Zulema afferrò la sedia da terra e si sedette svogliata, se pensava di fare l'orgogliosa in questo preciso istante si sbagliava di grosso.
"Non ho niente da dirti." borbottò evitando il mio sguardo e scattai dandole uno schiaffo sul viso facendomi male.
"Tu stai male e non hai aperto bocca, che cazzo volevi fare? Eh?" urlai con le lacrime agli occhi dandole alcuni colpi contro al petto, Zulema si alzò bloccandomi i polsi e spingendomi.
"Non ti ho detto nulla perché non puoi fare niente bionda, l'alieno che ho in testa non lo puoi mandare più via." disse furiosa con un tono di voce mai sentito prima, era vuoto e senza vita.
"Testa? Quindi il tumore lo hai al cervello." sussurrai portandomi le mani davanti alla bocca e mi sentii svenire.
"Non c'è nulla da fare, credimi." disse accarezzandomi il viso lentamente ma scossi la testa dandole una spallata incominciando a camminare velocemente attorno alla stanza, toccandomi i capelli.
Avevo il respiro pesante e tutto girava attorno a me, chiusi gli occhi con forza percependo un macigno sopra al petto e mi appoggiai alla mensola sudando freddo notando che ero senza fiato.
"Bionda, stai avendo un attacco di panico cerca di rilassarti." disse Zulema afferrandomi per un braccio ma non appena incrociai il suo sguardo mi appoggiai nella sua spalla e scoppiai a piangere fino a quando gli occhi non mi bruciarono e vidi tutto sfuocato.
"Fatti aiutare ti prego, affrontiamo tutto questo insieme e sono sicura che lo supererai alla grande." sussurrai nell'incavo del suo collo percependo gli occhi bruciarmi dolorosamente.
"Non voglio passare il tempo in uno stupido ospedale e poi i medici hanno detto che è troppo esteso." mormorò accarezzandomi la schiena e afferrai la sua felpa stringendola con tutta la mia forza fino a farmi male.
"Sei un'egoista del cazzo! Io posso darti tutto quello che desideri ma ancora una volta non mi dai l'occasione di amarti come si deve!" urlai sbattendola contro la porta e la colpii facendole del male e urlandole le peggiori cose mentre rimaneva in silenzio, non c'era niente da dire purtroppo.
"Ti odio, con tutta me stessa." aggiunsi accasciandomi a terra nel mentre che il mio scorpione mi stringeva tra le sue braccia e la sentii tremare leggermente.
"Innamorarti di me è stata la tua peggiore condanna, non trascinarti questo per tutta la vita, dico davvero." disse accarezzandomi i capelli ma scossi la testa afferrandole saldamente il viso tra le mani guardandola dritta negli occhi.
"Hai mentito per tutto questo tempo e odio il fatto che anche questa volta non ti farai aiutare, perché mi fai questo? Perché non me ne hai parlato?" le domandai furiosa sfiorandole le labbra con le mie e chiusi gli occhi.
"Perché tu sei sempre stata troppo per me, infatti nessun altro mi ha saputo regalare dei momenti così belli come quelli che abbiamo passato insieme." sussurrò baciandomi dolcemente e mi staccai dal suo corpo terrorizzata.
"Questo è solamente un fottuto sogno, non è vero ciò che dici." sbottai ricominciando a piangere e mi guardai attorno con la speranza che tutto potesse svanire in un attimo ma non fu così purtroppo, questa era la realtà.
"Non risolvi niente facendo così." disse Zulema scuotendo la testa e lentamente si tolse gli anfibi sotto alla mia disperazione e al mio dolore.
Sentivo il cuore pesante ed era come se mi avessero infilato mille coltelli dentro, senza il minimo preavviso.
Il mondo mi sembrava vuoto e tutto quello attorno a me finto, come in un film.
"Questo è uno dei miei tanti incubi e presto mi sveglierò, ne sono sicura." sussurrai parlando con me stessa mentre facevo respiri profondi appoggiandomi al bordo del tavolo.
"Bionda, smettila." disse Zulema raggiungendomi ma non l'ascoltai continuando a consumare tutte le mie lacrime, una dopo l'altra.
Era come se fossi in una ruota che non smetteva mai di girare, non riuscivo a fermarla dopo l'ennesimo tentativo.
"Vieni a letto, ti prego." disse la donna alle mie spalle trascinandomi e adagiò delicatamente la mia testa sul cuscino.
La guardai smettendo di piangere e non staccavo per nessuna ragione al mondo gli occhi dai suoi ed ero sconvolta dal fatto che anche in una situazione del genere rimaneva impassibile, fredda.
"Se non vuoi farti curare perché stai prendendo quelle compresse?" le domandai con la voce distrutta dal pianto.
