Derek è appoggiato al bancone della cucina, una tazza di caffè tra le mani e un accenno di mal di testa che non potrebbe nemmeno avere, essendo mannaro. Solo che Lydia e Stiles stanno litigando da una buona mezz'ora e non ne può più.
"Stiles, ma lo fanno tutte le bambine" dice lei, per l'ennesima volta.
E per l'ennesima volta Stiles risponde "Non lascerò forare le bellissime orecchie della mia bambina a nessuno!"
Lydia sbuffa, per l'ennesima volta, poi si sposta i capelli dalle orecchie. "Dai, guarda, anche a me hanno fatto i buchi a due anni. Guarda che bellissimo orecchini!"
"Sono ornamenti inutili!" risponde Stiles, incrociando le braccia al petto.
La testa di Derek sta per esplodere.
"Andiamo, portiamola a bucarsi le orecchie e smettetela" ordina, sentendo la rabbia di Stiles ad ondate tutte rivolte verso di lui. Non lo guarda nemmeno, esce dalla stanza e prende Grace. Stiles e Lydia lo seguiranno.
Arrivano al negozio e Grace è tranquillissima, Stiles un po' meno e forse comincia ad agitarsi anche Lydia. Derek lascia Grace su uno sgabello, tenendole la mano.
"Tesoro, farà solo un po' male" dice una vecchia donna e la bambina annuisce, guardando Derek. La donna avvicina la macchinetta al suo orecchio sinistro.
"TU LO SAPEVI!"
Se Derek pensava che Stiles si sarebbe finalmente zittito una volta arrivato a casa, si sbagliava di grosso.
"SAPEVI CHE NON SI SAREBBE FATTA MALE E CHE IL BUCO SI SAREBBE RICHIUSO!"
Sì, certo che lo sapeva e avrebbe dovuto saperlo anche Stiles. Grace è mannara, ovvio che si sarebbe richiuso il buco. Veder ele loro facce è stato esilarante, ma finalmente avevano smesso di discutere. Solo che Stiles aveva iniziato a prendersela con lui.
"POTEVI COMUNQUE TRAUMATIZZARLA!"
"Le avevo spiegato tutto" spiega per la decima volta.
"A ME NO!"
Derek è esausto. Si alza, afferra Stiles per il colletto della maglia e lo sbatte contro il muro più vicino.
"Cazzo, taci!" gli ringhia in faccia.
Il sorriso di Stiles si apre in un ghigno. "Fammi tacere tu" ripete, come quando erano giovani.
Derek alza gli occhi al cielo. Poi, si, lo bacia.
La parola era "FORARE".