69.

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"Bionda, dobbiamo parlare." disse Zulema invitandomi a sedermi nella sedia e l'obedii visibilmente confusa.
"Vuoi lasciarmi?" sbottai in panico e subito i suoi occhi si scontrarono con i miei.
"Ma sei fuori di testa? Certo che no." disse sporgendosi un attimo per controllare Rosa e mi sorrise sedendosi davanti a me afferrando dei fogli.
"Il caso con Ramala non è chiuso e ho chiesto al marito di Flaca se poteva aiutarmi a tenerlo d'occhio." incominciò con un tono che mi fece venire i brividi e spalancai la bocca.
Solo a sentirne pronunciare il nome mi venne la nausea e chiusi gli occhi, prima che Zulema potesse continuare la interruppi subito alzando una mano.
"Da quanto cazzo va avanti questa storia? E sopratutto, perché non me ne hai parlato?" le dissi serrando la mascella e subito la donna davanti a me fece una smorfia mostrandomi una mappa, vidi alcuni segni rossi segnati con il pennarello e inarcai un sopracciglio confusa, erano tutti i suoi movimenti.
"Qui è dove abbiamo fatto lo scambio, poi successivamente si è spostato." disse indicandomi vari punti e sgranai gli occhi, era tanto vicino a noi.
"Ecco perché hai messo tutte quelle guardie del corpo, sei incredibile." sbottai arrabbiandomi e mi alzai dal posto scuotendo la testa legandomi i capelli sospirando, ero delusa dal fatto che non me ne avesse parlato subito.
Aveva messo a rischio la nostra vita, non volevo che le succedesse qualcosa.
Di nuovo.
"Amore." mi richiamò cercando di abbracciarmi da dietro ma mi staccai bruscamente dalla sua presa forte.
"Credevo che ti fidassi di me, potevamo risolvere la cosa insieme, come abbiamo sempre fatto da praticamente tutta la vita cazzo." dissi alzando la voce e Zulema serrò la mascella toccandosi il viso nervosa.
"Hai ragione bionda, ma volevo semplicemente proteggervi da lui e dai suoi scagnozzi di merda!" esclamò sbattendo la mano sul tavolo e Rosa ad un certo punto scoppiò a piangere facendomi sobbalzare.
Il mio scorpione fece per andare da lei ma la bloccai lanciandole un'occhiataccia, andai verso mia figlia e la presi in braccio baciandole dolcemente la fronte e andando in camera sua.
"Va tutto bene, la mamma stava solamente parlando." le sussurrai mentre nascondeva il viso nell'incavo del mio collo e lentamente le accarezzai i capelli facendola smettere subito.
Incominciai a cantarle qualche canzone sottovoce e si addormentò tra le mie braccia dopo una buona mezz'ora, le diedi un'ultimo bacio e lentamente l'appoggiai dentro alla culla.
Socchiusi la porta e non appena tornai in cucina trovai Zulema seduta nel divano con la testa tra le mani, era furiosa e potevo notare da come stringeva i suoi capelli con forza, poche volte l'avevo vista così cupa.
"È inutile che fai così, ho ragione io." sbottai senza nemmeno pensarci e subito mi riservò delle occhiate di fuoco, abbassai lo sguardo non riuscendo a sostenerlo e mi appoggiai nel ripiano.
"Possiamo parlare senza urlare?" disse alzandosi con le mani sui fianchi avvicinandosi, scossi la testa ma non appena arrivò ad un centimetro dal mio viso afferrò la mia gola.
"Smettila di allontanarmi." sussurrò riferendosi a prima ma la spinsi lontano da me.
"Bionda senti, io ti amo davvero e se potessi mi strapperei il cuore qui, davanti a te e te lo darei senza problemi. Volevo proteggervi da lui, tutto qui." disse facendo spallucce e mi morsicai il labbro sentendo la rabbia crescere dentro di me, volevo che il nostro rapporto non avesse nemmeno la minima bugia.
