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Una settimana dopo.

Con Simone non ci parliamo da 7 giorni. L'ultima volta che sono andata a casa sua era per recuperare le cuffie che avevo lasciato quel giorno quando sono fuggita. Non riusciva a guardarmi negli occhi. Continuava a dirmi che non doveva succedere. Mi sono sentita talmente in colpa per i miei sentimenti che sono cambiati. Respiro. L'esame alla fine è andato una merda. Non ho aperto bocca. Il cervello era da un altra parte. I miei erano arrabbiati, hanno purtroppo ragione, così ho deciso di chiudermi in stanza e mettermi seriamente a studiare. Devo assolutamente. Sfoglio il libro facendomi gli schemi. Cinque minuti dopo bussano alla porta.
“ avanti” continuo a guardare il foglio dove sto scrivendo convinta che fosse mia madre.
“ ciao” sobbalzo a quella voce. Una settimana che non ci vediamo, lui si presenta qua nella mia stanza. Mi alzo velocemente facendo cadere la sedia.
“ che ci fai qui?” gli do contro.
“ non voglio discutere!”
“ perché sei qua? Prima non mi guardi in faccia poi ti presenti a casa mia dopo una settimana”
“ calmati”
“ no, che non mi calmo Simone! ” si siede sul mio letto.
“ Emma mi dispiace! Avevo bisogno di capire e sbollire quello che ci era successo.”
“  ah sì? Una settimana ? Ti serve così tanto per sbollire una cosa” urlo adesso.
“Emma senti non è facile sapere che ti sei innamorata di me. ” scuoto la testa. Non mi ero innamorata. Forse ci stavo vicino ma non lo ero.
“ io non sono innamorata di te. Tu mi piaci Simone punto. Non posso cambiare le cose. So bene cosa ci siamo promessi e se tu mi stavi a sentire dal primo giorno, ora forse neanche diresti così.
Mi vergogno di essermi persa una cotta per me. Mi vergogno perché tu adesso non mi guardi più come prima. Non sarò più la tua amica. È non sai quanto mi fa male sapere di averti perso. Avrei preferito nascondere tutto pur di non farti sapere questa cosa. Ma mi è diventato impossibile. Ogni volta che mi guardi o mi accarezzò io voglio incastrare il tuo corpo al tuo. Pure baciarti. ” mi sfogo definitivamente. Sento il cuore libero di ciò che portavo dentro. Mi guarda negli occhi.
“ Emma io... "
“ oh lo so cosa stai per dire. ”
“ no aspetta.Io ero venuto a chiarire. Io ti voglio come mia amica ancora. Ti voglio al mio fianco, forse non sarà lo stesso, ma io..  non posso perderti!”
“Simone non sarà più come prima tu lo sai bene. Non potremmo essere amici come una volta perché io non ti voglio bene. Io ti voglio qualcosa di più e tu no. ”
“ lo so. Ma io non voglio che tu mi stai lontano hai capito?” annuisco. Ma so già che tutto cambierà. Quello che sta dicendo non è assolutamente vero. Noi non saremo più noi. Amici. Confidenti di tutti i nostri fatti. Io non vorrei quello che vuole lui non più. Io non ascolterei più nemmeno una parola sulle sue scopate.
“ho capito!” mi limito a rispondere.
“ vieni qua dai...” mi guarda “ dai...” mi sposto un po' e mi butto tra le sue braccia. Mi stringe forte. Inizio a respirare di nuovo. Mi era mancato così tanto.

...

Tiro su la coperta per via del fresco in camera. Mi arriva fino agli occhi. Passo una mano dall'altra parte del letto e ci trovo Emma ranicchiata su se stessa che dorme. Questa notte siamo stati a cena fuori con i nostri amici ovvero Giulia e filippo. Quest'ultimo si è lasciato. Emma era davvero felice della notizia perché ci eravamo liberati secondo lei di un fardello enorme. Io non molto. Odio vedere le persone stare male.
Tra me e lei invece le cose sembrano sempre le stesse anche se spesso sono bloccato da fare determinate cose. Ho paura di abbracciarla perché magari lei si mette in testa qualcosa di più. Ho paura di fare dei gesti che la facciamo soffrire. Ma non riesco a starle lontano come adesso che le accarezzò con un dito la schiena coperta dal pigiama con le pecore. Solo lei li trova questi pigiamini.
“ che bei buongiorni questi ” sorrido mentre la vedo che si volta. Guardandomi con quegli occhioni grandi e verdi.
“ ciao bella addormentata”
“ ciao cretino”
“ iniziamo bene!” ridacchia e si accuccia più al mio petto. “ hai freddo?”
“ un po'. Mi riscaldi” annuisco senza dire nulla. Intrecciamo le gambe e si abbraccia sempre di più al mio corpo.
“ ti sei divertita ieri eh”
“ sono felice Simo. Filippo merita davvero qualcuno che lo ami. Non quella li. Te lo avevo detto che lo tradiva. Non mi sbaglio mai ”
“ certo certo. Adesso ne arriverà un altra è a te non andrà bene”
“ finché poi non ci prova con te sto a posto” adesso quella frase la capivo in tanto altro senso. Prima lo prendevo come un segno di gelosia in amicizia. Ora? Era perché mi voleva solo per lei? “ lo so a cosa stai pensando... Lo sempre detto questa frase, non credo sia cambiato su questa cosa, il fatto che tu mi piaccia non implichi che...”
“ Emma lascia perdere! Perché prima era diverso. Ora il fatto che qualcuno ci provi ti fa stare male ”
“ sei libero di fare ciò che vuoi. Anche fidanzati domani con Shakira! Non sono nessuno io, se non un amica per te!”
“ sei l'amica Emma non una qualunque”
“ appunto. Finché nessuna rompe il nostro legame tu puoi farti chi vuoi” sospiro. So benissimo che lo dice perché deve convincere se stessa che è così. Ma so bene che non le andrà bene quello che farò. Non dico niente perché sinceramente non saprei cosa dirle. Se non il fatto che questa cosa che gli piaccio mi pesa. Mi preoccupa il fatto di dover stare attento a tutto.
“ Simo io sto bene con te e ti voglio bene forse anche di più. Non voglio che cambi nulla anche se già tutto è cambiato” chiude gli occhi è si addormenta di nuovo. Sento una scossa nello stomaco che voglio dimenticare al più presto. Emma a me non piace!

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