Andrew:
E' notte fonda e siamo ancora sulla spiaggia di Long Island stretti l'uno all'altra, ho Jess tra le mie braccia e ci siamo baciati fino allo sfinimento, fino quasi a toglierci i vestiti di dosso.. non credevo che sarebbe finita così la serata, ma in fondo dovrei saperlo che con Jessica Parker niente è prevedibile.
Lei è tra le mie braccia ma ancora non riesco a credere a quello che successo, non so nemmeno cosa siamo.. sinceramente non siamo mai stati amici, ma nemmeno nemici abbiamo sempre avuto un rapporto contorto ora vorrei solamente che lei fosse mia e basta, ho bisogno di sapere che questo tornato di Jessica Parker sia mia in tutti modi possibili. Mentre sono perso nei miei pensieri la sento muoversi sul mio petto, sentendo anche le sue labbra muoversi sul mio collo e io immediatamente stringo la mia presa su di lei.. potrei mandare a fanculo tutte le mie buone intenzioni in un attimo e lei lo sa dannatamente bene.
"Angelo dovresti fermarti lo sai..?" la sento sogghignare nel mio collo e continuare a torturarmi ma sento tendersi anche i pantaloni e farsi sempre più stretti.
"Angelo dovresti veramente fermarti, potrei perdere la pazienza in pochi secondi se continui sappilo.." ho la voce strozzata e lei si stacca dal mio collo e appoggia la fronte alla mia e i suoi capelli cadono su di noi come una tenda a coprirci dal mondo.
"Andrew.. e se io volessi che perdessi la pazienza? o semplicemente voglio vedere se riesco a farti davvero effetto?"
"Angelo mi ai sempre fatto effetto anche con quei dannati pigiami ridicoli che ai, come diamine fai a non capirlo.." dio è così ceca a volte che mi fa perdere le staffe.
"Davvero mio capitano..?" decido di tirarci su entrambi e ci ritroviamo seduti e lei su di me con gli occhi incastrati gli uni negli altri.
"Sei sempre stata l'unica a essere dannatamente bella con qualsiasi cosa addosso, la prima volta che mi sono ritrovato senza respiro per colpa tua tu avevi solo 4 anni e io ne avevo 6 ed eravamo al compleanno di tuo padre, avevi i capelli già lunghissimi e tutti boccoli una maglietta dei Rolling Stones nera, dei jeans grigi e come sempre correvi via da tua madre perché voleva che indossassi una paio di scarpe rosse e tu non ne volevi sapere.." sento i suoi pollici sulle mie labbra e il suo corpo stringersi più a me.
"Odiavo quelle scarpe volevo stare a piedi nudi, e poi sai che eri davvero bello anche tu quel giorno eh capitano?"
"Ti ricordi come ero vestito Parker?"
"Eri così dannatamente diverso dagli altri, lo sei sempre stato e lo eri anche da bambino e comunque sì Capitano mi ricordo come eri vestito avevi già un cavolo di giubbotto nero di pelle, la maglia dei New York Giants, dei jeans neri e una paio di scarpe bianche e avevi i ricci ancora zuppi dal bagno che ti aveva fatto tua madre prima di venire al compleanno.." le sorrido senza dire niente e la bacio dolcemente stringendola ancora di più a me se fosse possibile.
"Angelo ho bisogno di sapere se sei mia adesso.. ho bisogno capire che diamine siamo"
"Collins mi stai forse chiedendo di essere la ragazza del Quaterback della FIU e soprattutto la ragazza di Andrew Collins? ;)"
"Sì Parker te lo sto chiedendo, sono stanco di tutti questi giochetti, di questo non capirci una mazza nel nostro rapporto ho bisogno di sapere che mi appartieni"
"Andrew forse l'ho capito troppo tardi, ma ti sono sempre appartenuta è da quando sono nata che ti appartengo, ma tu Collins mi appartieni?"
"Ti sono sempre appartenuto anche io Parker.." sento lei buttarsi sulle mie labbra e capisco due cose da questa notte, che ancora non è finita e che di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime la mia e la sua sono uguali.
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"Due anime come noi.." #OceanFireSeries
Teen FictionNon so se leggerete mai questa storia ma spero nel dubbio di sì. Jessica Parker: Ora ha 19 anni, è sempre stata un maschiaccio e di questo non se n'è mai vergognata anzi lo adorava. Lei adorava il football, le moto, giocare alla playstation, mangia...