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"Allora? Com'è andato il tuo appuntamento con Derek?" 

Stiles alza gli occhi al cielo. Allison lo sta guardando con occhi furbi e sta praticamente ghignando. 

"E dai! Non ti ci mettere anche tu" le dice. "Io e Derek non usciamo insieme. Non in quel senso, almeno!" 

Allison sorride, ora il suo sguardo è più dolce. "E quindi, cosa avete fatto di bello stasera?" 

Stiles sbuffa. "Siamo solo andati al cinema per il nuovo film di Star Wars, dato che Scottino era impegnato con Liam!" 

"E...?" insiste lei. 

"E poi avevo fame e ci siamo fermati ad un furgoncino che vendeva patatine fritte, quello al centro" spiega. 

"E poi...?" 

"E poi nulla" sbotta quasi Stiles, "ho mangiato le patatine e siamo tornati alla Camaro, che mi stavo congelando. Sai, è inverno!" 

"E lui non ha notato che avevi freddo?" chiede Allison. 

Stiles alza gli occhi al cielo, di nuovo. "Mi ha dato la sua giacca, dato che è un mannaro e non sente freddo. L'avrebbe fatto anche il tuo Scott!" 

Allison gli si avvicina e gli posa una carezza su una guancia. "Qualcuno qui è innamooraaaaato! Dai, che ti meriti di essere felice" lo canzona. 

"Fors- Oh! Sta' Zitta!" risponde Stiles, arrossendo oltre ogni limite. 

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Stiles si sveglia di colpo, seduto al centro del letto. Sembrava vero, Allison sembrava essere davvero lì con lui, viva

Si asciuga il sudore dalla fronte e si stende di nuovo, gli occhi fissi sul soffitto. Vorrebbe credere alle parole della ragazza, vorrebbe convincersi del fatto che merita di essere felice anche lui, anche se l'ha uccisa, mentre era posseduto. 

Non si riaddormenta fino a quando la luce dell'alba non illumina impercettibilmente la stanza. 

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La sveglia suona e Stiles è distrutto. Ha dormito solo due ore dopo essersi risvegliato da quel sonno e la testa gli pulsa. Va in bagno, si lava e si riveste come un automa e scende in cucina per la colazione. Suo padre dev'essere uscito da poco, perché il caffè è ancora caldo. Ne ha bisogn-

"Posa quella roba, che ti rende odioso!" 

"Cazzo Der! Da quando sei qui?" 

Derek è all'entrata della cucina, appoggiato all'arco. "Appena arrivato, hai la finestra aperta come sempre. Tieni" dice, allungandogli un sacchetto. 

"Cos'è?" chiede Stiles. 

"Colazione. Ieri sera mi hai detto che odi preparartela ogni giorno e mi trovavo da queste parti..."

Stiles inarca un sopracciglio. Dio, sta passando davvero troppo tempo con Derek se comincia a non parlare come lui. Però sembra funzionare. 

"Ho fatto uno strano sogno stanotte" spiega il mannaro e Stiles lo lascia continuare, anche se gli sudano le mani. "Allison mi prendeva in giro perché ho avuto il ciraggio di dichiararmi ad una cacciatrice assassina a sedici anni e non riesco a farlo con te ora, a quasi trent'anni."

Stiles spalanca la bocca, ma non riesce a parlare. Derek continua. 

"Mi ha anche detto che-" 

"Che meriti di essere felice" continua per lui Stiles e Derek annuisce. "L'ho sognata anch'io, prendeva in giro anche me" spiega Stiles, avvicinandosi a Derek. 

Alza una mano e gli accarezza una guancia. "Sembriamo davvero una coppietta come dice lei?" 

Derek sbuffa un sorriso. "Ti avrei portato la colazione anche se non l'avessi sognata." 

Stiles ride, mentre gli stringe le braccia intorno al collo. 



La parola era "APPUNTAMENTO". 

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