23.

944 42 26
                                    

Il campanello suona incessantemente. Esco dalla doccia e infilo l'accappatoio. Metto un asciugamano in testa. Spero almeno che non sia il postino. Guardo dall'occhiello è vedo Simone davanti alla porta. Torna a suonare. Appoggio la testa. Prendo aria. non so cosa fare, se aprire oppure no, appoggio la mano poi sulla maniglia e senza chiedere chi fosse apro.
Simone è davanti a me. Sbarra gli occhi per come sono conciata.
“ ciao” mi dice
“ ciao. ” dico io. Siamo quasi freddi e distanti.
“ sono qua un'ultima volta. Stasera torna a Roma ma volevo solo parlare due secondi con te” mi sposto per farlo entrare.
“ siediti. Vado a mettermi qualcosa addosso. Sono sola” sento che sospira. Sapevo che pensasse che ci fosse qualcuno che potesse intromettersi di nuovo. Come ieri. Entro in stanza. Mi vesto per essere almeno presentabile. Lasciandomi il turbante per i capelli. Simone mi aveva visto in condizioni pietose. Peggio di ora. Lo raggiungo. Lo trovo a fissare davanti a lui senza accorgersi che ero tornata.
“ ehi Simone” salta un po' dallo spavento. Mi guarda e si rilassa.
“ pensavo avessi bisogno di altro tempo ”
“ no tranquillo. I capelli gli asciugo dopo ”
“ ok va bene.” cala per un secondo il silenzio “ Emma senti io ho sbagliato tante cose con te. Dal mandarti via al trattarti male. Quando ho parlato con i miei tutto sembrava facile. Sarei venuto qua a parlare e dirti certe cose. Dovevo solo poi aspettare una tua reazione. Invece sei partita in quarta. Così ho deciso che l'unico modo per farti capire era baciarti ma anche lì ho sbagliato. Ho corso troppo e ho ricevuto uno schiaffo. Credo che ne avrei meritati altri. ” respira “ io... Non so nemmeno da dove incominciare, forse dalle scuse anche se non basteranno per come ti sei sentita. Ti avevo promesso che ti avrei protetto e non l'ho fatto abbastanza. Ho lasciato che te ne andassi da me così troppo velocemente. ”
“ gia” rispondo amara. Abbassa lo sguardo. Strofina le mani una sull'altra. Le avrà sicuramente sudate.
“ credevo di essere immune dall'amore. Che non mi sarei mai fidanzato perché io non so amare. Credevo di poter stare da solo tutta la vita perché c'eri tu che da amica me la completavi. Credevo tante cose che quando sei andata via si sono sgretolate. Non sono più riuscito a scoparmi nessuna ragazza. L'immagine della nostra notte si rifletteva nei miei occhi mentre provavo solamente a sfiorarne una. Vedevo i tuoi occhi in loro. Aspettavo pure che avessero la tua stessa voce. Ma niente. In eterno ho chiesto a Giulia di dirmi quello che facevi ma anche qui era completamente tutto a vuoto. Giulia si è comportata da amica proteggendo il tuo stato d'animo. Io.. no.
Ti ho fatto solamente del male. Ho solo fatto in modo che dai tuoi occhi uscissero lacrime di dolore. Questa notte ho pensato che stavo provando le tue stesse cose ma ho pensato anche che ti ho fatta sentire umiliata mandandoti via di casa come se fossi una delle tante.
