#155

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Bella la primavera. Sì, bellissima, ma se sei in un parco, c'è l'aria buona, i prati e puoi startene sdraiato al sole. Non è bella se soffri di allergia e, appena tornato a casa dal lavoro, hai preso tuo figlio dalla vicina e ora, con suddetto figlio, sei al supermercato, cercando di non farlo cadere dal carrello mentre si sporge ad afferrare tutto. 

"TENO, 'OGLIO TENO!" ora sta urlando, indicando un giocattolo nel carrello di un tizio davanti a loro nella corsia surgelati. 

"Tesoro, il treno è di quel signore. A te magari lo porta Babbo Natale la settimana prossima se glielo chiedi" cerca di convincerlo, sfilandogli dalle mani...quello cos'è? Ah, un pacchetto di piselli. 

"Papi, io 'oglio ora teno!" urla ancora. Stiles lo ignora, sorpassando il suddetto tizio con il treno, ma suo figlio non sembra essere d'accordo. Si sporge ancora, cercando di afferrare il giocattolo, facendolo cadere nel carrello su...cazzo!

"Mi scusi!" dice al decisamente bel ragazzo che ha di fronte. "Le pago io le uova rott- Robbie! Stai fermo!"

Il ragazzo si avvicina, sorridendo. "Non si preoccup- Ehi, piccolino, ti piace la mia giacca?" 

Stiles prova decisamente imbarazzo ora che suo figli si è aggrappato con entrambe le mani alla giacca di pelle del bellissimo sconosciuto. 

"Robbie, lascia stare il signore, dai" dice, cercando di staccarglielo di dosso. 

"Papi, il tignore ha teno!" 

"Dice che lei ha il treno. Cioè, che vuole anche lui quel giocattolo."

Lo sconosciuto sorride ancora. "Cosa ne dici se parlo con Babbo Natale e te lo faccio portare uguale uguale per Natale?" dice a Robbie che si illumina. 

"Dabbero? Conosci Babbo Tatae?" e si porta le manine alla bocca, con fare sconvolto, quando l'altro annuisce. Stiles sorride intenerito per la scena. Poi sbianca, quando si rende conto che Robbie stava mangiando una cioccolata che ora è...è tutta sulla giacca dello sconosciuto. 

"Oh-Oh mio dio! Mi- mi dispiace! Gliela ripago, o le pago la lavanderia. Robbie! Guarda cosa hai combinato!"

Il ragazzo bellissimo gli poggia una mano su un braccio. "Non è niente, è un bambino può succedere."

"Mi permetta di ripagargliela. Questo è il mio biglietto da visita, mi mandi un messaggio con il conto della lavanderia, la prego!"

"Stiles Stilinski" mormora l'altro. 

"Sì, è il mio nome."

"Io sono Derek Hale, piacere." Stiles gli stringe la mano. 

"Noi ora andiamo, la prego, mi mandi il conto!" e se ne va, spingendo il carrello con dentro un Robbie decisamente più silenzioso. 

Due giorni dopo, a Stiles arriva un messaggio. 

(Ore 12:18) La giacca è salva, ma non c'è bisogno che le invii il conto, è stato un incidente. DH

(Ore 12:32) Allora le chiedo di nuovo scusa per l'accaduto. Mio figlio è un selvaggio. SS

Poi gli cade il cellulare dalle mano quando Lydia, al suo fianco urla "Stilinski, digli in qualche modo che sei single!" 

"Lyds, sei impazzita?"

"Ma hai detto che era bellissimo!" 

"E io sono un single con un figlio. E non è detto sia gay!" 

Il telefono squilla ancora. 

(Ore 12:36) E' solo vivace. Ed è bellissimo, faccio i complimenti a lei e sua moglie. DH

"ODDIO ALLORA E' GAY E VUOLE SAPERE SE CI STAI! ANCHE SE HAI UN FIGLIO!" 

Stiles crede di aver perso un timpano. Ma magari Lydia ha ragione?

Ci prova. 

(Ore 12:36) Nessuna moglie, ma accetto i complimenti. SS

(Ore 12:37) Accetti anche un mio invito per un caffè? DH

"SIAMO PASSATI AL TU!" 

"Lydia, non urlare e torna a casa tua, sciò!" lei ride, ma si avvia all'ingresso. 

(Ore 12:39) Sì, accetto, Derek Hale. SS



La parola era "TRENO". 

365 sterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora