6.

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Se avessi saputo com'era fatta una cosa sicura avrei passato meno tempo a cadere tra braccia che non lo erano.
Le mie ore di sonno stavano diminuendo notevolmente e svegliarmi era una tortura, ma cercavo in tutti i modi di non crollare senza nemmeno lottare.
"Ti sento distante." disse Lexa facendo spallucce e distogliendo lo sguardo dal mio, continuando a mangiare.
Inarcai un sopracciglio confusa e la guardai non capendo a cosa si stesse riferendo, ormai passavamo tantissimo tempo insieme e questa affermazione mi fece innervosire.
"A cosa ti riferisci?" dissi serrando la mascella e giocherellando con la forchetta, senza smettere di guardarla.
"Mi riferisco a te, sei completamente persa nel tuo mondo. A stento non riesci neanche a toccarmi, stiamo quasi 4 mesi insieme ma è come se tu non ci fossi. Mi sto stancando ok?" disse alzando la voce e la guardai male sentendo la rabbia scorrere nelle mie vene.
"Non mi domandi mai come sto, pensi alle tue frivolezze senza preoccuparti del fatto che potrei stare male per tante cose. No ma certo pensi solo a divertirti e a fregartene di tutto il resto, sei un'egoista Lexa." sbottai acida incrociando le braccia al petto e subito mi vennero le lacrime agli occhi.
"È da quando hai incontrato la tua amica in quel locale che sei strana, chi era?" disse seria e scossi la testa facendo finta di niente.
"Nessuno, e non sono affari tuoi." ringhiai contro di lei con una strana sensazione in corpo, non volevo raccontarle di Zulema perché era un tasto troppo doloroso.
"È una tua ex?" chiese stranita e notai tutta la sua curiosità ma ero più al sicuro se non aprivo bocca.
"No, è solo una vecchia conoscenza." le sussurrai pagando il conto e andandomene, con una rabbia addosso disumana.
"Non abbiamo finito di parlare." disse afferrandomi per un braccio non appena feci per aprire la portiera, si avvicinò ad un centimetro dal mio viso e non appena fece per baciarmi l'allontanai quasi schifata, non volendo avere nessun contatto con lei.
"Maca, ti prego." disse scoppiando a piangere e sospirai con un atteggiamento menefreghista entrando in macchina senza degnarle di uno sguardo.
Abbassai il finestrino e lentamente mi infilai gli occhiali da sole guardandola dritta negli occhi.
"Ho bisogno di tempo." dissi facendola infuriare e senza replicare partii con lo sguardo fisso sulla strada.
Non volevo avere Lexa per riempire i vuoti dentro di me, volevo essere già piena già di mio e completa da poter illuminare una città intera.
Non era lei che volevo, sapevo già da tempo che Zulema era la mia parte mancante ma non avevo più sue notizie per poterle parlare.
Forse era meglio così dato che credevo molto nel destino e a tutto ciò a cui era legato.
Ultimamente non sapevo cosa si provava ad avere una vita equilibrata quando ero triste, ogni attimo della mia giornata era legato al mio scorpione.
Mi ritrovai a piangere nel mentre che tornavo a casa, avevo un groppo in gola più grande di me e serrai la mascella aprendo la porta di casa.
Le mie non erano lacrime di infelicità, piangevo perché pur avendo tutto ero infelice e volevo solamente avere Zulema nella mia vita.
"Fanculo." sussurrai con la voce distrutta dal pianto e mi accorsi che ero in perfetto orario per andare al lavoro, era sabato e il locale doveva essere già pieno.
Mi feci una doccia lavandomi con cura e indossai un vestito che mi arrivava sopra alla coscia e dei tacchi altissimi, il fine settimana dovevamo vestirci sempre così dato che il locale era frequentato anche da persone famose.
Una volta che ebbi finito mi infilai il capotto e uscii entrando in macchina e sfrecciando ad alta velocità sulla strada.
Non appena entrai dentro fui sommersa da una miriade di persone e andai dritta in bagno per cercare Octavia, la vidi scherzare con Bellamy e non appena mi videro spalancarono gli occhi dalla sorpresa.
"Cazzo amica sei splendida!" esclamò quest'ultimo non staccando gli occhi dalla mia scollatura e lo guardai male facendolo ridere.
"Bellamy, sei sempre il solito coglione." disse Octavia ridendo venendo dietro di me per sistemare i miei lunghi capelli, facendomeli ondulati con la piastra.
Avevo deciso di cambiare colore e li schiarii rendendoli ancora più biondi, facevano risaltare i miei occhi verdi rendendoli più accesi.
"Posso farti provare questo rossetto? L'ho acquistato ieri e secondo me con il trucco che hai appena fatto ci sta da dio!" esclamò la mia amica felice e non appena le diedi il consenso lo applicò sorridendo.
Rese le mie labbra più evidenti ed erano di un rosso non molto accesso, ma comunque si notavano tantissimo.
"Farai svenire tutti quanti." disse Octavia spruzzandomi il profumo e saltellò felice facendomi fare una giravolta su me stessa.
"Se vuoi io sono disponibile." disse Bellamy sorridendo ma scossi la testa divertita e spingendolo lontano da me.

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