Emma tu non lo sei. Non lo sei mai stata. Sei riuscita ad aprire il mio cuore di ghiaccio in poco tempo. Mi hai fatto vivere delle emozioni mentre eravamo amici che nessuno mai era riuscito a farmele provare. Ho creduto che tenendoti lontano avrei potuto fare in modo di dimenticare ogni cosa. Invece no, è impossibile, perché quando una persona ti entra dentro l'anima non va via. Non la puoi mandare via come vorresti. Ho provato persino a nascondere il fatto che mi piaci. Mi piaci da morire. Mi piace il tuo sorriso. Mi piacciono le tue carezze. Mi piacciono i tuoi abbracci perché poi sento l'odore dei tuoi capelli. Mi piacciono i tuoi occhi perché sanno dire tante cose. Mi piacciono le tue labbra perché in tanti casi le bacerei volentieri. Mi piace il tuo carattere completamente opposto al mio. Mi piaci tu. ” sputa tutto d'un fiato. Il cuore mi batte fortissimo. Non mi aspettavo niente di tutto questo. “ ieri ero passato per dirti questo..  non ce lo fatta! I tuoi occhi avevano già detto tutto... Io sono venuto oggi per dirtelo comunque. So che per me non c'è più spazio nel tuo cuore. Tu hai la tua vita qui e sono contento se tu sei felice. Ma io ho il cuore più leggero. Non ho più peso di dover tenere nascosto ancora qualcosa. Non volevo più farlo. Era giusto che tu sapessi. ” si alza.
Ma dove crede di andare? Non penserà mica che lo faccio andare via a Roma così senza aver minimamente detto qualcosa anche io?
“Simo aspetta” mi alzo e lo raggiungo. Siamo uno di fronte all'altro di nuovo come alla festa. Senza però avere troppo casino intorno.
“ Emma non c'è bisogno che dici nulla..” lo blocco mettendogli una mano sulla bocca che bacia. Provocandomi dei brividi. Quanto mi sei mancato amore! Tu non puoi capire. Cerco di riprendermi.
“ io invece ho bisogno di dirti qualcosa. Prima di tutto mi dispiace per ieri. Avrei dovuto dire qualcosa quando Adam si è messo in mezzo. Non sapevo come reagire mi hai preso alla sprovvista. Pensavo che dopo lo schiaffo non saresti tornato sui tuoi passi. ”
“ non era lo schiaffo ad avermi ferito. Ma i tuoi occhi. E poi ha ragione la tua amica me lo meritavo. ”
“ forse abbiamo iniziato con il piede sbagliato”
“ in realtà non abbiamo mai iniziato”
“ beh siamo ancora in tempo per iniziare ” lo vedo perso nel vuoto. Poi mi guarda nuovamente. È serio.
“ aspetta non sto capendo. Mi stai dando un opportunità?” sorrido ci era arrivato finalmente.
“ ci diamo l'opportunità di essere qualcosa in più. Dai davvero credi che io in questi mesi abbia trovato il modo seriamente per dimenticarmi di te, della nostra amicizia, del nostro rapporto e di quella notte. Ti avevo detto che era stata la più bella di tutte, come puoi solo pensare che avessi rimosso.”
“ non lo so Emma è che...cavolo come mi guardavi ieri e Adam continuava a dire che tu lo avevo respinto ma in ogni caso potevi essere andata avanti. ”
“quello che dice Adam non mi importa. Mi importa adesso quello che pensi tu” appoggio le braccia intorno al suo collo.
“ non mi stai prendendo in giro? Vero?” scuote la testa. Si abbassa un poco per stare a pochi millimetri dalle mie labbra.
“posso baciarti o rischio di ricevere un altro schiaffo?” chiede facendomi ridere di gusto. Mesi di agonia stavo ridendo di cuore adesso.
“ fallo e vedi cosa succede”
“ ok va bene muscat. Correrò il rischio di un altra sberla” sorrido. In pochi secondi le sue labbra morbide si appoggiano sulle mie prima è un bacio a stampo che si trasforma in qualcosa di più. Santo cielo. Ho aspettato da troppo tempo questo momento. Gli accarezzò la nuca mentre mi tiene saldamente dai fianchi lui. La sua presa è forte. Le gambe mi tremano. La sua lingua è nella mia bocca. Continuiamo a baciarci fino a farci mancare il fiato. Una volta che ci stacchiamo appoggia la fronte sulla mia.
“ non vai via vero?” sussurro.
“ vado adesso dove vai tu!”
“ e il lavoro? ”
“ appena torniamo parlerò con il capo. Io... Non voglio perdere altro tempo senza di te. ”

Tienimi vicino al cuore ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora