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Ore 14:30
“ok sei pronta. Non puoi fuggire ai suoi occhi” la ragazza si guardava allo specchio. Mora. Occhi celesti. Tette all'aria e minigonna. No non poteva passare inosservata di certo conciata così. 
“ sicuro che non sia troppo? ” 
“no va più che bene scorpio”
“ quindi devo entrare e presentarmi come la nuova collaboratrice”
“ si ma devi puntare su di lui mi raccomando, ricorda ogni cosa. Hai sempre me sull'orecchio.  Per qualunque cosa sono la”
“ grazie dodo” si abbracciano.
Il piano inizia adesso.
Ora stava cambiando ogni cosa.





Finalmente stavo per finire di sistemare la cartina della nuova casa. Yuri il mio compagno di scrivania mi fissava per cercare di capire se mancava molto a l'ora di pausa. Oggi mi sa che non l'avremmo neanche avuta perché sarebbe arrivata la collaboratrice.
“Simo” mi volto “ ma secondo te arriverà questa tizia oggi? ”
“ e così aveva detto Franco. Il capo però non gli aveva detto ancora chi fosse. ”
“ dicono che sia bona” aggiunge Fabrizio giù infondo davanti al PC.
“ a me non interessa!” affermò continuando a controllare la cartina davanti a me.
“ ma come? Tu non eri il più puttaniere?” mi chiede sempre Fabrizio.
“ sono fidanzato” mi guardano tutti in stanza. Manco avessi detto che ho ucciso qualcuno.
“ fidanzato? E da quando? ” mi chiede Franco entrando in stanza. Neanche mi ero reso conto che fosse arrivato. 
“ da qualche settimana”
“ e non ci hai detto nulla.”
“ e che devo appendere i manifesti!! Mi sono innamorato. Sono andato a riprendermela fine”
“ ah ma quindi è Emma la fortunata” odiavo Francesco. Si era messo in testa che prima o poi Emma sarebbe caduta ai suoi piedi. Gli ripetevo sempre che finché saresti stato io vivo. Lui non avrebbe mai mosso un dito. Figuriamoci adesso.
“Si. Emma è la mia ragazza. Tu osa fare qualcosa che salti in aria. ” gli rispondo. Stringo i denti. Cerco di mantenere la calma.
“ io sto venuto qua a presentarvi la nuova collaboratrice” dice Franco riportando l'attenzione su quello che pensavamo poco fa. Pensavo sarebbe arrivata tardi. ? Ma visto l'orario come pensavo avevamo saltato la pausa pranzo erano le 15:45. Avevo pure fame.
“ ah sì?” dico io guardandolo.
“ mi raccomando comportatevi bene e non esagerate con i commenti. Come al vostro solito. ” ma chi è? Sharon Stone?
“ vieni Bianca” la chiama ed entra una ragazza. Può avere una trentina d'anni forse o più venticinque anni. Non credo minimamente meno di venticinque.
“ ciao a tutti” ci guarda uno per uno ma fissa solo me dopo.
“ ciao” rispondiamo in coro.
“ lei è Bianca. Ha ventisette anni. Viene da l'Irlanda. Ma ha origini italiane. Da oggi sarà la nuova collaboratrice e sarà vicino a Simone”
“ eh? Perché proprio me? ”
“ che c'è sei timido adesso?”
“ no. Ma dico siamo in sei qua dentro. Perché proprio io?”
“ perché sei sempre il più simpatico qui”
“ dai Franco ma lo sai che lavoro meglio da solo. Perché mettermi qualcuno al mio fianco. ”
“Simone il capo ha deciso cosi”
“ci parlo io con Giuliano ”
“ non mi vuoi?” la voce della ragazza attira la mia attenzione.
“ scusami Bianca. Ma non ce lo con te, solo che mi conosco a lavoro preferisco fare da solo. ”
“ pochi giorni fa hai lavorato con Francesco e non ti sei lamentato” alzo gli occhi al cielo. Io questa ragazza non la volevo vicino. Non volevo minimamente che si mettesse strane idee.
“ lho fatto. Sei tu che non lo sai. Puoi chiedere a Samantha che a fine progetto ma sentito sbraitare perché non avevo lavorato bene”
“ confermo” dice Francesco guardandomi. Questa tizia nel frattempo prende posto affianco a me nella stessa scrivania. Ma come cazzo si è vestita?
“ adesso accetta la cosa. Non si può tornare indietro” mi dice Franco andando via.
“ ma io...” inizio a dire, lasciando poi perdere. Volevo parlare con Giuliano. So lavorare meglio da solo.
“ che stavi sistemando?’ mi chiede avvicinandosi a me.
“ un progetto di una nuova casa in costruzione. Non mettere mano altrimenti mi salta tutto e non mi va di riniziare tutto da capo” gli dico nervoso. Mi avevano rimandato dall' inquirente il disegno ben tre volte perché non piacevano le disposizioni ora che ci ero molto probabilmente riuscito, ci mancava solo lei.
“ sei scorbutico! ” esclama “ non scopi da un po'? Se vuoi...” ma davvero faceva? Era arrivata da neanche cinque minuti... Ci stava provando con me.. davanti ai suoi colleghi e oltretutto faceva domande che non gli dovevano importare!
“ ma chi sei scusa? Non mi sembra che ti devo fare informazioni ”
“ Bianca, Simone è fidanzato. All'improvviso si è ricordato di avere un cuore pure lui” mi sfotte Francesco.
“ non ti puoi permettere di dire niente. Solo perché Emma non si è messa con te non hai il diritto di replicare in questo modo. Amo Emma si, è non me ne vergogno. ”
“ ne sei proprio sicuro?” mi appoggia la mano sulla coscia.
“aooo ma la vuoi smettere!” mi alzo nervoso. Prendo la giacca. Voglio tornare dalla mia fidanzata. Arrottolo il progetto.
“ dove vai?”
“ prendo due ore di permesso. Puoi anche tenetela tu quella ragazza. Ricordati che io non ci lavoro. Ciao franco” sbatto la porta e vado via.

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