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Sono stato con Emma fino a questo momento che si è addormentata. La lasciano in terapia intensiva per varie ragioni. La tengono sotto controllo. Lei vuole già tornare a casa sembra una bambina. Sono le 19 di sera. Dovrei tornare a casa a cambiarmi. I suoi genitori lo hanno già fatto. Un messaggio di Filippo mi fa fermare nel corridoio.
«Ciao simo, Emma come sta? L'intervento alla fine? Hai cambiato idea?»
« ciao fili. Emma tutto bene. Anche l'intervento è andato bene. Si sono stato tutta la mattine il pomeriggio con lei. Fili te lo detto io non la lascio. Anche se lei me lo chiederà.»
« sono contenta che ci sei tu con lei »
« anche io sono contento fili. »
« si vede anche dalla scrittura. Senti quando la dimettono?»
« tra due giorni. Fino a domani dovrebbero tenerla in terapia intensiva. Sta bene comunque. »
« quindi domani se veniamo a trovarla...»
« sarebbe felice Simo. Ascoltami Lorenzo è nei guai»
« in che senso?» ci mancava solo lui.
« nel senso che ha baciato Giulia e non sa come uscirne con Anita? »
« come ha baciato Giulia? Ma quando? Oddio. »
Sono sconvolto dalla notizia. Avevo immaginato che qualcosa fosse cambiato ma non fino a questo punto.
« l'altra sera siamo usciti per una birra e me lo ha detto. Pochi giorni prima che Emma si svegliasse, Giulia ha chiamato Lorenzo in lacrime che non ci riusciva più a mentire a se stessa. Lei sentiva il bisogno di dirglielo a costo di avere un due di picche. Aveva imparato da voi che le cose vanno affrontate. Perché oggi potremmo esserci domani non si sa. ”
« cavoli fili. Mi sono perso tutto questo. Come si sente? Che dice! Devo chiamarlo?»
« al momento lascia sta. Volevo solo avvisarti che forse dobbiamo aiutarlo »
« ci sarò fili. Anche se io voglio pensare anche ad Emma. Ora ha bisogno di me. Oggi Giuliano mi ha chiesto scusa. Mi ha proposto di prendere il posto di  Franco. Non so se accettare o meno. Non mi sento ancora pronto per dirigere i piani importanti delle case. Anche se ci sarebbe l'aumento dello stipendio»
«Simo ne devi parlare con lei. »
« ora c'è da pensare a come riprendersi. Il mio lavoro è solamente un impiccio»
« oh no Simone ti prego; non tenerla all'oscuro di nulla. Parlale. Sono sicuro che ti darà la giusta dritta»
« dici che glielo devo dire?»
« si simo. »
« domani allora le parlo. Ora dorme. Torno a casa a mangiare qualcosa. Ma Lorenzo adesso dove sta?»
« sta a casa. Non sa che fare è in crisi. »
« mi sa che dopo ci faccio un salto. Tanto sono solo le 20. Il tempo di cenare e vado da lui »
« ok va bene. Tienimi aggiornato»
« certo» infilo il telefono in tasca e scendo le scale. Salgo poi in macchina che mio padre mi ha prestato, la mia è ormai andata in frattumi una volta uscito dall'ospedale. Un altro messaggio penso che sia Filippo ma in realtà è Emma.
« sei già andato via. Il tuo profumo in questa stanza. Mi manchi. Torna presto. Ti amo»
E per fortuna che era addormentata. Non rispondo subito. Decido di avvisarmi prima a casa. Una volta parcheggiato prendo il telefono « ci vediamo domani quasi a ora di pranzo. Prima non mi fanno entrare più. Stai tranquilla. Dormi un po' che ti farà bene. Io passo da Lorenzo. Problemi di cuore»
« che succede?»
« sì è baciato con Giulia. Poi domani ti spiego meglio. Devo anche dirti del lavoro mio»
« non vedo l'ora di tornare a casa Simo. Voglio passare tempo con te» sorridevo a leggere questo ultimo messaggio. Sembrava essere tornata Emma. Nessuno sclero. Solamente dolcezza e amore.
« anche io voglio passare del tempo con te»

...

Suono il campanello a casa di Lorenzo. Ha una piccola mansarda indipendente dai suoi genitori. Chiede chi è? E rispondo. Salgo le scale ed entro in casa. Lo vedo sul divano in tuta scalzo.
“ ehi” gli dico.
“ Simo ciao. ” mi da una pacca sulla spalla.
“ che succede?”
“ in che senso?”
“ pensi di prendermi in giro. Guarda che l'ho capito da un po' che provi qualcosa per giulia”
“ ma che dici simo!” lo guardo Abbastanza serio. Faccio finta che Filippo non mi abbia informato.
“ non fare i miei stessi errori lori”
“ perché dovrei? Io ..”
“ tu... Vuoi fingere che non ti piaccia la nostra amica? Vuoi fingere che non ci sarà mai nulla?”
“ ho una confusione in testa. Non voglio ferire Anita. Non voglio ferire Giulia. Preferisco stare male io.”
“ ma non è così che funziona lori. ”
“ non posso lasciare una per mettermi con quella che conosce anche lei. Le farei solo del male”
“ e a te ci pensi? Come saresti a stare con qualcuno di cui non sei più innamorato?”
“ non riesco a pensare a me”
“ invece devi farlo. Sei tu che decidi della tua vita. Se vuoi Giulia non puoi di certo continuare a stare con Anita”
“ Simo è difficile”
“ lo dici a me? ”
“ come hai fatto a capire? ”
“ i cambiamenti sono complicati da notare. Però quando stai troppo male e vedi ciò che ti fa bene fuggire tra le mani velocemente. Ti senti in una specie di gabbia. È capisci benissimo che non puoi continuare così. Lori, se Giulia ti fa bene anche se è fare del male all'altra devi prendertela. ”
“ l'ho baciata!”
“ Giulia?” annuisce
“ mi ha confessato in piena notte ciò che provava. Quello che successo ad Emma le ha fatto capire che non c'era da perdere più niente.  Ho chiuso la chiamata e l'ho raggiunta. Il tempo di scendere dalla macchina guardarla negli occhi che l'ho baciata. Non lo so. Sono confuso simo”
“ Lori è normale. Tranquillo. Ma se già sei corso da lei vuole dire che provi lo stesso. Lo visto come vi guardate e non solo adesso. Giulia poi... Non ha mai mosso un dito per non rovinare il gruppo”
“ non so proprio cosa fare Simo”
“ scegli il cuore sempre. Lo so a volte fa male ma davvero Lori non fare i miei stessi errori. Non ti perdoni ed è difficile da digerire. Io ancora oggi non mi sono perdonato. E con il fatto che adesso sta così mi sento sempre in colpa. Perché ho cambiato strada? ”
“ ehi frena. Non è colpa tua. Lo sai. Emma è forte”
“ spero lo sia per affrontare il mondo adesso. Io non la lascio ma sono sicuro che gli scleri non sono finiti ” ridacchia.
“ ma quella è Emma. Se non ci fossero certi scleri non sarebbe lei lo sai. Devi avere molta pazienza”
“ da vendere” ridiamo insieme. Mi era mancato passare un po' di tempo con lui o anche con fili. La vita andava vissuta.

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