67.

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3 weeks later.

Amelia mi abbracciò un'ultima volta mentre uscivo dall'ospedale e Rosa era serenamente addormentata tra le mie braccia, avevo fatto tutti i controlli e mi ero ripresa alla grande.
Il mio corpo stava ritornando lentamente come prima e di questa cosa ne fui molto sollevata.
"Ci vediamo tra pochissimo." disse Addison dandomi due baci sulla guancia e annuii afferrando la mano di Zulema mentre ci sedevamo in macchina.
"Tutto okay?" le domandai mettendole la mano sulla coscia e annuì sorridendomi.
Il sole era caldissimo e mi misi subito gli occhiali da sole rilassandomi con mia figlia in braccio, non volevo mai lasciarla.
Zulema mise in moto e mi voltai guardando il suo profilo perfetto, ogni tanto canticchiava qualche canzone a caso che trasmettevano in radio e sorrisi per quanto fosse bella.
Dopo una buona mezz'ora di viaggio arrivammo a casa e mi accorsi che mi era mancata tanto.
"Ho bisogno di una doccia." sussurrai camminando nella stanza che avevamo assegnato a Rosa e delicatamente l'appoggiai dentro alla culla, il suo viso era rilassato e dormiva profondamente, era piccolissima e già il fatto di lasciarla da sola mi mandava fuori di testa ma dovevo riprendermi.
Zulema era appoggiata nello stipite della porta e ci guardava con un sorriso sulle labbra, mi avvicinai e senza pensarci due volte l'abbracciai.
Non avevamo avuto neanche un minimo di tempo per noi e mi mancava toccarla.
"Sono qui." mi sussurrò il mio scorpione accarezzandomi i capelli e annuii aumentando la presa sulla sua vita stretta, percepiva sempre la mia paura.
Era letteralmente la donna della mia vita.
Dopo alcuni minuti mi staccai e filai dritta in doccia rilassandomi subito sotto al getto dell'acqua bollente, mi incominciai ad insaponare con cura e due braccia mi abbracciarono da dietro facendomi sussultare, le conoscevo bene.
Zulema incominciò a lasciarmi una serie di baci sul collo e mi morsicai il labbro chiudendo gli occhi e gemendo.
"Hai lasciato Rosa da sola?" sussurrai andando in panico voltandomi subito nella sua direzione ma scosse la testa.
"Rilassati bionda, c'è Alyssa con lei." disse tranquillizzandomi e annuii sollevata, Alyssa era la nostra nuova babysitter e la sua presenza mi faceva tanto piacere dato che era una donna di una certa età e aveva tanta esperienza.
Avevamo bisogno di un'aiuto in più quando era necessario e lei era tanto disponibile per noi.
"Ti voglio." mi sussurrò Zulema spingendomi contro la parete facendo aderire il suo seno contro il mio, sorrisi nelle sue labbra e lentamente le infilai la lingua in bocca iniziando una piccola lotta, come al solito.
"Ti amo immensamente, bionda." mi sussurrò nel mentre che l'acqua calda colpiva i nostri corpi nudi e bisognosi di essere uniti in una cosa sola.
Le sue labbra si spostarono sul mio collo e mi strinse i capelli con forza facendomi portare la testa all'indietro e leccandomi tutta la gola possessivamente.
"Sei mia, ricordatelo sempre cazzo." borbottò afferrandomi il viso decisa e annuii stregata dalla sua bellezza, mi diede un'ultimo bacio e finimmo di lavarci per poi uscire dopo alcuni minuti.
Lo specchio era ricoperto dal vapore e Zulema lo tolse scoprendo i nostri volti, mi guardai attentamente e notai che ero cambiata tantissimo, al meglio.
La gravidanza mi aveva cambiata e mi vedevo più donna ma sopratutto i miei occhi erano più verdi del solito, ardevano totalmente di amore per la donna dietro di me che lentamente mi abbracciò scoccandomi alcuni baci nella mia schiena nuda, ero innamorata di lei come non mai prima d'ora.
Mi voltai nella sua direzione per cercare le sue labbra e con mossa veloce mi afferrò per le cosce prendendomi in braccio, sussultai per la sorpresa e il mio scorpione camminò dirigendosi in camera nostra e appoggiandomi nel letto.
"Questo lo facciamo volare a fanculo." borbottò togliendomi l'asciugamano di dosso e scoppiai a ridere guardando la sua faccia seria.
Si infilò tra le mie gambe aprendomele con forza e gemetti affondando le unghie nella sua schiena tremando, mi era mancata terribilmente e ricambiai subito il bacio non appena cercò le mie labbra per mordermele con possessione.
Eccola lì, in tutta la sua forza.
"Non voglio mai smettere di fare l'amore con te, mai in tutta la mia vita." disse dandomi un bacio sulla fronte e con cautela entrò dentro di me facendomi inarcare la schiena, le tolsi anche io l'asciugamano e la sua pelle scottava a contatto con la mia facendomi letteralmente urlare dal piacere.
"Guardami negli occhi." disse aumentando la velocità e cercai in tutti i modi di rimanere lucida davanti al suo sguardo carico di desiderio ma non ci riuscii, era pura adrenalina e Zulema mi toccava come se fossi la cosa più distruttibile del mondo.
"Macarena." mi richiamò con la sua voce meravigliosa afferrandomi per la gola con l'altra mano libera nel mentre che si muoveva senza fermarsi nemmeno per mezzo secondo.
"Sei la cosa più bella che mi sia capitata e devi esserne consapevole." mormorò dolcemente guardandomi dritta negli occhi e spalancai la bocca mordendomi il labbro baciandola poi con forza.
Mi stava dimostrando tutto l'amore del mondo non solo a parole, ma anche a gesti e di questo ne ero tanto felice perché si era letteralmente sbloccata con me, confessando i suoi sentimenti più profondi.
Quelli che aveva sempre rinchiuso dentro se stessa lasciandosi lacerare l'anima in due anche dalla cosa più banale, le sue labbra si posarono su tutto il mio viso e non aveva perso nessuna occasione per sussurrarmi frasi dolci nel mentre che mi faceva sua un'altra volta.
"Sono la donna più felice del mondo." disse contro il mio collo mentre raggiungevo l'apice e venni urlando il suo nome mordendole la spalla.
"Tu sei la mia felicità e ti amo da morire." le mormorai nel mentre che riprendevo fiato guardandola dritta negli occhi, Zulema mi sorrise e con cautela mi tracciò le labbra con il pollice facendomi gemere, l'afferrai per il viso e la baciai mettendomi sopra di lei facendola mia.

Sentii un tocco lieve solleticarmi il viso e come aprii gli occhi notai Rosa al mio fianco, subito mi misi seduta coprendomi con il lenzuolo e mi accoccolai al suo corpicino dandole un lieve bacio sul viso.
Le sue manine mi sfioravano delicatamente il viso e mi guardò scrutandomi attentamente, mi vennero le lacrime agli occhi e la guardai incantata.
"Sei bellissima da appena sveglia." disse Zulema raggiungendomi e le sorrisi attirandola a me per lasciarle un bacio sulle labbra amorevole.
"Grazie per avermela portata qui." dissi vestendomi velocemente e infilandomi una sua maglia che mi arrivava sopra alla coscia.
"Stava piangendo, però appena l'ho presa in braccio si è calmata subito." disse facendo spallucce e le feci un sorriso mentre Rosa si attaccava al mio seno, la guardai bene negli occhi e sussultai notando che li avevamo simili.
"È meravigliosa." sussurrò il mio scorpione sedendosi al mio fianco e appoggiai la testa sulla sua spalla rilassandomi completamente.
"Lo so che non è mia figlia ma bionda, giuro che la sento come se fosse mia." aggiunse dopo alcuni minuti di totale silenzio, le afferrai la mano e le baciai le nocche, una ad una.
"È anche tua Zulema, te lo giuro." dissi alzando lo sguardo su di lei e guardandola intensamente negli occhi, Rosa aveva finito di mangiare e mi alzai tenendola tra le mie braccia riportandola nella culla e rimasi a guardarla innamorata come non mai nel mentre che dormiva profondamente.
"Come fai ad amarmi nonostante tutto?" mi chiese Zulema innocentemente alle mie spalle e mi voltai nella sua direzione inarcando un sopracciglio.
Sapevo a cosa si stava riferendo e sospirai lasciando un'ultimo bacio a mia figlia dirigendomi in cucina con lei dietro di me che mi seguiva, le stanze non erano tanto lontane, sopratutto quella di Rosa e riuscivamo a sentire ogni suo lamento.
Era sempre monitorata da Zulema.
"Riesci a vivere senza respirare?" dissi appoggiandomi nel ripiano bevendo un bicchiere d'acqua tutto d'un fiato.
"Ma che domande sono bionda?" disse scuotendo la testa e ridendo basita.
"Zulema sono seria, rispondimi." sbottai innervosendomi, volevo che non avesse questi dubbi con me.
"No che non vivo, il nostro corpo ha bisogno dell'ossigeno no?" disse come se la risposta fosse ovvia e sorrisi afferrandola per la vita.
"Tu sei il mio ossigeno perché per tutta la vita stavo soffocando in una realtà che non era la mia e tu sei riuscita ad afferrarmi la mano e a riportarmi in superficie. Quindi , ti amo nonostante tutto." dissi accarezzandole dolcemente il viso e le sue labbra si posarono subito sulle mie per poi guardarmi intensamente.

"Tu invece mi hai afferrato la mano non appena mi hai guardata."

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