epilogo.

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16 anni dopo, marocco.

Incredibile come il tempo passi in fretta.
Un momento prima ti guardi allo specchio e subito dopo cambi radicalmente.
Assurdo.
In tutti questi anni avevo visto mia figlia crescere, sotto ad ogni aspetto.
L'avevo guardata parlare, camminare, saltare e ridere a crepapelle.
Era la luce dei miei occhi.
E Zulema? Beh, era tutt'altra storia.
Ogni secondo che passava l'amavo sempre di più, con tutta la mia anima e cuore.
E per lei era lo stesso.
C'erano momenti in cui litigavamo come due bambine ma fortunatamente non eravamo così tanto orgogliose.
Il mio scorpione aveva imparato a parlare per davvero e a dirmi tutto quello che non andava, risolvendo i nostri problemi.
In questi anni eravamo cambiate tanto anche esteticamente, eravamo più donne e le nostre consapevolezze erano altre.
E avevamo anche qualche ruga in più.
Zulema invece era sempre più bella e non mi stancavo mai di innamorarmi di lei era proprio la donna della mia vita.
E avevamo creato una famiglia perfetta.
A tutti gli effetti.
"Buongiorno." mugugnò il mio scorpione stringendomi la vita e subito mi rilassai sentendo il suo profumo meraviglioso.
"Giorno." ricambiai girandomi leggermente per osservare il suo volto completamente rilassato nell'incavo del mio collo.
Era un angelo, letteralmente il più bello.
Le lasciai un piccolo bacio sulle labbra e subito una chioma bionda fece capolinea sullo stipite della porta, Rosa mi guardò sorridendomi appena e lentamente si incamminò verso di noi.
Era bellissima ed era la mia fotocopia.
I suoi occhi verdi illuminavano la mia vita da sempre, rendendola perfetta.
"Piccola." sussurrai richiamandola e subito spostai la coperta per farle spazio tra le mie braccia, si infilò nel nostro letto e l'abbracciai forte accarezzandole i suoi lunghi capelli biondi e mossi.
Aveva da poco compiuto 16 anni ed era la bambina più bella che avessi mai visto.
Caratterialmente era simile a me, qualche volta assumeva anche dei comportamenti che erano uguali a Zulema.
Avevo sempre amato il suo carattere estremamente forte e determinato.
"Stavo facendo un sogno bellissimo, vi odio cazzo siete le solite." borbottò Zulema alle mie spalle e risi leggermente.
"Ho mal di testa posso rimanere a casa qui con voi?" disse Rosa con una vocina esile e inarcai un sopracciglio confusa, mentiva spudoratamente per raggiungere qualsiasi obbiettivo.
Mi ricordava tanto qualcuno.
"No." sbottò Zulema alzandosi e mi diede un bacio veloce sulle labbra andando in cucina per preparare la colazione.
Cucinava dei pancake buonissimi e finalmente dopo tanti anni aveva imparato come si facevano, senza bruciarli.
Squadrai il suo corpo slanciato e addosso aveva una camicia sbottonata che lasciava scoperte le sue gambe nude.
Era bellissima, come al solito.
Il sole si stava innalzando lentamente nel cielo e mi alzai dal letto seguendo mia figlia, non potevo perdermi i loro battibecchi mattutini.
Zulema era appoggiata nel bancone e beveva il caffè divertita nel mentre che Rosa sbraitava contro di lei arrabbiata.
"E perché vorresti rimanere qui?" le domandò nel mentre che mi squadrava dalla testa ai piedi e si morsicò il labbro.
Il suo desiderio nei miei confronti non era cambiato nemmeno di una virgola anzi.
Non ci stancavamo mai di unire i nostri corpi in una cosa sola, era indispensabile dimostrarle ogni secondo che l'amavo.
"Perché ho mal di testa." disse Rosa incrociando le braccia al petto e mi sedetti nel tavolo bevendo il caffè e godendomi lo spettacolo in silenzio.
"Ragazzina, mi stai mentendo." disse Zulema incominciando a prendere del tabacco e alcune cartine per girarsi una sigaretta, amavo vederla fumare.
"Mamma." la richiamò Rosa facendola sussultare leggermente, era tutto nuovo per lei ed era normale che reagiva così.
Ancora non si era abituata del tutto, quella bestiolina era cresciuta troppo in fretta, sconvolgendoci la vita.
"Mhm?" mormorò il mio scorpione distogliendo lo sguardo dal suo.
"Voglio rimanere con te." disse abbracciandola da dietro nonostante il corpo di Zulema si irrigidì come una statua.
Non era molto abituata a mostrarle affetto, ovviamente Rosa sapeva già cosa era successo in passato con Fatima.
Le avevamo raccontato ogni piccolo frammento della nostra vita dato che meritava di sapere ogni cosa, sapeva che non era sua madre al 100% come lo ero io ma le voleva tanto bene.
"Ho detto di no." disse Zulema divertita e a quel punto nostra figlia si staccò bruscamente e salì le scale di corsa, scossi la testa serrando la mascella e mi alzai appoggiando la tazza vuota nel lavello, andando davanti al mio scorpione e la sgridai con lo sguardo.
"Bionda, che c'è?" sbuffò portandosi una sigaretta sulle labbra ma gliela tolsi, facendola innervosire ancora di più.
"Ti devi rilassare e lo percepisce che sei tesa, lo sai maledizione." le sussurrai dolcemente e sbuffò girando il viso di lato con la mascella contratta.
"Va bene." disse guardandomi dritta negli occhi e lentamente la baciai intrecciando subito la lingua con la sua.
"Sei una mamma fantastica ricordatelo sempre, capita di discutere." dissi lasciandole un piccolo bacio sulla guancia e il mio scorpione annuì seria.
"Vado a scuola." disse ad un tratto Rosa con le lacrime agli occhi e mi rattristai vedendola in questo stato.
Odiavo vederle litigare.
"Ragazzina." la richiamò Zulema cercando di afferrarle il polso ma si strattonò dalla sua presa uscendo e sbattendo la porta con forza.
"Dalle tempo, vedrai che le passa." dissi facendo spallucce e andando in bagno per farmi una lunga doccia, Zulema mi raggiunse dopo alcuni minuti nel mentre che mi insaponavo e lentamente mi abbracciò da dietro baciandomi la spalla nuda ripetutamente.
"Scusami se non sono all'altezza." mormorò coprendomi il seno con le sue braccia e mi voltai subito nella sua direzione, volevo parlarle.
"Sei all'altezza di tutto quanto all'interno della mia vita, da sempre." dissi baciandola con forza rassicurandola, non aveva nessun tipo di problema a mostrarmi le sue debolezze.
Non più ormai.
"Forse non le dimostro tanto amore." disse accoccolandosi nell'incavo del mio collo nel mentre che l'acqua calda riscaldava i nostri corpi stretti e nudi.
"È tutto nuovo per te Zulema, Rosa sa quello che è successo con Fatima. Quella ragazzina è fin troppo sveglia e l'ha capito fin dall'inizio che hai sofferto per tante cose dalla quale non sei riuscita a scappare nemmeno tu." le sussurrai afferrandole dolcemente il viso tra le mani e baciandola con tutto l'amore che avevo.

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