11.

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• Troppo spesso lasciamo che la ragione non ci faccia fare quello che in realtà sentiamo realmente di fare. •

I giorni scorrono velocemente. Stasera ho deciso che andrò a divertirmi un po'. L'esame alla fine l'ho ridato ed è andato tutto bene. Con Simone le cose vanno e non vanno. Ci sono giorni in cui è frenato s non mi guarda nemmeno in faccia. Altri giorni in cui mi coccola e sembra che tutto sia come prima. Non so assolutamente cosa pensare.
“Emma dove vai?” mia madre si piazza davanti alla porta.
“ esco”
“ da sola.”
“ Giulia mi raggiunge in piazza. C'è una festa ”
“ ma sei sicura che vada tutto bene. Ti vedo strana ultimamente”
“ si tutto ok. L'esame l'ho passato. Adesso ne darò uno giovedì e l'altro settimana prossima. ”
“ sono contenta per l'università amore. Ma c'è qualcosa che non mi hai ancora detto. È se non sbaglio c'entra Simone” abbasso la testa. Mamma mi conosceva più di tutti. Ero sua figlia, sarebbe bastato guardarmi negli occhi per tutta vita che avrebbe capito.
“ mi sono persa una cotta per lui ”
“  lo sapevo!” esclama felice.
“ cosa sapevi?”
“ che prima o poi vi sareste innamorati. Siete così carini”
“ mamma frena frena i tuoi film mentali. Sono solo io quella che prova qualcosa. Lui non mi vuole. O meglio mi vuole come sua amica non gli interesso come probabile fidanzata.”
“ te lo ha detto lui?” annuisco. Non sapevo come spiegarle che mi ha realmente respinto.
“ lui mi vuole solo bene mamma. Io no. Quello che voglio io non lo vuole lui”
“ tu ne sei certa di questo?”
“ mamma lo conosco Simone. Dice la verità”
“ da cosa supponi che dica la verità?” ma perché tutte queste domande stasera dovrei andare alla festa. Mi aspettano.
“ mi ha sempre visto come sua amica e non accetta che a me lui piaccia”
“ non hai pensato che menta?”
“ mamma cosa sono tutte queste domande stasera? Perché ti importa?”
“ sei mia figlia è voglio capire Emma. ”
“ comunque Simone non mente. I suoi occhi non mentono. Gli ho visti quando gli ho quasi fatto capire che mi ero presa una cotta. Erano delusi perché ho rovinato un nostro patto!”
“ Emma guardami, Simone non è deluso da niente. È solo scosso perché tu ci sei arrivata prima di lui a questa cosa è il fatto che continui a dire che lui non ti vuole mi fa capire che non accetti che anche lui provi qualcosa.”
“ mamma tu ti vedi troppo film d'amore. ” ride.
“Sarà! Ma dagli tempo vedrai che prima o poi lo capirà anche lui”
“divento vecchia prima che lui si accorga di me” prendo la borsetta ed mi avvio verso il portoncino.
“Emma prima di morire vorrei un vostro figlio” scoppio a ridere letteralmente per la battuta che ha fatto. Non poteva essere seria. Le urlo sei solo convinta su qualcosa che non accadrà mai. Attraverso la strada e mi incammino verso la piazza.

...

Le 23:47

Sento l'alcool addosso. Dentro le ossa. Mi gira tutto. Mi siedo su una panchina e cerco di respirare il più possibile. Poco dopo mi  riprendo. Torno a ballare. Sbatto su qualcuno. È Simone che ha due drink in mano.
“ ciao” dico. Non lo avevo ancora visto stasera. Chissà con chi sta!
“ emmina ciao. Ma dove stavi ti ho cercato per tutta la serata. Sono con fili. ”
“ ero qui al centro a ballare. Perché non appoggio quelli è balliamo io e te?” chiedo. Spero che risponda di si. Non so in che condizioni sono.
“sei ubriaca emmi?”
“ no perché?” ridacchia. Si allontana dopo 5 minuti ritorna senza nulla nelle mani.
“ perché sai bene che non so ballare!”
“ sei un bel fusto quindi balla” era l'alcool a farmi parlare. Sapevo che da sobria non gli avrei mai esposto questi pensieri. Anche lui però era un brillo.
“ ok va bene” mi prende per mano e ci spostiamo un po' e iniziamo a ballare. Mi striscio un po' su di lui. Appoggia poi le mani suoi miei fianchi. Sono appiccicata al suo corpo.
“ sei troppo sexy stasera!” urla per farsi sentire.
“ pensavo non ti sarebbe piaciuto il vestito”
“ il vestito è top. Ma pure tu emmi...” sentivo i brividi lungo la schiena. Le sue mani ora toccano il mio sedere.
“ è anche questo è costruito da dio” rido. Sento la sua erezione gonfia come non mai.
“ sei messo un po' male!” affermò. Alza gli occhi al cielo.
“ colpa tua adesso. Sei veramente troppo...”
“ sei esagerato. Comunque dovresti scopare di più”
“ sono due settimane che non faccio niente” stavano tornando i nostri strani discorsi. Simone mi stava parlando di nuovo delle sue scopate come prima di scoprire che mi ero presa un vera e propria cotta. Guardo poco dopo le sue labbra che lecca appena vede che le sto fissando. Mi stringe poi i fianchi avvicina il suo viso. Ed è tutto un attimo, mi spinge sul muro verso i bagni e inizia a baciarmi seriamente. Mi bacia come ho aspettato da tanto tempo. Le sue labbra toccano ormai le mie. Le nostre lingue per la prima volta si incontrano. Le farfalle nel mio stomaco fanno a cazzotti per quanto le senso. Le mani di Simone toccano tutto il mio corpo. Sale dalla coscia per il sedere fino ai miei fianchi e il seno. Sono ancora appoggiata al muro e lui continua a baciarmi. Cosa ci sta succedendo? Lui ha baciato me.
Ci stacchiamo per riprendere fiato. Wow!
Le sue labbra sono rosse quindi credo anche le mie.
“ andiamo a casa?” mi chiede. Senza pensarci due volte lo seguo. Una volta a casa sua. Mi porta in camera buttandomi nel letto. Sento il suo respiro nel collo. Lo bacia. Poi lo lecca. La sua lingua traccia poi la mia cravicola e sento che aspettavo questo da mesi. Simone apre la cerniera del mio vestito. Bacia ripetutamente la mia pelle. Gli levo la maglietta. Lasciandolo a petto nudo. Sento una scarica elettrica dentro di me. Come se non aspettassi altro da tempo. Leva il reggiseno e gioca con i miei seni. Prima ne lecca uno e poi un altro. Gli sgancio poco dopo i pantaloni.
Il suo sguardo si appiccica il mio. Non mi rendo conto nemmeno di cosa altro sta succedendo. Rompe il mio perizoma e toglie i suoi boxer. Infila il preservativo e in un colpo solo entra dentro di me. Spinge facendomi vedere le stelle. Mai nessuno mi ha fatto godere così tanto.
“ oddio. Simo. Più giu” spinge più forte. Sento che mi morde la spalla ma contemporaneamente geme.
“ vieni insieme a me Emma!” urla e due spinge arriviamo allo stremo piacere. La testa mi pulsa così tanto che mi fa chiudere gli occhi. Sento che una volta che esce da dentro di me mi tira al suo corpo e prende la coperta avvolgendoci. Mi lascio andare a morfeo ne ho tanti bisogno.

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