"Perché avevo la necessità di vivere gli ultimi momenti della mia vita e ho scelto te per farlo, tutto qui." disse regalandomi uno dei suoi soliti sorrisi e l'ennesima lacrima percosse la mia guancia ma venne asciugata da lei.
Quindi quelle compresse l'aiutavano a tenerlo a bada, ma non era abbastanza.
"Ti prego Zulema, ti prego." la implorai affondando il viso contro il cuscino e lo abbracciai con tutta la forza che avevo in corpo.
"Accettalo, come ho fatto io." sussurrò abbracciandomi e mi rifugiai tra le sue braccia scoppiando a piangere per l'ennesima volta fino a quando non mi addormentai esausta stringendola a me.L'indomani mattina mi svegliai con gli occhi che mi bruciavano e notai la testa farmi male a causa di tutte le lacrime versate durante la notte.
Zulema era addormentata profondamente e avevo il suo viso ad un centimetro dal mio, sentivo il suo fiato caldo sulle mie labbra e la guardai cercando di ricordarmi ogni suo lineamento possibile.
Con cautela le spostai una ciocca dal viso e la vidi arricciare le labbra mugugnando nel sonno, era la donna più bella che io avessi mai visto e non potevo perderla.
Non glielo avrei permesso.
"Figlia di puttana, non lasciarmi." sussurrai debolmente e fortunatamente non mi sentì dato che quella frase l'avevo detta più che altro per me stessa.
Continuai a guardare il mio scorpione e dopo alcuni minuti si svegliò sbattendo le palpebre e guardandomi attentamente.
"Hey." disse sorridendomi ma rimasi seria senza un briciolo di emozione.
"Ciao." mormorai serrando la mascella e non appena appoggiò le labbra sulle mie mi alzai allontanandomi dal suo corpo.
"Dove vai?" mi domandò tenendo lo sguardo fisso sul mio corpo ma scossi la testa filando in bagno per farmi una doccia bollente, dovevo risvegliarmi come si deve ed essere forte per me ma anche per lei.
Mi lasciai trasportare dalle emozioni e incominciai a piangere sfogando tutto il dolore dovuto a questa situazione, tra le lacrime e la disperazione.
Uscii dalla doccia dopo un'ora buona e non appena tolsi il vapore dal vetro mi spaventai parecchio per il mio volto scavato e ricoperto dalle occhiaie.
Decisi di truccarmi per essere presentabile e mi vestii con dei vestiti presi a caso dall'armadio.
"Bionda, hai visto che hanno cambiato la confezione dei cereali? Questa è più figa." disse Zulema mostrandomela come se niente fosse e non appena la guardai mi vennero le lacrime agli occhi e senza dire una parola andai verso di lei e la baciai con tutta la forza che avevo in corpo, facendola gemere piano.
Chissà quando avrei potuto riavere l'occasione di baciare quelle labbra perfette, lei non era intenzionata a farsi aiutare ed io non volevo perdere tempo.
L'adagiai sul tavolo e mi infilai tra le sue gambe nude mordendo con forza il suo collo e inspirando il suo profumo.
"Non devi farlo per forza, non ho bisogno della tua pietà." sbottò arrabbiandosi ma le morsicai il labbro inferiore fino a quando la sua mano non afferrò la mia gola bloccandomi con forza.
"Visto che non ti vuoi far aiutare almeno dammi la possibilità di passare gli ultimi momenti insieme a te." sussurrai appoggiando la fronte sulla sua e stringendole la coscia delicatamente.
"Bionda non sto per morire." disse afferrandomi il viso tra le mani e scoppiò a ridere facendomi venire le lacrime agli occhi, infatti se ne accorse subito.
"Per il momento almeno." aggiunse dopo alcuni secondi facendomi l'occhiolino e abbassai la testa distrutta staccandomi dal suo corpo.
Era incredibile il fatto che avesse ancora il suo sarcasmo, mi irritava parecchio ma probabilmente era una delle molteplici cose che mi sarebbero mancate più di tutte.
"Bene, facciamo colazione." dissi afferrando una tazza mentre mi asciugavo velocemente una lacrima e bevvi il mio caffè in silenzio.
Mi voltai e il mio scorpione si riempì la ciotola di cereali fino all'orlo per poi mangiare lentamente e ogni tanto mi guardava facendomi un debole sorriso.
Come potevo farcela senza di lei? Non riuscivo proprio a smettere di pensare al fatto che un tumore me la stava letteralmente strappando dalle braccia come niente.
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euphoria
Fanfiction➵ ZURENA. (gxg) • SEQUEL ➝ AMNESIA. "Ho voglia di abbracciarti, di quelli abbracci lunghi in cui le labbra restano mute e i cuori, così vicini, si sussurrano l'amore. Abbracciate, io e te, col tempo immobile e la vita sospesa. Istanti infiniti di s...