43.

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Il grande giorno era arrivato e la preoccupazione scorreva nelle mie vene, Zulema mi diede i vestiti da cameriera che avremo dovuto indossare e li infilai spogliandomi davanti al suo sguardo.
Erano quasi le nove del mattino e tutto stava procedendo secondo il nostro piano, non dovevamo sbagliare nulla.
Mi guardava leccandosi le labbra e non appena rimasi in reggiseno davanti a lei mi spinse contro la macchina con forza.
Le sue labbra si posarono sul mio collo e lo baciò facendomi gemere e chiudere gli occhi.
"Che succede?" ansimai stranita dal suo comportamento ma la strinsi a me.
"Non fare cazzate." ringhiò ad un centimetro dal mio viso e sgranai gli occhi notando un minimo di preoccupazione.
"Tu non dovresti fare cazzate." sbottai infuriandomi ma la sua mano percosse il mio seno per poi stringerlo con forza.
Appoggiai la testa nella sua spalla e non appena feci per baciarla girò il viso.
"Bionda, per favore." sussurrò mordendomi la mascella e annuii staccandola dal mio corpo e vestendomi, salimmo in macchina e ci recammo nella villa dove si sarebbe svolto il matrimonio.
Distava circa un'ora da dove ci trovavamo noi e percorremmo tantissimi chilometri.
"Cazzo." sussurrai guardando il numero eccessivo di invitati una volta arrivate ed era tutto esageratamente enorme, si vedeva che era roba da narcotrafficanti.
"Goya è già nelle cucine, ora ci faranno i controlli quindi stai tranquilla e stai al mio fianco." disse Zulema spegnendo la macchina e non appena posò gli occhi sui miei mi avvicinai dandole un bacio sulla guancia.
Serrai la mascella e mi recai all'entrata nel mentre che c'erano tutti gli altri addetti ai preparativi e alle cucine.
Perlustrai con lo sguardo il giardino e notai che c'erano anche alcune guardie del corpo che prestavano attenzione a chiunque entrasse all'interno della villa.
"Quella è Katy." mi sussurrò Zulema indicandomela nel mentre che eravamo in fila e notai che stava guardando ogni invitato con attenzione, era una bella ragazza.
Si avvicinò davanti al mio scorpione e non le staccò gli occhi di dosso facendomi infuriare, che diavolo voleva?
"Ah questa, è una voglia e la ho da quando sono nata." disse indicandosi il tatuaggio e sospirai di sollievo non appena la ragazza annuì andandosene.
Fece un cenno ad un'altro ragazzo e finalmente ci recammo in giardino.
Il mio sguardo si posò su un teschio e sulle persone che mettevano alcune banconote vicino ad esso, era inquietante e notai che anche Zulema lo guardava.
"Suonate!" esclamò un'uomo e subito Monica cantò guardandoci velocemente, la gente incominciò a ballare e altri invitati si fecero largo tra la gente, come minimo ci saranno state una quarantina di persone che aumentavano notevolmente.
"Metti questo." mormorai a Triana non appena mi raggiunse e si infilò l'auricolare nell'orecchio, in modo tale da comunicare tra di noi più facilmente non appena saremo entrate per aprire la cassaforte.
"Flaca è già in cucina." sussurrai al mio scorpione non appena si infilò anche lei l'auricolare guardandomi attentamente.
"Ottimo, andiamo." rispose afferrando una bottiglia di vino e insieme andammo dentro in casa non appena sentimmo il vassoio che fece cadere Flaca.
Era il nostro segnale.
Zulema afferrò la pistola da sotto al tavolo e fortunatamente le guardie del corpo non si accorsero di niente, lasciandoci via libera e mettemmo in atto il nostro piano.
"Trovata vieni." disse Triana entrando in una stanza aprendo un mobile con all'interno la cassaforte, era enorme.
Feci scattare il timer nel mio orologio e la incitai a sbrigarsi mentre smanettava alcune cose velocemente.
