#138

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Stiles sa che quella situazione è tutta colpa sua. Sa che doveva continuare a lavorare tranquillamente in quel bar per pagarsi gli studi e non cambiare lavoro e andare in quel fottuto zoo. Ha sempre avuto paura degli animali, fin da quando Scott lavorava dal veterinario. Ma no, Stiles doveva falsificare il curriculum e consegnarlo a quell'uomo bellissimo che andava al bar ogni mattina! 

L'aveva sentito parlare con la sua collega, Erica, aveva sentito a quanto ammontava la paga e, okay, Stiles l'aveva fatto solo per poterlo conoscere, ma avrebbe guadagnato molto di più di quello che gli dava il bar. Così si era avvicinato a Derek e gli aveva chiesto se potesse potrargli il curriculum il giorno seguente (dato che Derek era lì a fare colazione ogni giorno). Derek aveva annuito mentre beveva il suo solito caffè nero. 

Il giorno seguente, l'uomo aveva letto attentamente il curriculum di Stiles, mentre a quest'ultimo avevano cominciato a sudare le mani e, una volta arrivato all'ultima pagina, gli aveva chiesto "Puoi venire per una prova di quindici giorni da lunedì?". Stiles aveva per un attimo balbettato a caso, perché non se lo sarebbe aspettato, e Derek aveva aggiunto "ovviamente è una prova retribuita, seicento dollari, sei ore al giorno. Se la superi, lo stipendio sarà di mille e trecento dollari, stesse ore, dal lunedì alla domenica, mercoledì giorno libero. Se non la superi, puoi tornare a lavorare qui, il titolare è mio amico". Stiles avrebbe voluto abbracciarlo, ma si era limitato a sorridere ed annuire. 

Quindi ora è lì da due ore e, dopo aver fatto un giro con Derek che gli ha spiegato tutto ciò che c'era da sapere. L'uomo gli ha spiegato che lo zoo Laura Hale, è il frutto di una associazione omonima che si occupa della salvaguardia degli animali nati e cresciuti in cattività. Gli ha detto che lì gli spazi sono ampi, gli animali non sono dentro gabbie e che sono liberi di interagire tra loro. Derek gli ha anche detto che tutti i proventi dei biglietti servono per salvare altri animali in giro per il mondo e che poi gli avrebbe presentato i suoi colleghi. Stiles era rimasto affascinato da quella storia, avrebbe voluto saperne di più, conoscere chi è Laura Hale, perché Derek ci teneva così tanto, ma si era limitato a brevi commenti e sorrisi. 

Derek poi l'aveva lasciato davanti una porta, dicendogli "Puoi cominciare a dar da mangiare agli animali. Dato che siamo qui, comincia dalla pantera. Dentro troverai tutto, devi solo posizionare la carne e andare via. Credo che Vanity stia dormendo ancora". 

Stiles aveva inghiottito a vuoto, un po' spaventato e aveva annuito. Derek si era allontanato perché aveva da fare. 

Ora ha appena afferrato un grosso pezzo di carne cruda, l'ha messo in un secchio e, seguite le indicazioni, è arrivato in quella che dev'essere la "mensa" della pantera. C'è qualche osso, qualche resto di altra carne cruda, l'entrata è chiusa da una grata. Stiles sa che non si aprirà, che finchè lui è dentro, la pantera non può entrare, ma, oltre le sbarre, la vede, sdraiata sull'erba e qualcosa in lui va in tilt. Il cuore comincia a battere furioso e gli sudano le mani. Resta immobile anche se vorrebbe solo uscire. 

"Stiles? Hai trovato tutto?" gli chiede Derek entrando. Stiles si rilassa all'istante. 

"Ehm...s-sì, sì tutto okay. Ho messo la carne qui, va bene?" 

Derek annuisce, poi gli chiede di seguirlo fuori. 

"Hai paura della pantera?" chiede. 

Stiles si passa una mano dietro la nuca, imbarazzato. "No, è che nell'altro zoo in cui ho lavorato non ce n'era nessuna, c'era solo una coppia di leoni anziani. Ma non ho paura!" mente. 

Derek sembra riflettere. "Dai, vieni con me, vediamo come te la cavi con la zona per i bambini, la fattoria. Ci sono solo le galline libere al momento, i tuoi colleghi si stanno occupando delle caprette. Qui non mi servi" Stiles annuisce e lo segue, a testa bassa.

Camminano in silenzio, poi Derek gli indica un recinto basso, poco lontano da loro. "Eccole lì, il mangime è in quel secchio di fianco al cancello, fai in fretta che tra mezz'ora apriamo, okay?" 

Stiles ancora una volta annuisce e si avvia verso le galline. Non vuole Deludere ancora l'altro. Sono libere, stanno beccando il terreno e sembrano non accorgersi di lui quando entra. Stiles tira un sospiro di sollievo e si avvicina a quella che sembra una mangiatoia. 

"Ehi, tu!" grida qualcuno. Stiles si volta e vede un ragazzo in un altro recinto, con le capre. 

"Sì?" chiede. 

"Ciao, devi essere Stiles. Io sono Noah! Le galline mangiano per terra, devi spargere il mangime in giro!" gli dice. 

Stiles gli fa un okay col dito, poi comincia a sudare. Decide di lanciare un po' di mangime lì, ai suoi piedi, lontano da quelle bestie, ma è davvero una cattiva idea. 

Un sacco di occhietti gli si puntano addosso e gli animali gli vanno in contro, intorno ai piedi, cominciando urlare   a sbattere le ali, a beccare. Stiles cerca di farsi coraggio, mentre, invece, il respiro si fa corto, e lancia un'altra manciata di mangime. La situazione non fa che peggiorare, perchè le galline aumentano, gli sbattono contro le caviglie e Stiles si immobilizza. Non riesce a respirare, anche se prova a fare lunghi respiri, comincia a girargli la testa e si sente svenire. 

Sta quasi per perdere i sensi e cadere, quando sente qualcuno cingergli la vita e un ringhio, un fortissimo ringhio, gli rimbomba anche dentro. Le galline si allontanano all'istante, spaventatissime. Stiles, invece si gira e, poco prima di perdere i sensi, vede due occhi rossi che lo fissano. 

"Stiles? Stiles stai bene?" 

Stiles riapre gli occhi. Sa di essere sdraiato, non sa dove, e che Derek gli sta leggermente scuotendo una spalla. 

"S-sì, sto bene...credo" dice confuso. 

"Scusami" dice Derek. Cosa?

"Cosa?"

"Sapevo che stavi mentendo e ti ho comunque fatto venire qui. Ma non potevo sapere che fossi così terrorizzato dagli animali. Stai davvero bene?" 

Stiles sta per dirgli che sì, sta davvero bene, ma ricorda un dettaglio.

"PORCA PUTTANA, DEREK, TU SEI UN ALPHA!" urla, alzandosi. 

Un capogiro lo fa ricadere sul divano. 

"Stai fermo, idiota. Sì, sono un Alpha. Il tuo dov'è? Ho sentito il suo odore su di te da quando ho messo piede nel bar la prima volta."

Stiles stenta a crederci di aver davvero trovato un lupo lì. La sua vita lo odia?

"Scott è al college di Chicago" risponde, poi ha un'altra illuminazione. "Perché diavolo mi hai preso a lavorare in questo posto pieno di terrori se sapevi che stavo mentendo?" 

Derek arrossisce. ARROSSISCE?!

"Per lo stesso motivo per cui tu mi hai mentito, suppongo" confessa. 

Stiles scoppia a ridere. 

"Oddio, siamo deficienti! Uno dei due non poteva essere una persona normale ed invitare l'altro?" 

Ora anche Derek sorride. 

"A quanto pare no."

"Quindi facciamo che io torno a lavorare al bar e tu mi inviti a cena stasera?" 

Derek sorride ancora e annuisce. Stiles continua. 

"E, dio, fattelo dire, sei stato terribilmente sexy contro quelle galline!"

Derek ora ride sonoramente. Stiles pensa che, galline o pantera, ne è davvero valsa la pena. 


La parola era "PANTERA". 

Stamattina ho ascoltato "Farò di te un uomo", la canzone di Mulan e volevo scrivere qualcosa a riguardo. Quindi ho generato la parola a caso ed è venuta fuori questa qui. Poi c'è stato un breve momento di sclero con Acata_ (che non mi fa taggare) ed è nati tutto ciò. Bye! 

365 sterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora