#170

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"Hai un aspetto orribile."

Derek lo dice scavalcando la finestra della camera di Stiles, verso il ragazzo che sta uscendo dalla porta del bagno. Il ragazzo si ferma, tira sul col naso, poi si butta a peso morto sul letto, senza nemmeno rispondere. 

Derek gli si avvicina, sedendosi al suo fianco e scuotendogli una spalla. 

"Sei morto?" chiede, sorridendo. 

"Hale, non prendermi in giro!" risponde il ragazzo, con la faccia affondata contro il cuscino. 

"Non lo faccio, ma girati e mettiti sotto il piumone" dice ora, con un tono meno scherzoso, ma ancora col sorriso sulle labbra. 

Stiles obbedisce, si gira e Derek lo aiuta a rimettersi al caldo, alzandogli le coperte fino al mento. 

Stiles ha gli occhi lucidi, il naso che cola, le guance arrossate e i capelli attaccati alla fronte. Derek glieli sposta piano, scendendo poi con una carezza fino alla guancia calda. 

"Ancora alta?" chiede e Stiles annuisce. 

"Dieci minuti fa era a trentotto e due" risponde con tono lamentoso, ma chiudendo gli occhi, andando in contro alla mano di Derek. 

"Hai preso la compressa?" 

Stiles annuisce, guardandolo. "Mi fai da infermiere?" chiede e Derek ora ride, ma scalcia via le scarpe. 

"Non ci so fare con i raffreddori umani, ma posso tenerti compagnia" risponde, spostando il piumone ed infilandosi sotto, stringendo Stiles che appoggia la testa sul suo petto, accoccolandosi al suo fianco. Derek gli lascia un bacio tra i capelli. 

"Tra due giorni torna Cora" dice, dopo qualche attimo di silenzio. Stiles alza la testa guardandolo. 

"Davvero? Sei contento?" 

Derek annuisce. "Non viene da sola. Tu lo sapevi, vero?" 

Stiles sorride, poi gli bacia una guancia. "Sì, ma avevo promesso di non dirtelo, scusa Sourwolf."

Derek resta un po' in silenzio, stringendolo e accarezzandogli la schiena. Stiles sembra intuire i suoi pensieri. 

"Der, Isaac non ce l'ha mai avuta con te e ti vuole bene, ficcatelo in testa" gli dice, infatti. 

"Riposa, debole umano" lo prende in giro. 

"Ho tanta forza qui dentro!" Stiles risponde, indicandosi la testa. 

"E anche qui dentro" risponde Derek, mettendogli una mano sul cuore, sentendolo battere sotto i polpastrelli. 

Stiles si sporge e lo bacia, facendo incontrare le loro lingue. Si separa dopo un po', senza fiato e con le guance ancora più rosse. 

"Amo il fatto che tu non ti ammali e che ti posso baciare anche in queste condizioni!". 

Derek sorride. "Sì, ma ora riposa, o la febbre ti sale a quaranta."

Stiles gli morde un braccio, ma, dopo poco, il suo respiro si regolarizza e si addormenta. 



La parola era "ASPETTO". 

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