52.

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Puoi chiedere consiglio, ma alla fine la decisione è la tua. E quando sei da solo, con le spalle al muro, l'unica voce che conta è quella nella tua testa. Quella che ti dice ciò che probabilmente sapevi già, quella che quasi sempre ha ragione.

Lidia mi porse gentilmente una tazza di the e mi rilassai appoggiando la testa sulla sua spalla, riprendendomi un attimo.
"Puoi stare qui quanto vuoi lo sai." disse sorridendomi ma scossi la testa, non avevo ancora avuto l'occasione di tornare a casa e Lidia mi aveva gentilmente ospitata per quasi due settimane.
"Quando dovresti rivederla?" chiese Carlota sedendosi al mio fianco e a quel punto finii il mio the rilassandomi.
"Oggi, Amelia doveva farle un'altra tac e l'hanno trasferita in un'altra stanza." mormorai con le lacrime agli occhi ma serrai la mascella ricacciandole indietro.
Lidia annuì e mi guardò compassionevole, le sorrisi per tranquillizzarla e non volevo farmi vedere mai più fragile davanti a nessuno.
Speravo con tutto il cuore che la mia amica potesse rimuoverle quel tumore una volta per tutte perché la rivolevo con me, volevo amarla ogni secondo.
Dovevamo rinnovarci quasi ogni minuto, perché il mondo poteva cambiare in un istante e non c'era tempo per guardarsi indietro.
Bastava una persona, un momento, per cambiare la tua vita per sempre, per cambiare la tua prospettiva, colorare il tuo pensiero per costringerti a riconsiderare tutto quello che credevi di sapere.
Per forzarti a porti le domande più difficili.
Sapevi chi eri?
Capivi che cosa ti era successo?
Volevi vivere in questo modo?
"Grazie Francisco per la macchina." dissi abbracciandolo nel mentre che mi porgeva le mie chiavi, si era offerto gentilmente di riportarmi la macchina indietro dall'hotel Oasis e lo ringraziai.
"Figurati Maca, io e Lidia stavamo passando di lì tanto." disse facendo spallucce e gli sorrisi entrando senza fargli più domande, era il passato quello.
Feci un lungo sospiro e notai che all'interno era stata pulita da cima a fondo, anche i sedili erano stati cambiati a causa di tutto il sangue che aveva perso Flaca.
Misi in moto e mi diressi all'ospedale non vedendo l'ora di rivedere Zulema anche se non ne voleva sapere niente di me.
"Buongiorno Macarena." disse Miranda non appena mi vide all'ingresso e le feci un sorriso dirigendomi verso l'ufficio di Amelia dato che voleva parlarmi.
"Hey." disse alzandosi dalla scrivania e sorridendomi, ma non era tanto felice.
"Parla." sbottai incrociando le braccia al petto riconoscendo subito che c'era qualcosa che non andava.
La mia amica sbuffò afferrando il tablet e incominciò a cercare alcune cose per poi porgermelo facendomi vedere i risultati della tac, notai subito l'enorme chiazza nera situata nel suo cervello.
"Glioblastoma multiforme, quarto grado ed è un tumore molto aggressivo." incominciò Amelia e mi sentii svenire, mi appoggiai alla sedia davanti alla sua scrivania e incominciai a farfugliare parole a caso visibilmente in panico.
"Non avrei mai dovuto portarla qui, ora lei mi ucciderà perché non voleva morire in questo modo." borbottai incominciando a piangere e singhiozzai mentre Amelia mi guardava seria.
"Macarena adesso basta!" mi urlò dopo alcuni minuti facendomi sobbalzare e i suoi occhi azzurri mi guardavano attentamente, aveva perso la pazienza.
"Io posso operare questo tumore, è vero magari ci sono tanti chirurghi bravi il triplo di me! Ma sono sicura che non hanno immaginazione come la ho io." disse serrando la mascella e sgranai gli occhi.
"Davvero? Puoi salvarle la vita?" sussurrai alzandomi andando vicino a lei sconvolta.
" Macarena, sono giorni che sto studiando il suo tumore giorno e notte ma fortunatamente tumori di questo genere ne ho operato un bel po'. Ti ricordi Nicole Herman? Ecco, l'ultimo caso è stato il suo e ora sta da Dio, ha ripreso ad operare circa un mesetto fa. Il tumore di Zulema non ha raggiunto il nervo ottico perché se lo avesse fatto non avrei toccato nulla però si blocca nel lobo frontale e dopo l'ennesimo tentativo ho trovato un metodo." disse sorridendomi e tutto il panico svanii nel vedere la sua determinazione e forza, non riuscivo a crederci che c'era una possibilità che potesse vivere.
"Te lo giuro, so cosa significa perdere una persona importante. Quando Meredith ha staccato la spina per Derek senza farmelo sapere ho cambiato letteralmente prospettiva. Non voglio farti perdere la persona che ami perché Macarena i tuoi occhi parlano tanto e sei innamorata. E poi, anche io ho perso l'amore della mia vita tantissimo tempo fa, ora che ho trovato Link e abbiamo una famiglia non voglio rifare lo stesso errore." concluse stringendomi la spalla e inarcai un sopracciglio confusa non capendo a cosa si stesse riferendo.
"Quale sarebbe questo errore?" mormorai alzandomi dalla sedia guardandola attentamente.
"Il fatto di non avere lottato abbastanza per le persone che amavo. Ora sto cercando di farlo per davvero." disse sorridendomi e annuii sospirando.

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