73.

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open your heart, for real..

Dopo che Rosa si fu addormentata, Zulema mi raggiunse in camera e lentamente mi sedetti nel letto aspettando che parlasse, dovevo lasciarle il giusto tempo e osservai ogni suo movimento.
Rovistò tra i suoi cassetti e prese una scatola portandola vicino a me.
"Non sei obbligata a farlo, se ricordare il tuo passato ti fa male forse è meglio così, non voglio vederti soffrire." sussurrai accarezzandole la mano ma la donna davanti a me scosse la testa.
"Non ti ho parlato di lei come dovevo e so che con te posso farlo, perché ti amo e mi fido ciecamente." disse lasciandomi un bacio sulle labbra e ricambiai accarezzandole i capelli.
"Bene, ti ascolto lo sai." dissi abbracciandola forte a me e la sentii annuire contro il mio collo.
Zulema aprí delicatamente la scatola e sussultai guardando quante lettere c'erano, sembravano aumentate rispetto all'ultima volta.
"Scegline una." disse sorridendomi leggermente non appena i suoi occhi si incrociarono con i miei e sussultai per la
sua richiesta così, intima.
"D'accordo." sussurrai con la voce tremolante e decisi di afferrare l'ultima.
La più recente.
"So già che questa cosa mi distruggerà." disse il mio scorpione serrando la mascella e sospirando, afferrò la busta dalle mie mani e la fermai giusto in tempo non appena fece per leggere.
"Allora non farlo, Zulema." dissi decisa ma quest'ultima scosse la testa e le vennero le lacrime agli occhi.
"In tutti questi anni ho capito di essere indistruttibile, perché tu sei riuscita a raccogliere ogni mio pezzo e a rimetterlo al suo posto come niente." disse senza staccare gli occhi dai miei e annuii mettendomi comoda e appoggiando la testa sulla sua spalla, in modo tale che si rilassasse subito.
"Voglio che ti liberi di ogni male possibile, una volta per tutte." mormorai contro il suo collo per poi depositarle un bacio su di esso.
"Va bene." disse Zulema incominciando a leggere e chiusi gli occhi sorridendo al
suono della sua voce, così malinconico.

"20 Ottobre, sono passati due anni da quando sei morta e ancora non riesco a realizzare il fatto che non ci sei più.
Ho perso il conto ormai di quante lettere ho scritto e onestamente non voglio nemmeno contarle.
È solo una perdita di tempo.
Però voglio dirti che mi manchi, ma questo non lo saprai mai perché ti hanno strappata via dalle mie braccia non appena mi sono resa conto di amarti nel vero senso della parola.
Non ho mai avuto un'istinto materno ma non appena ho guardato i tuoi occhi mi sono ricreduta in me.
Ed io non lo faccio mai.
Sto male, nel vero senso della parola e non riesco più a respirare perché il peso che ho nel petto è veramente enorme.
Non riesco ad andare avanti.
Ci ho provato Fatima, ma non riesco.
Non ci riesco perché il senso di colpa che ho è veramente grande e anche la minima cosa che mi ricorda te mi perseguita, allo sfinimento.
Tutte le giornate sono uguali.
Sempre la stessa merda.
Sempre lo stesso dolore che al posto di diminuire aumenta fino a lacerarmi il cuore in due, facendomi soffrire.
Per tutta la mia vita sono scappata a gambe levate da qualsiasi situazione, ma se avessi potuto ti avrei afferrato la mano e trascinata via con me.
Lontano, senza smettere di correre.
Senza farti provare neanche il minimo dolore.
Me lo sarei presa tutto io piuttosto.
Non lo meritavi, certo che no.
E se potessi ritornare indietro nel tempo, avrei fatto il possibile per proteggerti da ogni male, anche il più banale.
Sono stanca.
Fatima, sono stanca di essere così.
Sono stanca di portare questo peso enorme, circondato da tutti i miei sensi di colpa.
Potevo rimediare fin da subito ma non l'ho fatto, ti ho allontanata.
Come faccio con tutti.
Anche con chi amo.
Ma sapevo che se ti avessi protetta tra le mie braccia non ti avrei più lasciata, perché ti volevo con tutta me stessa.
Ci siamo ritrovate nel momento sbagliato nel posto sbagliato.
Ma giuro che se le cose fossero andate diversamente ti avrei aperto il mio cuore e ti avrei amata incondizionatamente.
Non lo supererò mai.
La tua morte è l'unica cosa che è riuscita a spezzarmi il cuore in due.
E l'anima.
Tutto dentro di me è spezzato.
È come se ci fossero un'infinità di coltelli nella mia anima che ogni volta che provo a fare dei passi avanti mi fanno male.
Facendomi arretrare bruscamente.
Non so quando supererò il fatto di non poterti vedere più, il tuo viso, i tuoi occhi, la tua bellissima voce che ho avuto modo di ascoltare anche se per poco.
Il tuo profumo che ho inciso dentro di me non appena ti ho abbracciata forte al mio corpo che non ha mai avuto la forza necessaria per tenerti stretta.
Spero potrai perdonare ogni mio fallimento, ogni mio scatto d'ira che non ti meritavi assolutamente.
Chissà come sarebbe stato vederti crescere sotto ogni aspetto, sentire la tua parola o il tuo primo pianto.
Chissà come sarebbe stato viverti ogni secondo della tua vita.
Non oso immaginare tutto il dolore che hai dovuto passare a causa mia.
A causa del mio orgoglio e della mia rabbia repressa che mi ha sempre afferrata e trascinata giù nel buio più totale dove non c'era nessuno spiraglio di luce.
Ti penso spesso sai?
Sei sempre nella mia mente.
Quando guardo le altre persone spero di incrociare i tuoi occhi, vedere i tuoi lineamenti o di sentire la tua voce così dolce.
Sei sempre stata una forza della natura, stesso sangue, stessa tenacia nel voler ottenere ciò che volevi.
Ma devo accettare il fatto che ti ho persa.
Per sempre.
E questa cicatrice nel mio cuore sarà per sempre dentro di me, insieme ai miei rimpianti.
Ma i miei errori mi hanno aiutata a crescere sotto ogni aspetto.
Ti prometto che sarò una donna migliore.
Per me.
Per la donna che amo.
Ma anche per te.
Chissà come sarebbe stato se tutto questo non fosse successo, ma l'unica cosa che posso fare è solo una: Vederti nei miei sogni."

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