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“ basta basta. Chiedo pieta” Simone da mezz'ora mi torturava a farmi il solletico. Era sopra di me a cavalcioni sul mie gambe e le sue mani vagavano sui miei fianchi facendomi ridere. Non respiravo più.
“ hai detto pietà? Ma come muscat da quando? Non era lei che doveva non ci si piega mai davanti agli uomini?” inizio a ridere per l'ultima frase.
“ no ma infatti ancora lo penso. Non mi piegherò mai davanti a te. Ma mi stai torturando da mezz'ora e io... Non respiro quasi più dal ridere”
“ ah si?” alza un sopracciglio. Si avvicina e mi bacia. “ allora inizierò una Nuova tortura’
“ quale?” non risponde. Riprende a baciarmi. Non mi sarei mai lamentata. Amavo baciarlo dal primo momento che le nostre labbra si sono toccare. Simone mi tira il labbro per riprendere a baciarmi. La sua lingua navigava dentro la mia bocca. Era un po' uno scambio di saliva.
“ mhm” si stacca sentendomi gemere.
“ questa tortura ti piace vedo?”
“ potresti baciarmi all'infinito non mi staccherei mai ” gli dico sincera. Non sta più motivo di vergogna. Eravamo fidanzati, non più due amici e queste cose erano normali.
“ allora mi sa che questa notte ti bacerò soltanto” mi dice lasciandomi una scia di baci sul collo.
“ fai come vuoi. Tanto sono tua” confesso ancora. Ero a ruota libera. Non ci credevo.
“ lo sei sempre stata. ” mi sussurra con le labbra sulla mia pelle. I brividi si scatenano nella mia schiena ovunque lui mi tocchi, mentre mi lascia la traccia di ogni bacio le sue mani mi toccano la schiena da nuda. Mi stava aiutando a mettere il pigiama prima che iniziasse a farmi ridere. Quindi sto in reggiseno.
“ secondo te Lorenzo che farà?” si blocca guardandomi negli occhi adesso.
“ Anita ha scoperto tutto” sbarro gli occhi.
“ cosa vuol dire Simo?”
“ stavo parlando con Lorenzo dopo la partita e..  ad un certo punto lei era dietro di noi..”
“ quindi ha sentito che sì è baciato con Giulia?”
“ si. È fuggita e Lorenzo l'ha rincorsa. Non so poi cosa è successo. Perché non l'ho sentito. ”
“ spero non se la prenda con Giulia. Perché...”
“Emma le staremo vicino. Giulia è forte e poi adesso ha anche un ammiratore segreto quindi” ridacchio.
“ non vorrei mai che stesse male. Credo che abbia già sofferto tanto tenendosi tutto dentro. ”
“ lei ha fatto bene a dirglielo. Fin dei conti è stato Lorenzo a cercarla e baciarla. Lei gli aveva solo confessato qualcosa. ”
“ lo so. Ma ho paura che adesso Anita se la sconti con Giulia anziché con Lorenzo”
“ cercheremo di capire più avanti. Senti quando devi andare dalla psicologa?” abbasso lo sguardo. Non avevo ancora preso appuntamento. Volevo e non volevo. Non sapevo che fare!
“ non ho preso nessun appuntamento”
“ Emma ma che dici? Mi hai detto l'altro giorno che avevi chiamato ” gli avevo mentito. Sapevo che non dovevo farlo. Si stacca da me. Adesso è dall'altra parte del letto.
“ ho sbagliato scusa. Ma non me la sono sentita. Mi sento oppressa all'idea di andare da una sconosciuta a raccontare i fatti miei”
“ ma ti serve Emma” sbuffo.
“ io sto bene adesso. Ho capito delle cose...”
“ no no frena.. avevi detto al medico che saresti andata, adesso stai cambiando idea un'altra volta. ”
“ vedi che poi ho ragione quando dico che volete decidere per me.”
“Emma ma..  ok lascia stare! Fai come ti pare” si alza dal letto di camera mia. Prende la maglietta del pigiama me la porge. Me la infilo. Mi mette i pantaloni. Lo vedo che si allontana da me verso la porta.
“ dove vai?”
“ a casa mia”
“ perché?”
“ perché si” apre la porta e la chiude alle sue spalle. Odiavo quando si comportava così. Era un bambino capriccioso.
Io non volevo andare a raccontare le cose ad una che neanche conoscevo. Lo so che fa quello di lavoro ma non riuscivo. Mi sentivo come se fossi una pazza da poi rinchiudere in casa. Lui non riusciva a capire questo. Se ne era andato. Era la prima volta che da fidanzati non dormivano insieme.

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