"Due anime come noi.." #OceanFireSeries

Parte - 89 Entrambi fiocchi azzurri

Andrew:

E' tutto il giorno che corro, perché voglio che la giornata sia perfetta. E' il giorno del babyshower dei miei futuri figli che verranno al mondo tra due settimane, non posso credere che siamo arrivati al termine.

Comunque tra l'ansia del parto imminente, la crescita di Hope, i miei continui viaggi per le partite e i brutti ricordi che fanno stare entrambi male, questo giorno rischia di trasformarsi in un incubo se quella testarda di mia moglie non decide a starsene ferma sulla poltrona del giardino che da sull'oceano .

Finora l'unica cosa bella della giornata è stato il sorriso che mi ha regalato quando sì è svegliata. A parte questo, tutto quello che poteva andare storto in effetti è andato storto.

Hope è a letto con la febbre a 38, la pasticceria dove abbiamo ordinato i dolci ci ha chiamato dicendoci che saranno in ritardo, Alex con sua moglie e Daniel arriveranno con un ora di ritardo dalle Hawaii visto che il loro volo è stato cancellato, Thomas è strano da giorni e be Sam anche lei è strana e l'unico normale sembra essere Logan ma lui è in camera con Hope a tenergli compagnia e probabilmente si prenderà la febbre anche lui.

Sto ufficialmente andando fuori di testa, ho bisogno di una birra e del mio migliore amico.

Doveva essere tutto perfetto. Invece è tutto un tale casino che non so come mettere tutto sulla direzione giusta.

Quella testarda di mia moglie continua a cucinare perché apparte i dolci ha voluto cucinare lei, sì quasi al termine della gravidanza con due bambini in grembo lei vuole fare la cuoca provetta, è una tale testarda che nemmeno, mia suocera è riuscita a dissuaderla e non ha nemmeno voluto aiuto.

Una settimana fa è venuta pure alla penultima partita di campionato prima del Superbowl, sì è fatta quasi 4 ore di aereo per venire a New Orleans insieme a Hope e Tess non l'ha nemmeno dissuasa da non fare una cosa del genere. Tutto per starmi accanto e tifare me e la squadra, mi sono accasato con una moglie completamente pazza.

Gli ultimi mesi sono volati. Abbiamo trascorso tutto il tempo libero a preparare la stanza per i bambini pur non sapendo nemmeno il sesso del bambino.

Abbiamo comprato più mobili di quelli che servivano a una persona normale. La rendeva felice, perciò io ero felice, farei di tutto per vederla felice, nessuno più di mia moglie di merita tutto questo.

Gli ultimi giorni sono stati davvero duri per lei, non per il fatto che sia stanca, non per il caldo ma perché i brutti ricordi hanno preso il sopravvento.

Ieri è stato il giorno peggiore di tutti. Ha trascorso la giornata a piangere nel letto e non mi ha permesso di starle accanto, finché non ho aperto di forza la nostra camera e l'ho presa tra le mie braccia cullandola fino a farla calmare con il viso nel mio collo. Raccontava ai nostri bambini di sua sorella e dei suoi nonni che ora sono degli angeli. Mi ha distrutto sentirla parlare così, ma mentirei se dichiarassi che non mi è passato per la mente. Ci siamo impegnati insieme per superare le nostre perdite, io stesso sono crollato tra le sue braccia mesi fa quando la mancanza dei miei mi faceva davvero male perché pensavo che loro non potevano assistere a tutto questo. Siamo più vicini e uniti che mai, ma ciò non significa che certe volte sia dura andare avanti.

"Ciao, Andrew. Ho la torta e tutti gli altri dolcetti." La stronza della pasticceria sì è presa la briga di arrivare finalmente e la vedo arrivare nel giardino e appoggiare tutto su i vari tavoli.

Voglio dire non doveva fare chissà che cosa, non è una grande festa. C'è tutta la nostra famiglia, qualcuno della nostra squadra e l'intera squadra del College a Miami, sì alla fine ci siamo sempre tenuti in contatto e appena possiamo ci vediamo e oggi è una di quelle occasioni, per fortuna loro sono già arrivati ieri e sono in albergo.