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Due mesi dopo.

Emma aveva finito di dare gli esami. Finalmente era arrivato il momento di preparare la tesi. Io mi ero ripreso alla grande. Sono tornato a lavoro ed era tutto abbastanza tranquillo. Giuliano sembrava essere più tranquillo rispetto a quei giorni.
Oggi ho deciso di portarla fuori a cena. Sara mi ha aiutato a preparare tutto. Una cena a lume di candela al roofgarden. Andrà lei a prenderla a casa per farla cambiare e portarla da me.
Volevo rendere tutto perfetto. Avevo comprato un anellino per simboleggiare il nostro amore. Stavamo da due mesi ma conoscevo Emma da tre anni. Era sempre stata la mia complice. La mia migliore amica. La persona con cui io mi sfogavo spesso.
Mi sono già cambiato e sono arrivato al posto. Sono agitato. Mi tremano le nani, comprese le gambe cammino avanti e indietro. Controllo che tutto sia al proprio posto.
«stiamo arrivando» così recita il messaggio di mia sorella sullo schermo del telefono. Un ora dopo quasi vedo arrivare Emma con il vestito che le avevo fatto comprare. Non era troppo scollato perché faceva ancora freschetto. Ma sta arrivando la primavera e non era proprio il gelo. Camminava sui tacchi e non vi dico cosa sento in questo momento.
“ ciao” mi dice imbarazzata. Non si aspettava tutto questo.
“ ciao amore” sorride “ sei bellissima” le lascio un bacio sulla guancia.
“ anche tu. Questo vestito è bellissimo grazie”
“ non mi devi ringraziare. Ho scelto insieme a Sara sai che sono una frana. ”
“ avevo immaginato” la faccio accomodare a tavola e le prendo la mano.
“ perché tutto questo?” mi chiede spostandosi i capelli dietro l'orecchio. Era veramente bella. Non sapevo come reggere tanta roba davanti ai miei occhi.
“ volevo stare un po' con te da soli. Ultimamente con il fatto dell'università e io del lavoro stiamo sempre o da me o da te. Mai da soli però. Ci stanno sempre i nostri genitori o Sara o kurt. Mi manchi quando non ci sei” mi accarezza una guancia. Chiudo gli occhi per bearmi del contatto.
“ anche a me manchi. Non ti facevo nemmeno così romantico. Sei sempre stato un tenerone con me. Ma questo lato dolce non è mai uscito fuori. ”
“ non ho mai avuto occasione di fartelo vedere. Quando eravamo amici sono sempre stato dolce. Il fatto che non potevo sporgermi a questi livelli. ”
“ ti avrei preso forse per pazzo!”
“ avresti forse avuto la mia stessa reazione” confesso guardandola negli occhi. Io sapevo benissimo che avevo esagerato. Ma con quella reazione io avevo capito che provavo dei sentimenti per lei.
“ penso che avrei riflettuto ma non ti avrei mai allontanato. ” annuisco. Il cameriere prende gli ordini e intanto le verso il vino.
“ vuoi dirmi qualcos'altro?” mi chiede toccandomi il braccio.
“ no.”
“ ti sei stranito” scuoto la testa. Mi avevano toccato le sue parole. Sapere che stata male non mi faceva vivere ancora bene. Ma sapere che nonostante tutto stavamo insieme mi faceva stare un po' tranquillo.
“ no..  è che.. se stai male tu ancora per quel fatto un po' mi sento in colpa ancora”
“ non sto male per quello che hai fatto. Ti ho con me adesso non c'è cosa migliore  della mia vita. Quelle cose ci hanno fatto credere. Dicevo solamente che io non ti avrei allontanato. Ma non era un accusa. ” sorride e mi bacia. Il cameriere ci porta la cosa da mangiare. Emma poco dopo si siede al mio fianco appoggiando la mano sulla mia coscia e iniziando poi a mangiare.

...

Simone da quando è arrivato il dolce che è strano. O meglio è arrivato a lui a me non ancora. Gli lascio un bacio sul collo ma non si muove. Pochi secondi dopo arriva il cameriere con un vassoio e il coperchio sopra. Guardo Simone non capendo. Ci lasciano soli.
“ che succede? Puoi spiegare?” annuisce. Abbassa lo sguardo prende respiro.
ti conosco da tre anni. Non avrei mai pensato di fare un passo del genere. Mai avrei pensato che le cose sarebbero cambiate tra di noi. Quando sei stata via ho pensato mille volte che non poteva essere successo. Io mi sarei svegliato e tu eri di fianco a me a prendermi in giro.
Invece, non succedeva mai! Tu non c'eri ed io ero solo. Chiamavo Giulia che non sapeva nulla. Nemmeno Filippo mi ha detto niente. Se non quel giorno quando stavi in disco con Adam. Ho rotto tutta per casa. Ho preso a pugni il muro. Spaccandomi le mani. Ero arrabbiato. Ti stavi dimenticando di tutto, è la colpa era soltanto mia - si raccoglie una lacrima. Continua a guardarmi negli occhi. Mi stringe una mano. Io ho già gli occhi che mi bruciano - ti avevo chiesto io di andare avanti. Ti avevo chiesto di dimenticarti di quella notte. Sono stato un ipocrita. Ero stato un bastardo che ha pensato solo a scopare. Quella notte, invece, mi é piaciuta. La volevo anche se ero ubriaco. Ero cosciente. Sapevo cosa stavo andando incontro ma avevo paura. Adesso sono due mesi che stiamo insieme. Io e te siamo qualcosa in più.
Io ti amo veramente tanto. Il mio cuore dipende tutto da te. Mi importa cosa fai tu. Mi importa come stai. Voglio prendermi cura di te. Voglio che il tuo star bene dipenda un po' dal fatto che sia io a farti sentire così.
Voglio che tu sia la mia ragazza oggi domani e in un probabile futuro. ”  respira. Simone prende la scatolina da dentro il vassoio con le mani che gli tremano. Me la mostra. “ un piccolo pensiero per far capire a molti che sei solo mia” lascio cadere le lacrime apro la scatolina e mi metto le mani in bocca. Non ci credo. Poco dopo mi butto sopra di lui e inizio a piangere. Dalla felicità stavolta.
“Ti amo ti amo ti amo” gli dico. Non era per l'anello ma per tutto ciò che mi aveva detto. “ ho fatto la scelta migliore perdonandoti. Ti amo simo. Mamma mia quante emozioni. ” mi stringe un fianco e poi lo baciò. “ voglio essere la tua ragazza” gli dico. Sorride adesso con gli occhi lucidi e mi bacia. Mi infila l'anello.
Due mesi di felicità.
Due mesi di protezione.
Due mesi di follie.
Due mesi di AMORE.

Questo è l'anello scelto da simo

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Questo è l'anello scelto da simo. 😎

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