11.

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La sera si inoltrò velocemente e andai in bagno per prepararmi nel mentre che Zulema giocherellava con il mio computer.
"Trovato niente?" dissi nel mentre che mi asciugavo i capelli e mi passavo la piastra con attenzione per evitare di bruciarmi.
"No bionda, secondo me questi lavori non fanno per te." mormorò facendo spallucce e continuando a guardare con attenzione ma scosse la testa facendo una smorfia sul viso.
"Fanculo." sussurrai mettendomi il rossetto con cautela e sentii lo sguardo del mio scorpione addosso.
Era da un paio di ore che mi aiutava a cercare qualcosa di nuovo sui vari siti online ma quasi tutti i lavori badavano alla fedina penale e con la mia non mi avrebbero presa sicuramente.
"Ho finito, ci vediamo dopo." dissi dopo un po' andando a prendere il capotto e non appena me lo infilai Zulema si alzò e venne davanti a me posando lo sguardo su tutto il mio corpo.
"Mhm." disse leccandosi il labbro e con l'indice mi accarezzò il fianco destro facendomi venire i brividi e salì più in alto incidendo le mie clavicole.
"Che fai?" sussurrai sentendo il respiro farsi più pesante ma il mio scorpione non mi aiutò continuando a fare il suo percorso.
In quel preciso istante era come se volesse incidere ogni tratto della mia pelle, stava valutando cosa fare e lo potevo notare da come serrava la mascella e dalla sua faccia corrucciata, soprattutto contrariata.
Con mossa veloce posò le mani sul mio seno e mi alzò la scollatura del vestito per poi abbassarlo sotto alla coscia.
Mi mancò il fiato per il gesto così possessivo e spalancai la bocca mentre si avvicinò ad un centimetro dal mio volto e feci un sorriso.
"Non pensare che gli altri possano guardare o toccare ciò che è palesemente mio." sussurrò mordendomi con forza un lembo di pelle sul collo facendomi gemere dal dolore, scese più in basso e mi lasciò un segno violaceo nel mio seno destro.
"Hai finito?" sbottai irritandomi e la donna davanti a me annuì coprendomi con il capotto e agganciandomelo con forza.
"Perfetto." disse soddisfatta e scossi la testa non replicando, ero in ritardo e non c'era tempo per discutere.
"A dopo." dissi dirigendomi verso la porta non prima di averle lanciato un'occhiataccia.
"Ciao bionda, divertiti." disse Zulema risedendosi sul divano con il computer sopra le gambe e mi sorrise strafottente.
"Lurida figlia di puttana." sussurrai mentre entravo in macchina furiosa, ma nonostante tutto ero sollevata nel riaverla con me.
Speravo solo che non mi abbandonasse di nuovo spezzandomi il cuore in mille pezzi.

La serata al locale stava procedendo abbastanza bene e non smettevamo nemmeno per mezzo secondo di servire i clienti.
Mi toccai il collo incoscientemente e sussultai dal dolore per il segno che mi aveva lasciato Zulema, mi vennero i brividi al solo pensiero del suo sguardo sul mio, riuscivo sempre a percepire quando qualcuno mi stava osservando ma lei la sentivo nella pelle.
Come se la stesse perforando per farmi sapere che mi stava guardando.
Come se mi stesse bruciando con i suoi occhi per farmi sciogliere dinanzi al suo corpo.
Da una parte mi urtava da morire perché non mi piaceva tantissimo dipendere da qualcuno e tanto meno farmi trasportare da emozioni che non conoscevo e con lei ne stavo provando troppe.
"Tutto bene?" chiese Octavia raggiungendomi e le sorrisi annuendo.
"Vedo che ti sei data da fare." disse spostando il mio viso di lato indicando il mio seno ridendo.
"Non è come pensi tu." mormorai facendo spallucce ma la mia amica mi bloccò subito.
"Te li ha fatti quella donna che era con te un paio di giorni fa?" disse maliziosamente e annuii serrando la mascella.
"Me la fai conoscere?" disse seguendomi mentre andavo a prendere il capotto ma scossi la testa sorridendo.
"Eddai però!" esclamò la mia amica incredula e la salutai mentre uscivo e salutavo gli altri.
L'aria gelida mi colpii in pieno e tremai dal freddo entrando subito in macchina accendendo il riscaldamento, accesi la radio e mi rilassai sentendo la musica.
Non vedevo l'ora di tornare a casa e vedere il mio scorpione, parlarle e stare con lei, mi è mancata terribilmente la sua presenza.
Accelerai un po' di più e fortunatamente deviai l'ennesimo semaforo rosso, almeno sarei tornata a casa prima.
Ero spaventata dall'idea che lei potesse stare con me, ma allo stesso tempo la volevo con me per l'eternità perché era l'unica persona che mi faceva stare bene nel vero senso della parola.
Non ho mai desiderato nessun altro in vita mia se non lei, mi aveva portato tanto dolore in tutti questi anni ma cosa potevo farci?
Volevo lei e basta.
Non appena arrivai davanti alla roulotte scesi dalla macchina e chiusi lo sportello tremando dal freddo, feci un piccolo sorriso notando la luce ancora accesa, inarcai un sopracciglio e notai che erano quasi le quattro del mattino.
Entrai dentro e subito cercai con lo sguardo il mio scorpione, i suoi occhi si posarono sui miei e sorrisi per quanto fosse bella.
"Hey." mormorai chiudendo la porta alle mie spalle e appoggiando la borsa sulla sedia con il capotto.
"Ciao, bionda." disse Zulema squadrandomi dalla testa ai piedi e sgranai gli occhi trovando la cena pronta.
"Hai cucinato per me?" mormorai senza nascondere un sorriso e il mio scorpione annuì guardandosi attorno nervosa.
"Sono più grande di te bionda, so cucinare meglio dato che ho più esperienza." disse alzandosi e senza pensarci due volte mi precipitai verso di lei e le lasciai un lungo bacio sulla guancia facendola irrigidire subito.
"Grazie." sussurrai lasciandogliene un altro e le sue mani afferrarono subito la mia vita stringendomi a sé ma le feci un ultimo sorriso togliendomi i tacchi notando i miei piedi doloranti.
Mi staccai dal suo corpo e mi precipitai in bagno facendomi una doccia veloce al corpo e rilassai i muscoli al contatto dell'acqua calda sulla mia pelle.
Afferrai la spugna e mi insaponai con cura chiudendo gli occhi cancellando ogni mio pensiero possibile dalla mente.
Una volta uscita dalla doccia mi infilai i pantaloncini e una felpa larghissima che mi arrivava sopra la coscia, lasciando le mie lunghe gambe scoperte.
Mi legai i capelli e tolsi tutti i residui di trucco dal viso sciacquandomelo con cura.
"Devi assolutamente vedere questa serie tv, è da tutta la sera che la guardo." disse Zulema osservandomi seria una volta che uscii dal bagno.
"Poi devi spiegarmi come sei riuscita ad entrare nel mio account Netflix se non sai la password." mormorai afferrando il piatto ancora caldo sedendomi al suo fianco nel letto.
"Ti conosco troppo bene ormai." disse facendo spallucce e la guardai incantata iniziando a mangiare e chiusi gli occhi gustandomi questo nettare degli dei.
"Sei arrivata alla quinta stagione?" esclamai sconvolta guardandola insieme a lei, Zulema annuì fiera e risi alzandomi per depositare il piatto nel lavello, bevvi un sorso d'acqua e percepii il suo sguardo bruciarmi addosso.
"Ma l'hai iniziata oggi, cristo." dissi scuotendo la testa raggiungendola, mi accoccolai a lei e intrecciai le gambe con le sue.
"Mi piace." sussurrò tenendo lo sguardo fisso sullo schermo e sorrisi per quanto fosse bella, non aveva un filo di trucco e i suoi capelli erano più lisci del solito, facendole risaltare ancora di più i suoi lineamenti.
Affondai il viso sul suo collo e inspirai il suo profumo incominciando a lasciarle una scia di baci provocandole dei brividi.
"Mi stai distraendo e poi la protagonista è figa." disse ridendo leggermente e la guardai male staccandomi dal suo corpo infuriandomi.
"Buonanotte Zulema." borbottai scuotendo la testa incredula e non appena feci per alzarmi la sua mano afferrò il mio polso riportandomi vicina a lei, appoggiò il computer sul comodino al suo fianco e mi strinse a sé bloccandomi.
"Lasciami, vai dalla tua protagonista figa." dissi guardandola male ma scoppiò a ridere.
"Gelosa Ferreiro?" sussurrò ad un centimetro dal mio viso e guardai le sue labbra.
"No, ci mancherebbe altro." mormorai girando il viso di lato allontanandomi dal suo corpo, accoccolandomi sotto le coperte.
Ero esausta.
"Va bene." disse il mio scorpione divertita e si avvicinò a me abbracciandomi da dietro slegandomi lo chignon disordinato accarezzandomi i capelli, facendomi rilassare.
Appoggiò le labbra sul mio collo e incominciò a baciarlo portandomi nell'altro mondo, chiusi gli occhi e mi addormentai tra le sue braccia ma sussurrò una frase che mi fece sorridere.

"Lei non è te."

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