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Derek adora Stiles. Davvero. 
Lo adora da quando lo conosce, da quando Stiles aveva tre anni e lui sei. Ha imparato a volergli bene, a voler bene anche a tutte le sue stranezze da bambino iperattivo. 
Ha adorato tutte le volte che gli ha riempito la testa di chiacchiere, tutte le volte che lo ha tirato per una manica per richiedere attenzione, ma ora, a tredici anni, vorrebbe solo mettergli del nastro adesivo sulla bocca. Lo adora però, eh! 
“Dai, dai, dai, Derek, dai dai!” 
Stiles va avanti da almeno un’ora con quella preghiera, ma Derek dopo il primo e secco no, si è chiuso in un ostinato silenzio, cercando di ignorarlo. 
Invano. 
“Derek!” Urla infatti il più piccolo, scuotendogli una spalla. 
Derek sbuffa, mette giù il libro di letteratura e lo guarda. 
“Stiles. Ti ho detto No!” ringhia esasperato. 
“Ma Der” comincia quello con lo sguardo dolce e il broncio. Derek sa già che cederà. “La maestra ci dice sempre di analizzare bene le nuove paroline che impariamo! E io questa la a voglio…applicare, ecco! Solo un pochino!” 
Derek alza gli occhi al cielo e affloscia le spalle. 
“E cosa dovrei fare?” chiede, vedendo nascere il sorriso del bambino che gli arriva fino agli occhi. 
“Beh, io faccio il dittatore e tu fai tutto quello che ti chiedo!” dice battendo anche le mani, entusiasta. 
“Solo dieci minuti!” 

Otto anni dopo 

“DEREK ESCI SUBITO DAL BAGNO!” 
“NO! SONO APPENA ENTRATO, FATTELA ADDOSSO!” 
“DEREK HALE!” 
“STO FACENDO LA DOCCIA!” 
“E dai, Der, ti ho visto nudo un'ora fa, non mi sconvolgo, devo fare la pipì!” 
“SONO GIÀ SOTTO LA DOCCIA, HAI DICIOTTO ANNI, PUOI ASPETTARE CINQUE MINUTI.” 
Derek si passa le mani trai capelli insaponati, godendosi finalmente il silenzio. 
Ha portato Stiles in vacanza come regalo di compleanno e, soprattutto, perché, nonostante avessero passato tante estati insieme, Stiles ci teneva che la prima da fidanzati fosse speciale. 
Chiude gli occhi per risciacquarsi, ma sente di nuovo i colpi contro la porta e la voce di Stiles. 
“Faccio appello al mio ruolo di Dittatore speciale del mio popolo, formato solo la Derek Hale e ti chiedo di USCIRE DA QUEL DANNATO BAGNO O TE LA FACCIO SUI JEANS!” 
Derek, uscendo dal bagno con ancora l schiuma addosso, afferra Stiles per la nuca e lo bacia con forza. 
“Togliti quel sorrisino dalla faccia! Avevi promesso che non l'avresti più fatto. Otto anni fa!” 
Stiles sorride ancora di più. 
“Ma tu avevi promesso che, se io avessi fatto appello al mio ruolo, avresti ubbidito. Ora spostati!” gli dice correndo in bagno. 
“Ti odio!” ringhia Derek, scostandosi i capelli dagli occhi. 
“Naaah! Adori il tuo dittatore speciale!” 
Il maggiore scuote la testa rassegnato. Sì, lo adora. Lo ama. E quella sera glielo dirà. 

La parola era “DITTATORE”. 

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