3 anni dopo.
Sfrecciai ad alta velocità svoltando una curva a destra premendo ancora di più l'acceleratore, un'ondata di aria calda mi colpii in faccia e sorrisi sentendomi: libera.
Avevo sognato tante volte questo momento mentre mi trovavo in carcere, e non appena respirai a pieni polmoni mi sentii rinascere completamente, avevo rivalutato ogni piccola cosa nella mia vita, realizzando quanto effettivamente mi ero persa ogni momento importante.
Abbassai del tutto il finestrino e sorrisi guardando il paesaggio scorrere davanti a me, avevo appena finito un turno devastante a lavoro e non vedevo l'ora di tornare a casa e rilassarmi.
Tempo fa avevo acquistato un camper abbastanza grande perché volevo spostarmi sempre ed esplorare ogni posto sperduto, avevo già perso parecchio tempo stando chiusa dentro ad una cella ma fortunatamente stavo recuperando tutto quanto, creando nuovi ricordi e tenendoli stretti a me.
Mi ero già recata in molti luoghi sconosciuti e lentamente stavo cancellando dalla lista ogni meta possibile ed immaginabile, anche perché la mia situazione economica me lo permetteva, avevo ripreso gli studi ed ero riuscita a prendermi una seconda laurea anche se ovviamente tutti erano al corrente della mia fedina penale.
Momentaneamente lavoravo in uno dei locali più famosi di tutta la Spagna già da due anni e avevo uno stipendio abbastanza alto che mi permetteva di pagarmi qualsiasi cosa, anche se a volte stringevo i denti perché non era possibile pagarmi tutto quanto.
Speravo di trovare qualcosa di migliore anche perché avevo dei titoli di studi abbastanza importanti ma il vero problema era il mio passato e ciò che avevo fatto, le voci giravano velocemente e nessuno voleva una ex carcerata tra i suoi dipendenti.
Che reputazione potevo avere?
Ero sola e stavo bene, nonostante tutto ciò che era successo avevo cambiato radicalmente ogni sfumatura del mio carattere.
Sussultai non appena sentii il telefono squillare e sorrisi vedendo il nome della mia migliore amica, risposi subito e la sua voce squillante mi fece sorridere ma ormai era abitudine.
"Macarena Ferreiro!" esclamò facendomi ridere e scossi la testa sistemandomi gli occhiali da sole e prestando ancora più attenzione alla guida, mi metteva di buon umore sentirla.
"Lidia Aguilar, non urlare." dissi divertita e fermandomi davanti ad un semaforo rosso aspettando che scattasse il verde.
"Indovina? Francisco mi ha fatto la proposta di matrimonio poco fa!" esclamò euforica e feci un sorriso a trentadue denti, sapevo quanto lo amava dato che stavano insieme da quando erano piccoli, ne avevano passato tante.
"Sono felice per te tesoro, dico davvero! Te lo meriti." mormorai con un sorriso malinconico sulle labbra e non appena scattò il verde imboccai la strada che dava sulla destra.
"Maca, dovevi assolutamente vederli, Lidia è scoppiata a piangere e ovviamene io ho ripreso tutto, ti devo far vedere il video." disse ad un certo punto Carlota mettendosi in mezzo nella conversazione, scoppiai a ridere e già me le immaginavo nel mentre che litigavano.
Erano le mie migliori amiche, ed era stata una benedizione incontrarle per davvero, mi trovavo bene con loro ed erano tanto tanto speciali.
"Ridammi il telefono, stronza!" esclamò Lidia furiosa e si sentii un gran fracasso, intanto arrivai a destinazione e staccai il bluetooth dalla macchina per poi afferrare il telefono e chiudere lo sportello.
"Macarena, devi aiutarmi a nascondere il cadavere di queste due perché le sto per uccidere!" esclamò la mia amica divertita e scossi la testa riconoscendo la voce.
"Marga, é una grandissima idea." risposi aprendo la porta ed entrando dentro al camper, lanciai la borsa in un punto indefinito e mi tolsi le scarpe nel mentre che continuavano a litigare.
"Eccomi, ci vediamo domani per fare colazione! Solito orario non tardare, ti voglio bene." disse Lidia con il fiatone riprendendo il telefono, annuii e la salutai prima di chiudere la chiamata e di buttarmi nel letto, i miei lunghi capelli biondi erano sparsi sul cuscino e lentamente mi sistemai la frangia rilassandomi e pensando a come la mia vita era cambiata.
Non nego che a volte mi sento sola e desidero con tutta me stessa avere qualcuno al mio fianco e sentirmi nuovamente viva.
Per quanto la mia vita fosse perfetta mancava quel tassello in più, quella scintilla che doveva assolutamente far riaccendere il fuoco che avevo dentro, e sapevo bene a chi mi stavo riferendo ma avevo promesso a me stessa di andare avanti a testa alta e di dedicarmi totalmente a me stessa senza nessuno scrupolo.
"Fanculo." sussurrai tirandomi su con i gomiti e sospirando, afferrai una felpa e un pantalone a caso dall'armadio e filai dritta in doccia cercando di alleggerire la mente da ogni pensiero negativo.
Nel mentre che lavavo il mio corpo con cura ripensai ai vari momenti vissuti in carcere, ovviamente gli incubi erano ritornati e avevo iniziato un percorso con la psicologa, andando varie volte agli incontri settimanali con altre persone.
Sapeva tutta la mia situazione dato che le raccontavo ogni singolo dettaglio della mia vita.
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euphoria
Fanfiction➵ ZURENA. (gxg) • SEQUEL ➝ AMNESIA. "Ho voglia di abbracciarti, di quelli abbracci lunghi in cui le labbra restano mute e i cuori, così vicini, si sussurrano l'amore. Abbracciate, io e te, col tempo immobile e la vita sospesa. Istanti infiniti di s...