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Sei un bambino grande, lo sai e sai che non devi avere paura. Soprattutto perché è Natale e se è notte e senti dei rumori fuori, è sicuramente Babbo Natale che ha parcheggiato sul tetto la sua slitta. Forse quel ticchettio viene dalle renne che si stanno riposando un po', mentre Babbo viene a portarti i regali. 

Ti rannicchi sotto il piumone, tenendo fuori sono il naso e gli occhi, puntati verso la porta della tua camera e ora senti chiaramente dei passi sulle scale. Quello è il rumore che fa anche tuo papà quando sale la mattina per svegliarti, dopo aver preparato la colazione in cucina. 

I passi si fanno più vicini e ti stringi ancora di più sotto le coperte, il cuore che batte veloce. 

La porta si apre e qualcuno entra e tu quasi vorresti urlare, solo che ti senti bloccato. Non sembra Babbo Natale, non è grasso! Chiunque sia, entra, si avvicina alla tua scrivania e vi appoggia sopra qualcosa. Vorresti guardarlo in faccia, ma proprio la scorsa settimana hai detto a papà di non volere più la lucina per la notte, perchè sei diventato grande. Quindi non vedi proprio nulla. 

La figura scura fa qualche passo verso il tuo letto e tu strizzi forte gli occhi, per non farti scoprire, poi, quando li riapri, non c'è più. 

Vorresti alzarti per controllare cosa c'è sulla scrivania, ma il sonno ti coglie e chiudi gli occhi, addormentandoti. 

"Ehi, Stiles, svegliati, è Natale!" 

Apri gli occhi di scatto e tuo padre ti sorride, mentre regge tra le mani la tua cioccolata calda del Natale. Proprio uguale a quella che ti preparava la mamma, anche nella stessa tazza rossa che usi solo questo giorno. 

"Buon Natale, papà!" gli dici, soffiando sulla tazza e bevendo piano. Non è bollente, papà l'ha già fatta raffreddare. 

"Sai che è venuto Babbo Natale? Ha lasciato tre regali per te!" 

Strabuzzi gli occhi, ricordandoti della notte. Quasi te ne eri dimenticato! Scendi dal letto, lasciando la tazza sul comodino e ti precipiti verso la scrivania. C'è un biglietto. 

Buon Natale, Stiles. Il tuo personale Babbo Natale. 

Leggi e sorridi. Da quel momento, trovi ogni anno quel biglietto. 

Sedici anni dopo. 

"Ehi, moccioso. Svegliati, è Natale."

Derek te lo sussurra contro i capelli, mentre siete ancora sdraiati a letto. Ti stringi contro di lui, baciandogli il petto, sentendo il suo cuore battere calmo. 

"Mmmh! Buon Natale anche a te!" dici, ancora mezzo addormentato. 

Derek lascia la presa, facendoti aprire gli occhi e mettendoti un biglietto davanti al naso. 

"Un altro biglietto del mio personale Babbo Natale e compagno mannaro che mi ama da quando ero piccino?" chiedi, sorridendo. Derek sbuffa un sorriso. 

"Leggilo."

Buon Natale, Stiles. Vuoi sposare il tuo personale Babbo Natale?

La parola era "SLITTA". 

Un po' fuori stagione, ma il Natale è sempre il Natale! :D 

365 sterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora