89

648 35 22
                                    

QUESTO È UN CAPITOLO A PARTE. QUESTA VOLTA A PARLARE È GIULIA. L'ATTENZIONE SI È SPOSTATA UN PO SU LORO. AL PROSSIMO TORNERANNO EMMA E SIMONE.

Giulia.

Sto andando all'appuntamento. Ho l'ansia. Non so cosa aspettarmi. Non ho capito nemmeno chi è. Una volta che arrivo all'università. Scendo dal pullman ancora non avevo la patente e mi dovevo muovere così. Tiro su la borsa per non perderla. Vedo un ragazzo di spalle. Respiro. Lo raggiungo. Si volta.
“ giulia”
“ ciao” dico imbarazzata.
“ sei venuta alla fine! Pensavo che mi avresti dato buca. ” scuoto la testa. Avevo capito di chi si trattasse. Federico uno del nostro corso. Veniva sempre alle nostre lezioni.
“ no. Ero curiosa di capire poi. ”
“ io pensavo ecco... Tu fossi già fidanzata. Però... Ho voluto fare il gesto lo stesso ”
“ non sono fidanzata. Sono contenta che tu ti sia buttato nel fare il gesto lo stesso.”
“ piacere Federico ” mi tende la mano per stringerla così faccio.
“ Giulia  ” mi sorride. E un bel ragazzo. Ma non sarà mai quel cretino di Lorenzo.
“ facciamo una passeggiata?"
“certo. Come hai fatto a trovarmi?”
“ ehm” si gratta la nuca. “ un giorno ho seguito Emma e... Ecco ti ho vista con lei andando al campetto così ho pensato di farmi avanti”
“ mi fai paura con questo fatto dell'inseguimento però mi sembri un bravo ragazzo” ride.
“ lo sono. Solo che..  non sapevo come fare per rintracciarti. Emma era l'unico modo. So che siete amiche. E io abito vicino a casa di Emma, ci siamo trasferiti da poco nel nuovo appartamento.” scuoto la testa scioccata. Mi spaventava tutto questo.
Federico che si faceva avanti. Anita che se la prendeva con me perché il suo fidanzato mi aveva baciato.
“ sono un po' frastornata. Non mi aspettavo delle cose del genere”
“ ti capisco. Ti lascio tutto il tempo che ti serve per riflettere. Non voglio correre”
“ fede ascolta... ” ci sediamo in una panchina. “ io voglio essere sincera con te. Sei un bellissimo ragazzo. Mi fa piacere essere qui, ma io ho il cuore impegnato. Ti giuro che mi sto sforzando a non pensarci”
“ sono contento che tu me lo abbia detto. Te lo detto: non voglio correre. Se vuoi possiamo continuare a vederci, magari capisci che quello che senti per quella persona non è poi così forte.”
“ a me va di vederti. Ma ho paura di prenderti solamente in giro ” gli dico con il cuore in mano. Sapevo che andando con il tempo sarebbero cresciuti i suoi sentimenti e magari da parte mia no. E così avrei sentito solamente di averlo preso in giro.
“ Giuli no, perché già me lo stai dicendo in partenza che forse non c'è spazio per me. Però possiamo provare!” annuisco.
“ come amici?”
“ certo come amici. Resti comunque un raggio di sole”
“grazie” gli dico sentendo le guance diventare rosse. Mi prende per il braccio avvicinandomi più a lui. Appoggio la schiena sul suo petto. “ grazie anche di avermi capita. Non è da tutti. ”
“ non ti devi assolutamente preoccupare. ” sorrido. Ci stavo comunque bene tra quelle braccia che non avevo mai conosciuto.

....

“Giulia” mi volto una volta scesa dalla macchina di Federico che sì è offerto ad accompagnarmi. Lorenzo è a due passi da me. Dico a Francesco che può andare. Mi saluta con la mano e va via. Respiro.
“ che vuoi?” gli rispondo.
“ con chi eri?”
“ e cosa ti importa a te. Io sono single faccio ciò che voglio”
“ non devi uscire con quella persona”
“ e chi lo dice?”
“ io” gli scoppio a ridere in faccia. Cerco poi le chiavi di casa dentro la borsa.
“ tu non sei nessuno per dirmi con chi devo uscire. Si chiama Federico. Ha deciso di corteggiarmi e io ho deciso di lasciarlo fare. Non mi pare di ammazzare nessuno”
“ non puoi Giulia!!!” lo guardo arrabbiata.
“ non aspetterò te. Non ti ho mai aspettato. Lo sapevo che non sarebbe andata. Sapevo che era inutile dirti ciò che provo. Tu mi hai baciata. Tu ti sei messo nei casini. Io non volevo rimpianti. E adesso puoi andare da Anita. ”
“ Giulia ti prego!”
“ no «ti prego» niente! Non esisto io per te. Avevi tanto tempo per lasciarla. Mi dispiace ma i miei sentimenti non saranno ancora cambiati ma spero di sì. Vuoi stare con Anita, stacci. Nessuno ti dice nulla”
“ Giulia non puoi capire come ci si sente io ..” prendo le chiavi e apro la porta.
“ tu... Non hai le palle! Pazienza. Non hai nemmeno il diritto di essere qui. Ciao” chiudo la porta alle mie spalle davanti alla sua faccia. Faccio un respiro profondo con il cuore a tremila.
Sei solo un coglione!

Tienimi vicino al cuore ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora