24.

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Ci siamo messi sul divano. Non mi sembra vero di stare con lei abbracciati. Le sposto i capelli dolcemente mentre è appoggiata al mio petto con la sua schiena.
“ Simo lo sai che è tutto in salita vero? Non è che pensi che tutto si sia sistemato così” sapevo benissimo che non avrebbe perdonato così con un bacio.
“ lo so. Voglio recuperare. ”
“ devi darti da fare” annuisco. “ anche perché ci sono momenti che mi ricordo quella mattina quando mi hai cacciato. Non ci credevo. Sembrava che fossi un'altra persona. ”
“ mi dispiace davvero Emma. Non volevo comportarti come tutti gli altri. Non volevo farti soffrire. Ma sapevo che allontananarti era un unico modo per tenerti vicino allo stesso modo. ”
“ è stato l'opposto simo. Tu non mi hai più guardato come sempre. Vedevi solo me innamorata e non più come tua amica nonostante mi fossi impegnata tanto ad essere normale. ”
“Emma non eri tu quella sbagliata. Davvero te lo dico. Sono io quello che non ha capito nulla fin da subito. ”
“ menomale che te lo dici da solo simo ”
“ che farai adesso?” le chiedo mentre le lascio un bacio sulla guancia. Lei passa le dita intorno alle mie mani.
“ sto qua un altro po'. Tu?”
“ non torni a Roma con me?”
“ Simo non posso sparire così di colpo. Devo tanto a Corinne”
“Si ma, la tua vita è giù con i tuoi genitori con Giulia. Devi anche laurearti. ”
“ lo so. Università sa che mi sono presa solo una piccola pausa. Finirò gli studi non appena torno. ”
“ io non voglio che stiamo distanti. Ma lo sai che non posso restare molto. ”
“ prima hai detto che saresti rimasto.. ” la blocco. So bene cosa ho detto prima.
“ si Emma. Ho detto che avrei parlato con il mio datore di lavoro. So che ti ho detto che sarei andato dove vai tu. Che non mi sarei mosso senza di te ”
“ ma ti stai rimangiando tutto” scuoto la testa. Non era questo il mio intento.
“ no. Resto il giusto. Nel senso che se tu resti più di una settimana io non posso stare. ”
“ non ho detto che ci resto per la vita nemmeno”
“ ho capito. Ma lo sai come è fatto Giuseppe. Non posso allontanarmi più di tanto. Queste ferie sono extra. Non e la facevo più! Pensavo di impazzire. Ti vedevo felice come se avessi dimenticato tutto. ”
“ non ho dimenticato niente . Ho solo cercato di non farti trasparire niente di quello che provavo. Un po' di indifferenza”
“ io.. non ti voglio più lontana come in queste settimane. ”
“ fai di tutto purché non succeda”
“ ci proverò”
La porta della casa si apre. Emma sobbalza dallo spavento poi si rilassa. Capisce che è solamente Corinne. Infatti appena la vede si stacca da me è la guarda attentamente.
“ che ci fa qui?”
“ ti posso spiegare” le dice.
“ ti ascolto”
“ è passato per parlarmi. Stava per partire. Quello che mi ha detto mi ha colpito molto. ”
“ state insieme?” chiede velocemente bloccando Emma. Che si volta verso di me.
“ non stiamo insieme. Non al momento. Stiamo solamente provando a riallacciare quello che ci sarebbe dovuto essere” risponde. Quel « non stiamo insieme» mi ferisce. Credo sia anche giusto che lei si prenda i suoi tempi. Ma se non siamo fidanzati, cosa siamo noi? Due persone che stanno di nuovo amiche che si frequentano soltanto.
“ d'accordo. Emma però... Stai attenta. Lo sai cosa penso ” mi sento di troppo. Non sono accettato. Nonostante Emma non riesco a restare un minuto di più. Mi alzo dal divano.
“ io vado in albergo allora. Non credo di restare un minuto di più.” rispondo. Emma questa volta mi ferma per il braccio.
“ no. Questo appartamento è anche mio da quando ci vivo. Quindi...”
“Emma ma se vuole andare lascialo perdere. Si capisce da qui quanta voglia abbia di rincomiciare.”
“Senti...” mi sto innervosendo ma Emma appoggia una mano sul mio petto per calmarmi. Mi porta via verso la porta della sua camera. Senza farmi parlare.
“Emma no. Non ha senso. Lasciami andare voglio spiegarle che lei non sa niente. Non mi conosce. Non può permettersi... ” mi bacia  per non farmi continuare.
“ Hai finito? Non mi importa quello che pensa. So quello che gli passa per il cervello le scelte sono mie in ogni caso. Vuoi andare in albergo lo stesso..  se vuoi vengo con te?”
“ verresti per stare un po' da soli?” annuisce. Tranquilla prende poi prende la borsa. Corinne non c'è più in salotto. Usciamo dall'appartamento per avviarci Insieme verso l'albergo.

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