37.

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Siamo arrivati al mare dopo aver mangiato la pizza insieme. La giornata si è svolta al meglio. Simone un po' stanco da lavoro ma mi ha detto che voleva lo stesso uscire per stare insieme.
Filippo pare aver fatto pace con la sua ragazza. Anche per merito di Simone che ha detto al nostro amico di provarci ancora a chiarirsi con lei oltre la sorpresa.
Tolgo le scarpe per toccare la sabbia che è sento umida sotto i miei piedi. Simone mi tiene ancora stretta da dietro.
“ che bello in mare di notte. Non si vede nulla ma si sente il profumo del mare” gli dico.
“ non sono molto amante del mare. Lo sai che io amo l'inverno. Però questa cosa della passeggiata notturna non è male”
“ lo so che sei uno che preferisci stare dentro a mille maglioni a differenza mia che vivrei in canottiera a vita. ”
“ a proposito di canottiera...” sento le sue braccia stringermi un po' di più. “ non avrai intenzione quest'estate di stare ogni tanto senza reggiseno e solo con la canotta?” mi chiede con una punta di gelosia. Lo avevo beccato alcune volte guardarmi il seno quando dormivo a casa sua in pigiama e senza reggiseno. Mi rispondeva sempre che era comunque un maschio. Che dovevo coprirmi di più. Ma io glielo facevo apposta. Eravamo amici e non ci nascondevamo nulla. Lui in primis mi raccontava di quanto godeva a letto con le altre. Se ci penso mi viene da vomitare. Io invece dopo Keanu non ho avuto più nessuno e ora ho lui.
“ perché ti da fastidio?”
“ direi! Non voglio proibiti nulla. Sei libera di vestirti come ti pare. Non ho niente in contrario. Solo che fosse il reggiseno sarebbe da mettere in occasioni di uscire con canottiere. ”
“ sei geloso?” gli chiedo. Sento la sua testa appoggiarsi con il mento sulla mia spalla.
credo di esserlo sempre stato Emma. Ero geloso di ogni persona che ti si avvicinava in discoteca. Ero geloso di chi ti guardava soltanto. Mi nascondevo dal fatto di tuo padre perché non volevo accettare di essere infastidito da determinate cose. Quando quel giorno Samuel ci ha provato con te e tu mi hai detto che non ero nessuno ho sentito un vuoto nello stomaco. Giulia mi ha aggredito dicendomi che dovevo seguirti starti dietro. Mi sono arrabbiato anche con lei perché non potevo farti da guardia del corpo se non volevi. Poi Filippo ti ha portato da me. Stavi sopra di quello, ho sentito un senso di vomito nel mio stomaco, il pensiero che lui avesse solo potuto toccare il tuo corpo mi mandava in bestia. Non potevo fare niente. Eri ubriaca. Ti ho portato in macchina. Hai iniziato a dire delle cose senza alcun senso. Hai infilato la tua mano dentro la mia camicia, il fuoco dentro di me si era accesso, non potevo accettare tutto quello eri la mia migliore amica. Ho pensato che fosse l'alcool a parlare per te. Infatti, ho lasciato scorrere. Ma quando nei giorni successivi mi sono accorto che era cambiato qualcosa avevo paura. Paura di perderti. Paura che tornassi a stare come ti avevo trovato. Non volevo che stessi male ancora.
Io non so amare. Io non sono mai stato innamorato Emma. Io non ho mai provato minimamente ad avere una relazione e solo pensare che ti potessi stare come sei stata mi feriva. Il fatto che poi tra di noi poteva finire se non saremo stati bene mi faceva stare peggio.
Mi chiedevo perché tu? Perché la mia migliore amica quella con cui condiviso tutto si è innamorata di me? Perché non un'altra?” sputa tutto velocemente senza prendere fiato. Mi sta guardando negli occhi, durante il discorso mi sono girata per permettermi di guardarlo, gli accarezzò una guancia.
“ che risposta ti sei dato a quelle domande?”
che era destino. Io dovevo incontrarti proteggerti e che se eri tu la ragazza di cui dovevo condividere tutto lo avrei fatto volentieri. Io dovevo solo capirti che devo smettere di avere paranoie per ogni piccola cosa. Che se mi piaci, mi piaci è basta. Che se sono innamorato di te. Lo sono è basta. ” respira “ che se sono arrivato a questo punto è perché molto probabilmente ti merito mi meriti e io... Ti amo. ” sbarro gli occhi. Non credevo lo avesse detto davvero. I suoi occhi brillavano. Lo abbracciò di colpo. Il cuore faceva le capriole quasi mi usciva dal petto. Non ci stavo con la testa. Mi aveva detto quello che volevo sentirmi dire dopo che io... Ieri avevo faticato a dirgli. Mi stringe a lui. Mi bacia il collo senza dire niente.
Che cosa dovremmo dire adesso?

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