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marocco.

I giorni passarono velocemente e avevamo già iniziato i preparativi per il nostro matrimonio contattando varie agenzie, ovviamente non volevamo fare nulla di grande, era il nostro momento speciale.
"Mamma." disse Zulema scandendo bene le parole e Rosa sorrise afferrandole una ciocca di capelli e giocherellando con la sua collana che le pendeva leggermente dal collo.
"Dobbiamo avere pazienza, amore." dissi facendo spallucce avvicinandomi a loro, Zulema afferrò un gioco e mi guardò inarcando un sopracciglio stranita.
"Cazzo bionda, ti assomiglia." disse prendendomi in giro e alzai gli occhi al cielo facendole il dito medio.
Natale era alle porte e già da diversi giorni avevamo incominciato ad addobbare la casa, ricordai i nostri momenti passati insieme alla roulotte e mi venne un magone allo stomaco.
Con Zulema avevo passato dei buon momenti e mai in vita mia mi ero sentita così sicura con lei.
"Se dici bionda noiosa ti compro tutti i giochi che vuoi, giuro." la sentii dire alle mie spalle mentre Rosa faceva degli urletti dicendo qualche sillaba a caso, vedevo che cercava in tutti i modi di pronunciare le parole ma era ancora troppo piccola e si arrabbiava.
Aveva proprio un bel caratterino.
" piccola lo penso anche io, la bionda è proprio una scassa palle." disse prendendola in braccio e scoccandole un bacio sulla guancia.
Era incredibile l'affetto che provava nei suoi confronti, non voleva mai staccarsi ed era maledettamente protettiva.
Mi faceva stare bene il fatto che in qualsiasi occasione il suo sguardo era posato sempre su di lei, la monitorava e ogni occasione era buona per insegnarle sempre un qualcosa di nuovo.
Era proprio la madre perfetta che tutti volevano, ed io ero la donna più fortunata del mondo.
"Stavo pensando, e se svolgessimo la nostra cerimonia in spiaggia?" le proposi finendo di preparare il pranzo e alzò la testa di scatto.
"Penso che sia un'idea grandiosa." disse sorridendo e ricambiai il sorriso raggiungendola e appoggiando le labbra sulle sue, Rosa intanto era sul tappeto e stava giocando fregandosene altamente della nostra esistenza.
"Sei mia." sussurrò Zulema sulle mie labbra e con mossa veloce mi spinse nel divano infilandosi tra le mie gambe e baciandomi.
Non ci stancavamo mai.
I suoi baci erano talmente possessivi che mi fecero gelare il sangue, le mie mani erano sui suoi capelli e glieli strinsi avvicinandola ancora di più a me.
"Mamma." disse una vocina esile e sgranai gli occhi mentre Zulema mordeva la mia mascella e scendeva verso il mio collo lentamente.
"L'hai sentita anche tu?" dissi con la voce piena di emozione ma la donna sopra di me scosse la testa e continuò il suo percorso borbottando qualcosa.
"Ora hai anche le allucinazioni bionda, non ci posso credere. Ammettilo che è colpa di quelle caramelle a forma di elfo che ti sei mangiata ieri al supermercato." disse sollevandomi la felpa e alzai gli occhi al cielo guardandola male.
"Mamma!" urlò Rosa battendo le manine in aria felice e a quel punto il mio scorpione mi guardò sconvolta.
Mi alzai di scatto e ci precipitammo davanti a nostra figlia, ero letteralmente sconvolta perché aveva detto la sua prima parola.
"Prendo il telefono, porca troia." disse Zulema in panico e quasi risi per il suo comportamento così nuovo per me.
Ogni volta doveva farle un video e quando eravamo da sole li guardavamo ridendo a crepapelle, si mise al mio fianco e lentamente accarezzai i capelli biondi di Rosa.
"Amore, che hai detto?" le sussurrai con dolcezza e i suoi occhi verdi si incatenarono con i miei.
"Mamme." disse indicandoci con il suo ditino minuscolo e subito glielo baciai facendola ridere tra le mie braccia.
Non solo aveva detto la sua prima parola, ma l'aveva detta anche al plurale.
Eravamo le sue mamme.
Mi voltai verso il mio scorpione e notai che aveva alcune lacrime che le rigavano il viso, l'abbracciai e la sentii singhiozzare nell'incavo del mio collo.
"Va tutto bene, sono qui." dissi stringendola con tutta la forza che avevo in corpo e le sue braccia cinsero la mia vita stretta, facendomi sentire al sicuro.
Chissà che ricordi stava rivivendo, sicuramente l'aver perso Fatima le stava lacerando l'anima.
"Guarda cosa mi stai regalando." disse staccandosi da me e lentamente le asciugai le lacrime baciandola piano.
"Sei tutto ciò di cui ho bisogno." aggiunse un secondo dopo appoggiando la fronte contro la mia e le sorrisi emozionata come non mai.
"Non vedo l'ora di sposarti." sussurrai accarezzandole il tatuaggio e mi sorrise chiudendo gli occhi cercando le mie labbra trasmettendomi tutto l'amore di cui avevamo bisogno.
"Bonda nocosa." disse Rosa ad un certo punto e scoppiai a ridere sconvolta nel mentre che Zulema era piegata in due dal ridere.
"Brava, la mia bimba." disse prendendola in braccio al volo lasciandole tanti baci sulla sua guancia baffuta, facendola sorridere.
"Però amore si dice noiosa." le sussurrò lasciandole un'altro bacio tra i capelli e sorrisi guardandole incantate.
"Se mi chiamerà così al posto di mamma la colpa sarà solo tua." sbottai puntandole un dito contro borbottando.
"È il tuo nome, bionda." disse prendendomi in giro e con cautela continuò a dare altri piccoli baci sulle guance di nostra figlia.
Era una droga, la nostra.

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