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“No, Scott, ormai mi sono rassegnato: non gli interesso nemmeno come amico, figurarsi come qualcosa in più. Ci ho provato in ogni modo, gli ho confessato cosa provo, gli ho detto che mi basta anche solo la sua amicizia, ho cercato di non infastidirlo, ma niente. Sono due settimane che non lo vedo e non lo sento. È sparito e non mi aspettavo nulla di diverso.” 
“Ma stavate diventando amici, vi sentivate ogni giorno, non puoi arrenderti!” 
“E invece lo faccio, l’ho fatto. Fanculo Derek Hale, me-me ne trovo un altro e come amico ho te, mi basti.” 
“Ne sono felice, ma credo ancora che potresti parlargliene. Perché dici di esserti arreso, ma stai piangendo.” 
“Sono solo triste perché è mezzanotte ed è appena passato San Valentino e speravo che si facesse sentire e mi facesse una dichiarazione banalissima in un giorno banalissimo. Sì, il mio cervello si crea sempre scenari strani.” 
“Sei sicuro che non vuoi che venga lì? Porto la vodka e giochiamo all'Xbox.” 
“Nah, Scottie, tranquillo. Anzi, ti sto pure disturbando, goditi la fine della serata, okay?” 
“Ma domani mattina facciamo colazione insieme, vengo a svegliarti.” 
“Va bene, va bene. A domani.” 

_Chiamata terminata 

Stiles si lascia cadere all’indietro sul letto, affondando la testa tra i cuscini. Sa che non dormirà, perché la sua testa continuerà a creare storie su storie, ma tiene gli occhi chiusi mentre le scene gli si parano davanti. 
“Dovresti chiudere la finestra, è Febbraio.” 
“PORCA PUTTANA, DEREK! QUESTOÈ UN INFARTO, NÉ SONO SICURO!” 
“Nah, non ancora.” 
“Cosa diavolo ci fai qui? È mezzanotte e unquarto! Non si entra in casa della gente a quest’ora!” 
“Erica mi aveva suggerito di venirci qualche ora fa, dopo aver sentito la puzza della tua tristezza ed essere stanca della mia, ma ho voluto aspettare.” 
“Pe-perché?” 
“Venire a dirti che mi manchi, il giorno di San Valentino, mi sembrava una cosa da vomito.” 
“Io…tu…”
“Io ti sto dicendo quello che credi io ti stia dicendo. Tu, non lo so.” 
“Ti ho detto t-tre settimane fa che-che ti amo.” 
“Lo ricordo bene.” 
“Non sei ubriaco, vero? Tipo drogato di strozzalupo o cose così…”
“Stiles.” 
“È una domanda lecita! E ok, sei sobrio, ma ho una condizione.” 
“Cosa?” 
“Voglio essere corteggiato. San Valentino saràanche una festa stupida, ma io gli appuntamenti, i primi baci e tutte le altre cazzate le voglio.” 
“In questo ordine?” 
“Perché?” 
“Perché vorrei baciarti, ma dovresti prima vestirti e farti portare a cena, ma a quest’ora mi sembra impossib-" 
“Oh, no, no, siamo nel ventunesimo secolo! Non siamo così formali!” 
“Bene…” 

La parola era “DOMANDA ”. 

365 sterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora