Andrew:
Dopo quel bacio da togliere il fiato che mi ha dato Jess, ci stacchiamo lentamente l'uno dall'altra e ci sorridiamo a vicenda dicendoci più parole con gli occhi che con la bocca.
"Collins ho pagato pegno alla tua condizione, ora devi farmi guidare o ti farò uccidere da mio padre e dal tuo su un campo da football ;)" le lancio le chiavi guardandola con un sguardo pieno di sfida.
"Vedi di non farle nemmeno un graffio piccola ;)"
"Tranquillo Collins ora saliamo e tieniti forte ;)"
"Guarda Parker che sono più che felice di stringerti sappilo ;) piuttosto tu non distrarti ;)" la vedo scrollare la testa e dopo che ci siamo messi i caschi io mi metto i suoi borsoni a tracolla e saliamo in moto ed io la stringo subito a me lasciandole un bacio sul collo prima di partire.
Dopo una ventina di minuti arriviamo sotto il palazzo dove abita Jess e ci togliamo i caschi mentre siamo ancora sulla moto e io le metto le mani sul viso facendole inclinare la testa all'indietro baciandola dolcemente sorridendole sulle labbra sentendomi come sempre a casa.
"Complimenti Parker ottima guida ;)"
"Grazie Collins modestamente ;) ma preferisco farmi scarrozzare o sfidarti lo sai ;)" non le do il tempo di aggiungere altro e la bacio stringendola fino a non farla quasi più respirare.
"Preferisco anche io scarrozzanti Parker ma adoro ancora di più che mi sfidi lo sai ;) ci sorridiamo e scendiamo dalla moto ed entriamo dentro.
Dopo essere entrati prendiamo l'ascensore che porta al suo piano e una volta usciti da li bussiamo e dopo qualche minuto vedo la madre di Jess aprire la porta e soprattutto vedo la mia Jess buttarsi nelle braccia di sua madre e non posso non essere felice di questo.
Quando dopo minuti interminabili cessano tutti gli abbracci a Jess, finalmente ci sediamo tutti sul divano e lei si viene a sedere sulle mie gambe mettendo entrambe le sue braccia attorno al mio collo, e a quel punto vediamo gli sguardi dei nostri genitori fissi su di noi, guardandoci come se avessero appena visto una cosa troppo rara per essere vera.
"Vi dobbiamo parlare famiglia e credo che almeno qualcuno di voi sarà felice di questo o almeno lo spero ;)" parlo io per entrambi, non perché Jess non ne sarebbe in grado ma perché sono il suo ragazzo e perché so che ora la sua felicità dipenderà da me.
"Bhe parlate ragazzi, ci state lasciando sulle spine" parlano mia madre e la sua, ma so che loro staranno dalla nostra parte volevano questo sin da quando io e il mio tornado personale eravamo dei nani da giardino.
"Non ci girerò intorno, non vi racconterò la storia dal principio ma vi darò qualche dettaglio solo per capire. Io e lei abbiamo sempre avuto un rapporto contorto ma semplicemente era che l'orgoglio il più delle volte a parlava al posto nostro, a volte era la gelosia, l'amore e non volevamo distruggere le nostre famiglie per una cosa che magari non sarebbe andata da nessuna parte. Dal mio canto ho perso la testa per lei quando ero troppo piccolo per capirci qualcosa, e anche dal canto di Jess è così ma queste cose ce le siamo confessati solo pochi giorni fa. Quando sono cresciuto facevo lo stronzo perché ero geloso di chi stava vicino a lei e destavo non essere alla sua altezza, a volte usavo l'orgoglio ferito per parlare con lei invece che metterlo da parte. Pochi giorni fa.. quando mi sono ritrovato con lei stesa in un letto d'ospedale che cercava di tornare a vivere ma il coma non glielo permetteva sono morto un miliardo di volte, mi sono dato del coglione troppe volte, avevo un senso di colpa grande come tutto l'emisfero. Ma c'è una cosa che avevo capito, che io dipendevo soltanto da lei, sapevo che se lei non si sarebbe risvegliata di me non sarebbe rimasto nulla soltanto un concentrato di odio e rancore.." sento una delle mani di Jess tra i miei capelli e come un onda che cancella le parole sulla sabbia le sue carezze cancellano subito la mia tensione per riuscire a proseguire.
"Quando si è risvegliata ho deciso che avrei fatto qualsiasi cosa in mio potere per farla felice, ho deciso che non avrei sprecato più tempo con lei, ho deciso che le avrei detto che provavo sentimenti che assomigliavano tanto all'amore. Quando ci siamo confessati quello che provavamo non volevo nemmeno crederci io, ma non potevo non esserne felice. Riguardo a quello che lei prova per me, ve lo dirà quando se lo sentirà quando sarà abbastanza forte per farlo.. io ho avuto bisogno di farlo perché voglio che sappiate che farò tutto quello che è in mio potere per renderla felice. C'è un ultima cosa da dire.. quando lei si è svegliata ho capito che vivo di lei, vivo attraverso di lei.." I nostri genitori ci guardano e i loro sguardi felici ci bastano, mi bastano per avere la loro approvazione.
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"Due anime come noi.." #OceanFireSeries
Teen FictionNon so se leggerete mai questa storia ma spero nel dubbio di sì. Jessica Parker: Ora ha 19 anni, è sempre stata un maschiaccio e di questo non se n'è mai vergognata anzi lo adorava. Lei adorava il football, le moto, giocare alla playstation, mangia...