4.

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“ mamma io esco con Simone” urlo dal salotto mentre lei sta in lavanderia a stirare. Mio padre è andato a fare la spesa ancora non è tornato. Mio fratello invece sta giocando alla play in camera sua. I maschi!
“ ok amore. Mi raccomando!”
“ stai tranquilla” le dico mentre prendo la borsa la giacchetta ed esco di casa. Vedo Simone che mi aspetta fuori dal cancello.
“ alla buon ora menomale che eri pronta!”
“ quanto sei simpatico da uno a infinito?”
“ infinito. ”
“ certo convinto te. Dove mi porti?” chiedo salendo in macchina dopo che mi ha baciato una guancia.
“ mangiamo una pizza e se vuoi anche il gelato”
“ ok ci sto” gli rispondo mentre parte con la macchina.
“ hai sentito Carlotta per caso?” chiede mentre mi guarda con la coda dell'occhio.
“ no perché? Non era con Filippo?”
“ si ma pensavo che visto domani non abbiamo nulla da fare potevamo andare a farci una passeggiata al mare. Volevo solo sapere se lei era libera”
“ perché non chiedi a Filippo?” quella ragazza non mi sta simpatica. Simone mandava sempre me a riferirle le cose quando Filippo magari era impegnato. Non capivo perché questa volta dovevo muovermi io. Il ragazzo era lui e dovevo chiamare io per dirlo a quella tipa.
“ lo farò. Non guardarmi così!”
“ mi irriti!”
“ ma perché?”
“ quella Carlotta non mi piace lo sai bene. Con Filippo abbiamo già discusso e sai pure che non ci vado d'accordo. Scusa quale sarebbe il motivo che mandi sempre me a chiamarla”
“ magari cambi idea”
“ ma anche no. Simone quella ci prova con te mentre sta con Filippo, tu non ti rendi conto e manco lui io ci vedo benissimo invece e non voglio che il tuo amico; anzi nostro amico resti ferito”
“ Emma ti sei fissata con questa cosa. E poi lo sai benissimo che a me a livello fisico non mi piace. ”
“ oh andiamo ti faresti pure i muri per sfogare il tuo amico” Simone frena di botto. La cintura di blocca non facendomi andare in avanti. Sbarra gli occhi.
“ ma da quando parli n questo modo?”
“ l'ho sempre fatto!” mi difendo. Non era vero. Ero nervosa per quello che avevo combinato la sera precedente, mi vergognavo a morte.
“ bugiarda. Ti conosco ormai e non hai mai avuto questo linguaggio” vedo che parcheggia davanti a una pizzeria.
“ Simone per favore!”
“Emma mi spieghi cosa ti prende? Stamattina te ne sei andata senza nemmeno salutare. Di solito sei carina e non te ne vai se non mi sei saltata addosso lasciandomi un bacio sulla guancia. Al telefono eri fredda e adesso rispondi con questo tono”
“ non ho nulla ok!” annuisce senza dirmi niente scende dalla macchina un po' giù di morale. Forse stavo esagerando!
“ prendiamo la pizza ti riporto a casa poi” mi dice subito dopo.
“ in che senso?”
“ non voglio che stai con me solo perché te lo chiesto. Adesso sono qua e ti prendo la pizza poi ti riporto a casa. ”
“ ma il gelato? Non avevi voglia di uscire?”
“ sarà per un altra volta. ” mi risponde lasciandomi sola vicino alla macchina. Entra dentro la pizzeria prendendo due pizze. Mi sento una scema. Mi stavo comportando da idiota. Era andato oltre a questa notte facendo finta che io non avessi detto nulla. Io lo stavo trattando con sufficienza.
“ ecco la pizza. ” mi dice portandomela accartocciata nel foglietto e nel fazzolettino. Era tonda piegata in due fumante.
“Simo” mi blocca.
“ non devi dire niente Emma. È una giornata no oggi. Non so nemmeno se mi va di chiedere per domani. Resterò a casa magari sto meglio” odiavo quando si comportava così come un bambino di 5 anni.
“ sei un bambino lo sai?” gli dico arrabbiata.
“ lo so. Per questo che a volte non dovresti avere a che fare con me. Sei troppo intelligente per aver un amico come me.” mi dice. Stava dando i numeri adesso.
“ stai dicendo cazzate adesso! ” finisce la sua pizza e sale in macchina senza rispondermi. Chiudo la mia senza averla minimamente toccata e salgo anche io.
“ non voglio tornare a casa Simone. ” gli dico “ mi dispiace davvero per come mi sono comportata poco fa”
“ non importa Emma.”
“ perché mi rispondi così?”
perché non è mai importante quello che provo io. Lo sai che farei di tutto per vederti felice”
“ e allora portarmi a prendere il gelato perché adesso voglio stare con te”
“ ma se poco fa...” mi avvicino e gli bacio una guancia. Vedo che si rilassa un po'.
“ ti sto chiedendo scusa. La nottata di ieri mi stava facendo rendere conto che stavo per fare una cazzata ecco perché mi sentivo di comportarmi fredda. ”
“Emma eri ubriaca. Sei la mia migliore amica non ti porterei mai a letto nelle condizioni in cui ero”
“ quindi se fossi sobria si” alzo un sopracciglio.
“ Emma chi cazzo non vorrebbe scoparti ” rido per il modo crudo in cui lo ha detto. “ cazzo ti sei vista? Sei bellissima! Hai due occhi che illuminerebbero la città quando sei felice. Hai corpo che te lo dico a fare. Quindi se io fossi un maschio non tuo amico si, da sobria ti porterei a letto. Da ubriaca non credo. Sono in ogni caso una persona che ti conosce non ti voglio assolutamente prendere in giro. Ci siamo promessi una cosa è quella sarà”
“ ok quindi appuntato che tu abbia già dimenticato cosa ho detto ieri. Possiamo andare a prendere questo gelato mentre io mi mangio la mia pizzetta” annuisce di nuovo con il sorriso.
“ è gelato sia. ” appoggio una mano sulla guancia e mi guarda. Lo sguardo intenso mi fa venire un brivido che mai avevo sentito prima.
“ mi raccomando non sporcare che poi mio padre mi ammazza”
“ starò attenta promesso”
“ brava piccole” mette in moto e sorrido. Guardo davanti nel mentre lui guida. Cerco di dimenticare quella scossa che mi è venuta nella schiena e mangio la mia pizza.
Simone è veramente speciale e io non posso permettermi di perderlo.






*Spazio autrice: regalino della serata. Non abituatevi troppo ai tre capitoli giornalieri 😁. Grazie a tutte infinitamente. vi aspetto sempre numerose
Buona lettura 🤧
Jessi *

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