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"Ehi, figliolo, stasera a cena viene il nuovo vice sceriffo, te l'avevo detto, vero?"

No, suo padre non gliel'aveva detto, ma Stiles si è messo ai fornelli e ora, alle venti, ha appena spento il forno perché ha finalmente finito. 

Suo padre gli ha raccontato spesso del suo nuovo vice, ma Stiles è così abituato alle sue chiacchiere, che non l'ha mai realmente ascoltato. Sa solo che suo padre ne parla continuamente e che quest'uomo dev'essere bravissimo nel suo lavoro per aver colpito così tanto John. 

Corre di sopra a cambiarsi, quando sente la serratura scattare e due voci invadere il corridoio.

"Stiles?" chiama suo padre. 

"Pa', un attimo e scendo, andate in salotto!" gli risponde Stiles, mentre si infila una maglietta pulita. MEntre scende le scale pensa che gli piace quella maglia, anche se gliel'ha regalata quello stronzo del suo ex che aveva conosciuto al college e che lo aveva lasciato senza nemmeno avere il coraggio di farlo dal vivo. 

Ex stronzo che è seduto sul divano di casa sua. Di fianco a suo padre. E sorride. Ghigna. 

Stiles vorrebbe solo urlare. 

"Ehi, figliolo! Lui è Derek Hale! Derek, lui è mio figlio Stiles!"

E Stiles vorrebbe anche prendersi a schiaffi per non aver mai ascoltato attentamente suo padre. Com'è possibile che nemmeno una volta abbia sentito il nome di Derek? 

Si fa avanti e stringe quella mano, la sua mano. La stessa mano che ha stretto così tante volte a cena, durante le passeggiate, o mentre Derek si spingeva in lu- BASTA!

Stiles li invita in cucina, perché la cena è pronta. Evita lo sguardo di Derek per tutto il tempo, parla solo con suo padre e spera che la serata finisca presto. Alza gli occhi solo al dolce, quando sente un colpetto contro la caviglia che gli arriva dal lato in cui è seduto Derek. Incrocia il suo sguardo, poi torna ad abbassarlo nel piatto. 

Sta sparecchiando, quando il cellulare di ordinanza di suo padre comincia a squillare e l'uomo va in corridoio. Stiles vede Derek avvicinarsi al lavello, ma per fortuna lo sceriffo torna subito. 

"Ragazzi, hanno fatto una rapina alla farmacia, devo andare."

"Aspetta, John, vengo con te" gli risponde Derek. 

"Ma no, resta qui che Stiles fa un caffè buonissimo. Io sono di turno, tu no, tranquillo."

Stiles vorrebbe colpire suo padre alle spalle mentre lo vede chiudersi la porta alle spalle, ma continua a lavare i piatti in un mutismo da record. 

"Ragazzino..."

Mentre pensa che Derek sia davvero un pezzo di merda. Sa che effetto gli fa essere chiamato così da lui. Ma non gli risponde. 

Non risponde nemmeno quando sente le mani dell'altro sui fianchi e il suo respiro sul collo. 

"Ehi, ragazzino..."

Il respiro di Derek è caldo e ti fa rizzare i capelli sulla nuca. E non solo, ma quello è un dettaglio trascurabile. 

"Derek, allontanati, ho un coltello in mano" gli dici, ma suona tutto davvero poco minaccioso. Infatti l'uomo ti avvolge completamente il busto e tu senti il suo petto solido premuto contro di te. Ti lasci andare per un attimo, reclinando la testa all'indietro, sulla sua spalla e lui ti annusa il collo. Senti il suo naso contro la tua pelle e sai che ha gli occhi chiusi. Lo ha sempre fatto durante l'anno che avete passato praticamente sempre insieme. 

Ma ti stacchi subito come se ti fossi scottato. Lasci andare i piatti, ti asciughi le mani e lo guardi furioso. 

"Cosa diavolo vuoi?" gli urli. 

"Te."

"Uh, che tenero" gli dici sarcastico, ma lui si avvicina. 

"Sono un codardo" ti dice. "Ho avuto paura perché mi ero innamorato di te."

"Valle a raccontare a qualche puttana queste cose. Non mi convinci così a venire a letto con te, Hale!" gli dici cattivo. 

Derek abbassa lo sguardo, sembra quasi ferito. Che attore. 

"Ho avuto solo due ragazze, lo sai, ed entrambe stavano con me solo per i miei soldi, Stiles. So che con te era diverso, so che...che sei la persona migliore che io abbia mai conosciuto, ma sono un codardo e sono scappato. L'amore mi ha fatto paura." 

Vorresti credergli, vorresti davvero. 

"Questo" continua Derek sfilando qualcosa dalla tasca, "era di mio padre, glielo aveva regalato mamma quando erano solo fidanzati". 

Derek ti porge un anello, semplice, una fascetta argentata. 

"Tieni, leggi dentro" ti dice mentre te lo porge. 

Stiles lo prende e legge. 

Conoscerti fu amare. 

"E' tuo, voglio che sia tuo, anche se non vuoi più essere mio" spiega Derek. "Voglio che tu sappia che ti amo e che il mio amore per te rimarrà immutato."

E tutto si fa chiaro per Stiles. Suo padre gli ha sempra parlato di Derek, ma mai fatto il suo nome. Non ha mai invitato un collega a cena. Non ha mai coinvolto il lavoro con il privato. 

"Il vice sceriffo di papà si chiama James."

Derek sorride. 

"Non prendertela con lui, ci ho messo un mese per convincerlo del fatto che non ti avrei mai più fatto del male."

Stiles fa un passo avanti, ancora l'anello tra le mani. Allunga una mano e posa una carezza sulla guancia di Derek. Derek che lo anticipa. 

"Ti farò innamorare di me ogni giorno. Voglio conquistare il tuo cuore ogni giorno." 

Stiles si sporge e posa le sue labbra su quelle dell'uomo che ama. 



La parola era "TURNO". 

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