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"Simo devi andare da Lorenzo siamo in ritardo. Giulia mi avrà data per dispersa" mi dice preoccupata guardandomi negli occhi una volta in macchina. Avevo avvisato il mio amico che stavamo dalla ginecologa che avrei fatto tardi. Non potevo lasciare Emma da sola proprio oggi. Per me questa cosa è importante.
" stai tranquilla. Adesso ti porto da Giulia. Mi raccomando non fare sospettare niente" annuisce " vado da Lorenzo. Ti mando un messaggio quando siamo al campetto"
" dici che ce la fa?"
" spero di sì. Altrimenti strozzo Giulia"
" non sa nemmeno come mollare federico"
"su questo ci deve pensare lei. Noi non possiamo fare molto. Già è tanto che li stiamo portando allo stesso posto. "
" ricordatevi il telone altrimenti non fate in cazzo" rido. Metto in moto e la porto da Giulia. " mi raccomando chiedi al padre di Giulia di accompagnarvi. Non prendere la macchina, ancora non puoi guidare amo" annuisce e mi bacia subito dopo.
" tranquillo. Aspetto il tuo messaggio" le faccio l'occhiolino e scende dalla macchina.

Una volta da Lorenzo prendiamo tutto ciò che ci serve. Compreso il cartellone che Emma mi aveva ricordato. Portiamo tutto in macchina.
“ Simo non sono sicuro che funzioni. Lei ha tutto il diritto di stare con Federico”
“ancora con questa storia? Lori la vuoi si o no? ”
“ si che la voglio ma credo sia giusto che...”
“ che un cavolo.. datti una svegliata perché mi sa che non hai capito nulla!”
“ ha parlato quello che anziché aspettare è tornato da Londra..” lo fulmino con lo sguardo.
“ Emma non era certa di volermi e in tutto ciò dubitava di me. Ecco perché sono tornato. Lo spiegato un sacco di volte. Ma proprio a te.. piace girare le cose come ti pare. Lori se continui di questo passo quella davvero ti molla un due di picche porca miseria” gli dico nervoso. Non capisco perché non riesce a comprendere che Giulia vuole solo lui. Ed è normale che lei tenga le distanze, visto che ci ha messo troppo tempo per capire.
“ me lo molla comunque non hai capito”
“ tu pensi che dicendole un ti amo davanti casa sua si risolveva tutto??”
“ no Simone ma neanche a dover fare striscioni e tutto questo” sale in macchina sbattendo la porta. Avevo una gran voglia di urlargli che a quella sarebbe servito un bacio e una dichiarazione. Ma non potevo. Doveva anche lui capire che non ci si può comportare sempre come dei coglioni.
Salgo in macchina metto in moto verso la piazzetta. Avviso prima Emma che siamo quasi arrivati di farsi accompagnare.

Lorenzo è agitato. Giulia ancora non è arrivata. Emma mi ha detto che non è molto convinta di cosa sta succedendo per questo motivo l'ha convinta solo all'ultimo momento. Le stiamo aspettando.
“ non verrà...”
“ aspettiamo ancora un po' ”
“Simo lo capisci che tutto inutile. Lei non mi vuole. È ha ragione... Io ho sbagliato. Quando sono andato a baciarla ero così felice che poi alla fine non le ho detto realmente cosa pensavo. Ho sbagliato ad aspettare. Leggo tutti giorni quel messaggio e mi dico di essere un coglione..  ma cosa ci posso fare? ”
Vedo Giulia sorridere davanti a me. Guardo poi il mio amico che continua a scuotere la testa.
“ magari parlare con me che dici?” lui si volta sbarrando gli occhi. Erano saltate in po' di cose. Doveva essere un po' più romantico ma va bene così. Emma mi tira verso di lei. Portandomi via da quella situazione. La bacio.
“ menomale che sei riuscita a convincerla”
“ non è detto che si mettano insieme” alzo le spalle spostandole i capelli dietro la schiena.
“ beh tempo al tempo. Nessuno gli corre dietro. È poi anche noi ci abbiamo messo un po'.. ma guardaci” le faccio un occhiolino “ panzerotto quando sarai grande ti racconterò di quando io e la mamma ci siamo messi insieme solo per farti capire che non devi essere come me, ma come lei, - la vedo sorridere - e poi dovrai spalleggiarmi per proteggerla. Ne ha bisogno”
“ sei sicuro che ti sente?” annuisco.
“ sarai una mamma straordinaria ne sono certo” le confesso baciandola.

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