora alza il culo e andiamo ;)" e dopo qualche minuto siamo fuori dall'alloggio e ci andiamo a sedere su una panchina fuori dal campo da football. 

"Allora che devi dirmi papà? Sò che mi dirai qualcosa che non vorrò sentirmi dire ma che tu mi dirai lo stesso" lo guardo stringersi le gambe al petto come fa da quando è piccolo ed è di cattivo umore. 

"Senti interverremo questa sera, non possiamo aspettare oltre. Ma non è solo questo, devo chiederti di rimanere qui con le tua madre, con la madre di Jess le ragazze e con quel bambino, non posso farti venire.. rischieresti di perdere il controllo e lei sarebbe in pericolo.." lo vedo nemmeno degnarmi di uno sguardo, mentre lui continua a guardare un punto non definito. 

"Perché allora il padre di Jess, può venire?  lui è suo padre e anche lui potrebbe perdere il controllo.." lo sento parlare a voce così bassa che quasi nemmeno riesco a sentirlo. 

"Perché è un agente, facciamo questo lavoro da troppo tempo perché non sappia cosa possa succedere se perdesse il controllo il casino che succederebbe. Ho bisogno di sapere mio figlio al sicuro, ho bisogno che quando ti ripeterò Jess sappia che quando tornerà ci sarai tu.. perché vorrà solo sentirsi al sicuro, sei la sua ancora di salvezza e lo sei sempre stato" lo vedo girarsi da me di nuovo con gli occhi lucidi. 

"D'accordo papà farò come dici.. ma solo per precisare, è anche lei la mia ancora di salvezza.." lo guardo sorridendo scrollando la testa. 

"Un altra cosa, facciamo un patto ok? ;)" 

"Un patto? mi pare di avere già accettato di stare lontano dalla mia donna, non avanzare altre pretese eh ;)" 

"Quel vostro amico Thomas so benissimo che non è pulito, visto che sa dove si nasconde quel figlio di puttana di Jefferson. Ma visto che l'operazione di salvare Jess non arriverà alle orecchie di nessuno.." lui mi guarda facendo una risata un pò amare e poi prima che possa dire altro parla lui. 

"Padre vuoi dirmi che: Voi non denuncerete mai Thomas nonostante sappiate che non è pulito, voi mi riporterete Jess, a patto che io rimanga qui zitto e buono. Ma in cambio farete finire dentro quel figlio di puttana di Jefferson con un altra accusa? ;)" 

"In sostanza volevo dirti quello che ai appena detto figliolo ;)" 

"Quindi mi vorresti dire che mi avresti obbligato comunque a rimanere qui giusto? ;)" lo guardo sorridendo passandomi le mani nei capelli. 

"Sì esattamente figliolo ;)" 

"Sei un fottuto stronzo papà ;)" 

"E tu ai preso dal migliore a essere stronzo ricordi Andrew? ;)" lo guardo annuire. 

"Papà.. mi sento dannatamente in colpa per avervi detto tutta la verità.. le avevo promesso che sarebbe stata lei quando si sarebbe sentita pronta.." mi avvicino a lui mettendomi un braccio attorno alle spalle. 

"Senti campione sei stato costretto dalle circostante ok? Avresti rispettato la sua scelta se non fosse stata rapita.."lo vedo appoggiare la testa sulle mie gambe come se fosse tornato quel bambino di 6 anni che combinava danni e cercava di farsi perdonare. 

"Ho bisogno di lei papà, mi sento un dannato guscio vuoto senza il mio tornado personale. Mi ha sconvolto la vita da quando eravamo due poppanti, è sempre stata così diversa dalle altre che nemmeno credevo fosse reale.." 

"Sò di cosa parli figliolo, ne ho sposata una che mi ha sconvolto la vita ricordi?" 

"La amo con ogni fottuta cellula del mio corpo papà. Ti sembrerà smielato.. ma voglio tutto con lei, tutto il mio futuro dipende da lei è sempre dipeso da lei. Voglio continuare a crescere con lei, voglio il matrimonio, dei bambini. Ho bisogno di lei papà.." 

"Lo vedo dai tuoi occhi figliolo, li conosco.." lo guardo sorridermi anche se non ha uno sguardo sereno so che è convito di tutto quello che gli ho appena detto e ci avviamo per tornare al dormitorio ma prima di entrare nella sua camera lo vedo girarsi e guardarmi negli occhi. 

"Riportala a casa papà, riportamela da me ti prego.."

"Un patto è un patto figliolo.." lui mi guarda annuendo per poi entrare e vedo quel bambino di nome Logan corrergli incontro chiamandolo zio Drew e vedo mio figlio stringerlo al suo petto. Ora so che sarà un ottimo papà. 



Con questo volevo farvi un regalo di Pasqua. Volevo augurarvi Buona Pasqua a tutti i miei cari lettori, vi voglio bene. 

P.s. Mangiate e bevete tanto. 

Saluti la vostra G. 

"Due anime come noi.." #OceanFireSeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora