"Buon Natale stronzi!" urlò Zulema correndo fuori dalla gioielleria con il borsone in spalla e corsi in macchina, partii subito e sospirai di sollievo non appena la vidi sfrecciare ad alta velocità scegliendo una scorciatoia.
"Che grandissima figlia di puttana!" urlai alzando il volume della musica dirigendomi nel posto indicato, sorrisi come un'ebete nel mentre che iniziava a nevicare leggermente.
Accesi il riscaldamento e tremai per il freddo, il vestito che portavo era abbastanza corto ma dovevamo mascherarci e cercare di imbrogliare ogni volta i dipendenti facendoli credere di essere donne d'affari.
Arrivai a destinazione e scesi dalla macchina rabbrividendo, Dicembre si stava facendo sentire alla grande e Zulema venne subito verso di me cospargendo la sua macchina di benzina.
"Fanculo a me che ho scelto questi vestiti." la sentii dire lanciandomi una sua felpa addosso e la guardai maliziosamente.
"Mi stanno bene, vero?" le domandai provocandola infilandomi i jeans e mi guardò.
Abbastanza male.
"Ringrazia che non ti ho messo il piumone addosso non appena quel coglione ti ha guardata." disse furiosa accendendosi una sigaretta.
"Zulema, stavo facendo finta di essere interessata mentre mi faceva vedere alcuni orologi." dissi alzando gli occhi al cielo portandomi la sua felpa sul viso inspirando il suo profumo, la vidi sorridere leggermente davanti al mio gesto e mi tolsi la parrucca e le lenti a contatto.
"Lurido stronzo." borbottò prendendo le ultime cose chiudendo la mia macchina, le mise fuoco entrambe e sorrisi osservando la sua figura slanciata percorrere con decisione il sentiero che portava all'uscita del campo.
"Però era carino dai, peccato che gli ho puntato una pistola alla tempia." dissi facendola fermare di scatto e si voltò puntandomi un dito contro.
"Tu non esci più di casa." disse furiosa continuando a camminare e sorrisi guardando le sue gambe magre.
"Sì invece." dissi raggiungendola notandola camminare furiosa con una sigaretta sulle labbra.
"Cazzate." borbottò serrando la mascella e aprendo il cofano della macchina, risi divertita e mi sedetti aspettandola mentre infilavo la cintura, si sedette al mio fianco e la prima cosa che feci fu di afferrarle il volto tra le mani e di baciarla dolcemente facendola sorridere.
"Voglio andare a fare shopping." mormorai sulle sue labbra e si allontanò mettendo in moto.
"Oddio." disse terrorizzata e mi porsi verso di lei mentre guidava concentrata.
"Dai, passiamo un attimo a casa e poi andiamo." mormorai lasciandole un bacio sulla guancia mentre era concentrata con lo sguardo fisso sulla strada.
"Okay, bionda." disse alzando gli occhi al cielo e sorrisi guardando fuori dal finestrino.
La sua mano si depositò nella mia coscia e la strinse facendomi sussultare ma intrecciai le dita con le sue lasciandole un lieve bacio sul palmo della mano.
"Oddio questa canzone, la amo!" esclamai subito dopo alzando il volume e iniziando a cantarla sotto lo sguardo divertito della mia regina araba.
"Y aquí no tenemos miedo, ya bajé del cielo, compromiso que tengo, es conmigo primero. Mi vida, sí me entero que andas arrastrándote, te piso porque puedo, te piso porque te quiero!" esclamai cantando a squarciagola e Zulema mi guardava sconvolta per poi scoppiare a ridere incredula fermandosi davanti ad un semaforo rosso, mi avvicinai ad un centimetro dal suo viso e la baciai accarezzandole i capelli.
"Tú no te me vengas abajo, siempre fuimos fuertes, no me vengas abajo, no te me atrevas a caerte. Y enamórame como tú solo sabes, y enamórame que lo que yo quiero es quererte." sussurrai sulle sue labbra lasciandomi un'altro bacio e mi staccai guardandola dritta negli occhi.
