Derek dovrebbe smetterla di non riuscire a dire di no a sua sorella Laura. Ogni volta che le dice si, si trova in situazioni imbarazzanti. Come la volta in cui ha dovuto accompagnarla ad un rave party e si è trovato circondato da ragazze strafatte, o come quando l'ha mandato al supermercato a comprare degli assorbenti e una vecchietta si era offerta di dargli una mano.
Questa volta, invece, ha proprio dato il meglio di sé la sua gemella. Quella mattina è entrata in camera di Derek urlando "Ti ho organizzato un appuntamento con un ragazzo. Non puoi dirmi di no, perché l'ho promesso a Lydia". Lydia è la stagista di Laura, la aiuta nella sua agenzia dicomunicazione, come addetto stampa e Derek l'ha vista solo un paio di volte in un anno. Aveva cercato di dirle che non gli piacciono gli appuntamenti al buio, che non gli piacciono gli appuntamenti in generale e che ora sta bene da solo. Aveva anche detto di volersi concentrare sul lavoro, fino a fingere di avere già qualcuno da frequentare, ma nulla. Laura era stata inamovibile e quindi ora Derek è al bancone di un bar ad aspettare questo ragazzo.
Laura ha detto che è carino, che ha l'età di Lydia, quindi sei anni di differenza con lei e Derek e che è uno specializzando nell'ospedale di BEacon Hills. Non ha voluto nemmeno dirgli come si chiama, solo che il ragazzo si sarebbe fatto riconoscere e che avrebbe dovuto indossare la giacca di pelle.
Derek sorseggia il suo aperitivo che ha qualcosa a che fare col limone, quando qualcuno gli batte un colpetto su un braccio e si gira per vedere chi è.
"Beh, ora capisco perché Lydia non mi ha detto il tuo nome" esordisce il ragazzo.
Derek deve trovare un modo per ammazzare sua sorella e farlo sembrare un incidente.
"Ciao, Stiles" saluta.
"Suppongo che nemmeno tu sapessi nulla" dice Stiles, sfilandogli il cocktail dalle mani e bevendolo tutto di un fiato. Derek annuisce.
"Beh, ormai siamo qui, ceniamo?" continua il ragazzo. Derek si limita a seguirlo al tavolo.
"Laura, porca puttana, cosa diavolo ti è passato per la testa?!"
Derek è tornato a casa da due minuti e sta urlando con sua sorella da appena ha chiuso la porta di casa. L'ha chiamata mentre infilava le chiavi nella serratura e lei l'ha lasciato irlare per tutto il tempo.
"Derek, è andata così male?" chiede.
"Lau, il problema è che non lo sapevo!" urla ancora Derek.
"Dai, Der, vi siete lasciati che lui era ancora al terzo anno delle superiori, è passata una vita nel mezzo! E poi non puoi non riprovarci con il tuo compagn-"
"LAURA!" la interrompe Derek. "Ci siamo lasciati e tu non dovevi intrometterti!"
Derek sente uno sbuffo di sua sorella. "Tesoro mio, sei uscito alle otto, ora sono quasi le due e mi hai chiamata mentre chiudevi la porta di casa. Non credo sia andata poi così male."
"Ti odio" risponde solo Derek.
"Nah, mi ami alla follia e non vuoi ammettere che avevo ragione e che vi siete già saltati addosso!"
Derek, semplicemente, mette giù.
(Ore 01:43) Perché mi hai lasciato solo in un letto così grande? SS
(Ore 01:45) Perché vivi con Lydia e hai detto che sarebbe tornata a breve. E dovevo uccidere Laura. DH
(Ore 01:47) Però domani fai colazione con me? SS
(Ore 01:48) Ti ho già datto che passo a portartela, ragazzino. DH
(Ore 01:48) Lo so, volevo solo sentirlo dire ancora. A domani, Derek. SS
(Ore 01:49) A domani, Stiles. DH
La parola era "LIMONE".
La storia di domani sarà l'ultima, dato che il massimo dei capitoli è 200. Creerò un'altra raccolta a partire da 201, non temete! 😄