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Stiles ha i crampi allo stomaco. È piegato in due seduto nella vasca da bagno e non riesce a smettere di ridere. 
Alle sue spalle, invece, Derek se ne sta decisamente composto: non gli sta stringendo più le braccia intorno alla vita, ma le tiene incrociate sul petto bagnato, lo sta sicuramente guardando in modo truce, forse anche con gli occhi illuminati di rosso. Ma Stiles proprio non ce la fa a smettere di ridere. 
“No, scu-scusa, ma…AHAHAHAHAHHA! Ti prego racconta-raccontamelo di nuovo!” dice con le lacrime agli angoli degli occhi. 
“Idiota” è tutto ciò che risponde Derek. 
Stiles si volta, cercando di non tirare calci all'altro, sedendosi ora a cavalcioni sul suo bacino. Derek, di istinto, scioglie le braccia e gli appoggia le mani sui fianchi per reggerlo. 
“Quindi riprende il più giovane cercando di non ricominciare a ridere, “fino a dodici anni non dormivi se non avevi con te un…un…ahahahahaha! Scusa, scusa!” 
Derek lo sta di nuovo guardando truce. Stiles vede i suoi occhi farsi rossi e il lupo si abbassa sul suo collo, mordendolo. Non gli fa del male, anzi, Stiles ride ancora di più. 
“Il so-solletico! Bastardo!” Urla, ridendo e cercando di divincolarsi. 
Derek lo tiene stretto e fermo, annusando forte la porzione di pelle che ha morso, dove l'odore di Stiles è più forte. 
“Ti amo, idiota” gli sussurra contro il collo. 
Stiles si immobilizza. Derek non gliel’ha mai detto. Lui lo sa, certo che lo sa, ma sentiremo dire…ti spappola lo stomaco! 
“Sei ancora vivo?” si sente chiedere dal lupo che ha ancora il volto appoggiato contro la sua pelle. 
“Sourwolf del cazzo! Mi stava venendo un infarto!” Urla, prendendo il viso del suo compagno tra le mani. “Ti amo anch’io, tantissimo!” 
Derek si sporge per baciarlo, facendolo sciogliere come creta tra le sue braccia. 
Escono dall’acqua un'ora più tardi, entrambi con le guance rosse e la spossatezza post-sesso. Derek gli appoggia un accappatoio sulle spalle, calandogli il cappuccio sulla testa e sfregandogli forte i capelli bagnati. 
Stiles si sporge, mordendolo pino il naso, con un sorrisino furbo. 
“Sourwolf” comincia, e Derek alza gli occhi al cielo. “Ma oltre il peluche della volpe, non è che facevi anche il bagno con le paperell-" 
Stiles non riesce nemmeno a finire la frase che il lupo lo afferra, caricandoselo in spalla, è buttandosi poi di peso sul loro letto. Stiles è di nuovo legato in due con i crampi allo stomaco.

È in quella stessa posizione che Stiles si risveglia alle quattro del mattino, fuori è ancora buio pesto. 
Un sogno. Era stato solo un bellissimo sogno. 
Sente chiaramente le mani tremare, le lacrime che gli bagnano il viso e i singhiozzi che lo scuotono. 
Derek non c'è, Derek non c'è da sei mesi e quella scena è solo stato un frutto del suo cervello che si prende gioco di lui mentre dorme. 
Derek non c'è perché è andato via senza salutare, senza un addio, senza un biglietto. La sera prima avevano fatto l'amore fino al mattino. 
Erano settimane che gli stava nascondendo qualcosa, Stiles lo sa, lo sapeva, ma non aveva mai fatto domande. Derek era sempre al telefono, spesso parlava anche lingue sconosciute, era nervoso. Solo quando erano da soli sembrava tornare a respirare e a Stiles bastava. 
Ora, invece, è Stiles quello che impiega due ore per riprendere a respirare quasi normalmente. 

Messico 

“Le mie valigie sono pronte, tesoro, vai a dormire che domani sarà una lunga giornata.” 
Derek si volta verso la donna. 
“E se mi manderà via? Se non vorrà parlarmi? Se non mi ama più?” 
La donna gli si avvicina. 
“Non credo sia possibile. Da quello che mi hai raccontato, non credo sia possibile per voi stare separati. Magari ci vorrà un po', ma capirà e vivrete la Vostra vita insieme” gli dice accarezzandogli i capelli. “E io vi porterò un sacco di dolci quando andrete a vivere insieme nella bellissima casa che hai comprato nella riserva!” 
Derek alza il viso, un accenno di un sorriso e anche un barlume di speranza. 
“Sì, forse hai ragione” le dice, “grazie, mamma". 

La parola era “QUATTRO ”. 
Se non fosse chiaro, Derek ha lasciato tutto e tutti perché ha ritrovato Talia. Anche in questo caso, se qualcuno volesse prendere spunto, fate pure. Tra l'altroz nella mia testa, all'inizio il lieto fine non c'era, doveva finire tutto al risveglio di Stiles. Perché la vita a volte fa schifo. Ma poi mi sono detta che se la vita fa schifo, forse è bene che almeno la finzione sia perfetta. A domani!

365 sterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora