Stiles si sente un po' accusato.
Nessuno gli sta dicendo nulla, ma c'è qualcuno che lo sta guardando davvero male. In modo, appunto accusatorio. Il suo capo.
Stiles raccoglie la piastra per capelli che gli è appena caduta dalle mani e analizza i danni: la plastica che la riveste è spaccata e gran parte è ancora sul pavimento, la parte interna sembra salva, ma inutilizzabile, dato che il filo della corrente si è totalmente staccato.
Impreca nella sua testa, e si avvia verso Derek che è dall'altro lato del salone, con le braccia incrociate e ancora lo sguardo furioso.
"Ehm, è rotta" dice, ancora con la piastra tra le mani.
"Lo vedo" è tutto quello che dice Derek.
"Derek, mi dispiace. So che cosa un sacco, puoi scalarla dal mio stipendio" cerca di mediare Stiles.
"Seguimi nel mio ufficio" ma Derek non sembra voler mediare.
Stiles lo segue, Derek si siede sul divano e gli fa segno di sedersi al suo fianco.
Stiles perde il filtro cervello/bocca.
"Sei praticamente stato tu a romperla! Lo sai che...Uffa!"
"Cosa so?"
"Che sei stronzo!"
Derek alza un sopracciglio. "Io?"
"Sì, tu!" alza la voce Stiles.
"Cosa avrei fatto?"
"I tuoi occhi! Hai acceso i tuoi cazzo di occhi e mi sono distratto! Lo sai che mi distrai!"
Derek ora ride, ma non sembra divertito.
"Ah, davvero? E da cosa ti avrei distratto?"
"Da cosa?" chiede Stiles. "Forse dalla piega che stavo facendo? Dal mio lavoro?"
"Ah, stavi lavorando?" continua sarcastico Derek.
Stiles non capisce. "Sai, lavoro qui, sono un parrucchiere, lavoro per te. Per questo avevo una piastra in mano!"
"Ma davvero?" chiede ancora Derek. "Stupido io che pensavo stessi flirtando."
Ora Stiles è davvero confuso. "Flirtando? Derek cosa dici?"
Ora Derek sembra di nuovo furioso.
"Ah no? Ciao Anne, oggi sono tutto tuo, prometto che ti farò risplendere più di quanto tu non faccia già!"
"Derek, quando mi hai assunto mi hai detto di essere cordiale, io...Scusa, non volevo importunare una cliente..."
Stiles è davvero dispiaciuto. Non pensava di essere andato contro qualche regola. Lavora lì solo da qualche settimana ed è sempre stato cordiale con tutti, non credeva di aver esagerato. Ed è vero che Derek, quando lo aveva assunto, gli aveva chiesto di chiacchierare con le clienti e non lasciarle lì a fissarsi nello specchio. Gli aveva anche detto di non parlare troppo come suo solito, ma Stiles pensava scherzasse. Si conoscono da due anni e si sono sempre presi in giro a vicenda.
Solo che, nonostante le scuse, Derek non sembra calmarsi. Anzi, si alza e sbotta.
"MA allora sei veramente idiota? Non hai molestato nessuno, Stiles!"
"E allora erchè dici che flirtavo? Cosa ho sbagliato? Cosa ti ha dato fastid-"
"Sono geloso!"
Stiles è incredulo.
"Ti piace Anne?!"
Derek lo guarda come fosse realmente stupido.
"Mi piaci tu, idiota!"
"PORCA PUTTANA!" e il filtro di Stiles va a farsi fottere di nuovo. "Io? Ti piaccio? In che senso? Sei geloso? Di me? MA E' FANTASTICO!" e si alza, saltando in braccio a Derek.
"Sono geloso marcio di te" gli sussurra il lupo a un millimetro dalle labbra, prima di baciarlo.
La parola era "ACCUSATO".
E ricordate #iorestoacasa e andrà tutto bene.