Feci per andarmene ma la sua mano afferrò il mio braccio e mi fece voltare nella sua direzione, aveva le lacrime agli occhi e sospirai afferrandole delicatamente il viso tra le mani e baciandola con tutto l'amore del mondo.
"Lo so che l'hai fatto per me ma vorrei che mi parlassi di tutto ciò che ti passa per la testa, anche se è una cosa banale ok? Voglio parlare sempre con te." sussurrai contro la sua bocca nel mentre che annuiva e con mossa veloce mi prese in braccio facendomi urlare.
Legai le gambe attorno alla sua vita e risi non appena camminò dirigendosi in camera nostra e appoggiandomi nel letto.
"Che vuoi fare?" mormorai non appena mi tolse la felpa e strinse la mia vita.
"Bionda, fai l'amore con me." sussurrò appoggiando la fronte sulla mia e sospirando ma scossi la testa mettendomi seduta togliendola da sopra al mio corpo con malincuore.
"Non possiamo risolvere le cose così, dobbiamo parlare Zulema perché ci amiamo e-" incominciai guardandola attentamente ma mi afferrò per i capelli e li strinse baciandomi il collo e mordendolo portandomi la testa all'indietro.
"Ti voglio e quando ho paura di perderti voglio sentirti il più vicina possibile e questo è l'unico modo che abbiamo per dimostrarlo." sussurrò salendo con i baci e non appena arrivò alle mie labbra mi baciò spingendomi contro il materasso infilandosi tra le mie gambe, cercai di allontanarla ma era impossibile data la sua forza e data la mia vulnerabilità nei suoi confronti.
"Figlia di puttana." mormorai inarcando la schiena e gemendo non appena strinse il mio seno ma la spinsi nuovamente.
Non doveva comandare lei.
"Bionda, smettila." disse mettendo il broncio e sorrisi per la sua faccia.
"Perché me lo hai tenuto nascosto?" le domandai mettendomi seduta davanti al suo corpo e subito mise le mani nella mia vita facendomi sedere sopra di lei.
"Volevo proteggerti perché ciò che è successo mi ha fatto capire molte cose e non voglio rischiare minimamente di perderti, mai. È già successo e non voglio." disse con la voce tremolante e l'abbracciai mentre la mia pelle aderiva contro la sua, mi strinse con tutta la forza che aveva in corpo.
Era la mia anima gemella.
La nostra anima gemella è chi condivide le nostre più profonde aspirazioni, chi ha il nostro stesso orientamento.
Quando siamo due chiavi dello stesso metallo e la nostra aspirazione è aprire la stessa serratura, allora è probabile che abbiamo trovato la persona giusta.
La nostra anima gemella è chi apre quella porta insieme a noi e nello stesso attimo viene investita dalla stessa luce.
"Fidati di me, questa merda finirà molto molto presto e non vedo l'ora." sussurrò contro il mio collo nel mentre che mi accarezzava i capelli e mi sciolsi appoggiando la testa sulla sua spalla.
Ed era qui che realizzai che senza di lei la mia vita non aveva senso, volevo invecchiare insieme a lei e vedere ogni cambiamento della nostra vita.
Il mio cuore ormai era unito al suo, spezzandosi più volte e unendosi in una cosa sola rendendosi più forte.
"Ti amo." dissi sorridendole guardandola dritta negli occhi nel mentre che accarezzava la mia spalla nuda, Zulema non disse niente e si limitò a guardarmi innamorata come non mai, inarcai un sopracciglio confusa non appena una lacrima le rigò il viso e rise leggermente asciugandosela.
Le sue emozioni erano esplose come una bomba ad orologeria, letteralmente.
E mi fecero tremare l'anima.
Si morsicò il labbro e mi lasciò un semplice bacio sulle labbra, ricco di sicurezze e tanto amore che veniva ricambiato tutto quanto dalla sottoscritta.

"Bionda sposami, voglio vederti vestita di bianco ed essere tua moglie per sempre."

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