"La conosci vero?" dissi ritornando al mio posto nel mentre che ripartiva tranquilla e annuì svoltando a sinistra.
"Canta con me allora!" esclamai sorridendo e la vidi alzare gli occhi al cielo aumentando ancora di più il volume della radio.
"Siempre fuimos fuertes, siempre fuimos fuertes, tú no te me vengas abajo. Mírame, aquí estoy, tú qué hiciste? Vida en la cárcel estoy aquí, qué hiciste tú?" disse cantando e scoppiai a ridere ma rimasi abbastanza meravigliata nel sentire la sua voce, cantava veramente bene e questa canzone sembrava fatta appositamente per noi.
"Vas a dejar que te imagine? No me quiero echar pa' atrás, quiero mirarte a los ojos, para poderme enamorar." dissi guardandola dritta negli occhi e notai che eravamo arrivate a casa ma continuammo a cantare e Zulema spense la macchina, ne approfittai per mettermi a cavalcioni sopra di lei sorridendo.
"No digas que tengo cuentos, no digas que estoy chalá, anda ponte en mis zapatos, y háblame de libertad." disse afferrandomi per la gola mentre stringevo la sua vita con le cosce e sorrisi lasciandole un bacio sulle labbra riprendendo a cantare.
"Háblame de libertad a mí, háblame de libertad, háblame de libertad." mormorai sorridendo e sentii le sue mani accarezzarmi la schiena dolcemente.
"Siempre fuimos fuertes, siempre fuimos fuertes, tú no te me vengas abajo." disse ridendo leggermente e ne approfittai per baciarle quel sorriso perfetto che si ritrovava stringendola ulteriormente.
"Siempre fuimos fuertes, siempre fuimos fuertes, siempre fuimos fuertes." conclusi felice e abbassai tutto il volume per poi spegnere la radio, Zulema mi afferrò per la vita e cercò le mie labbra intrecciando la lingua con la mia subito, era un bacio tranquillo e sincero.
Non avevamo bisogno di altro.
"Canti benissimo, non l'avrei mai detto." dissi baciandole il collo mentre le sue mani accarezzavano i miei fianchi da sotto la felpa.
"Non sai molte cose di me." disse mettendo la testa di lato e sorrisi.
"Allora non vedo l'ora di scoprirle tutte." sussurrai sulle sue labbra lasciandole un'altro bacio, mi tolsi da sopra al suo corpo e uscii afferrando il borsone portandolo dentro, lo appoggiai nel letto e con cautela l'aprii.
"Wow." dissi prendendo alcuni gioielli e Zulema si sdraiò nel letto chiudendo gli occhi esausta, avevamo corso parecchio ma fortunatamente era andato tutto bene.
"Domani vado a prendere i soldi." disse il mio scorpione indicando il borsone e annuii cambiandomi i vestiti sotto al suo sguardo.
"Niente vestitini brillantinosi del mondo di Barbie, grazie!" esclamò acida alzandosi dal letto e sbuffai andando in bagno per aggiustarmi il trucco e i capelli.
"Stai diventando ancora più bionda qui." disse Zulema dietro di me e mi morsicai il labbro non appena spostò i miei capelli da un lato per lasciarmi un bacio sul collo.
"Dove scusa? Non ho capito." mormorai prendendola in giro e la sentii ridere.
"Qui." disse seria lasciandomi altri piccoli baci e percepii una scarica di brividi sulla pelle.
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euphoria
Fanfiction➵ ZURENA. (gxg) • SEQUEL ➝ AMNESIA. "Ho voglia di abbracciarti, di quelli abbracci lunghi in cui le labbra restano mute e i cuori, così vicini, si sussurrano l'amore. Abbracciate, io e te, col tempo immobile e la vita sospesa. Istanti infiniti di s...