"Dai forza, cazzo." la sentii dire infuriandosi nel mente che inseriva varie combinazioni e mi affacciai alla finestra notando alcuni uomini parlare tra di loro.
"Merda non posso aprirla perché si apre con il cazzo di occhio della sposa, è a riconoscimento oculare!" esclamò Triana raggiungendomi e mi salii il panico in mezzo secondo.
"D'accordo abbiamo dodici minuti prima che ci scoprano." mormorai premendo sull'auricolare cercando Zulema che mi rispose subito.
"Non gridare bionda, sono auricolari di ultima generazione questi." disse divertita e mi arrabbiai perché non capiva.
"Chiudi quella fogna! Ci serve la sposa perché la cassaforte si apre con il suo occhio." aggiunsi serrando la mascella e toccandomi i capelli nervosamente.
"Ci penso io." disse dopo alcuni secondi e sospirai di sollievo mentre l'aspettavo in ansia e controllavo il timer, notai le guardie tra di loro e subito indicarono la nostra finestra, ci avevano trovato ed era inevitabile.
Sicuro avevano guardato ogni nostro movimento tramite le telecamere, mancavano due minuti e provai a richiamare Zulema ma non mi rispose perché probabilmente l'aveva buttato da qualche parte, fregandosene.
La porta si aprì di scatto e il mio scorpione entrò spingendo Katy fino a farla cadere letteralmente a terra.
"Che cosa volete?" domandò quest'ultima in panico ma le afferrai il braccio con forza trascinandola vicino alla cassaforte per sbloccarla e Triana si avvicinò subito a noi estasiata.
"Chi ha scelto il rosa?" domandò Zulema camminando attorno alla stanza e saltò sopra al letto con la pistola tra le mani puntandola in un punto a caso.
La cassaforte si aprì di scatto e spalancai la bocca incredula afferrando i diamanti e li mettemmo subito nell'apposita valigia.
Zulema era sorpresa ma si alzò guardando fuori dalla finestra ricaricando la pistola serrando la mascella, ormai non potevamo più scappare e i messicani ci stavano raggiungendo perché si erano già accorti da molto che qualcosa non andava.
Diedi la valigia a Triana e strinsi con tutte le mie forze la pistola che avevo tra le mani nel mentre che Zulema sollevava Katy da terra e le puntava la pistola addosso mettendosi davanti alla porta.
Sentimmo dei passi avvicinarsi sempre di più e ormai il tempo era scaduto, mi misi affianco al mio scorpione in panico.
La porta si aprì di scatto e percepii l'adrenalina scorrermi impetuosa nelle vene, Zulema sogghignò divertita non appena Diego le puntò la pistola contro con altri due uomini dietro.
"No amico no, non sapete che porta sfortuna vedere la sposa prima delle nozze?" disse il mio scorpione ma serrai la mascella guardandolo male.
"Abbassate le armi ora, cazzo." ringhiai alzando la voce stringendo Katy per poi affondarle la pistola in gola percependo i battiti accelerati del suo cuore a causa della paura, non volevo comportarmi così.
"Fate ciò che dice." disse Diego mettendo la pistola a terra seguito dagli altri e Zulema mi guardò soddisfatta.
"Molto bene, suppongo che sia arrivato il momento di chiamare il signor Ramala no?" mormorò Zulema e fece un cenno al ragazzo davanti a noi che li porse il telefono chiamandolo.
"Katy?" sbottò l'uomo visibilmente preoccupato e serrai la mascella seria.
"Sbagliato non sono Katy signor Ramala, innanzitutto volevo dirle che ha una casa splendida e poi abbiamo sequestrato sua figlia. L'idea iniziale è quella di andare via e farvi celebrare il matrimonio, per questo ho bisogno che tenga buoni i suoi cani." disse sedendosi e la guardai intimandole di smetterla ma non mi ascoltò, stava dando i numeri.
"Non fatele del male." disse Ramala serio e strinsi ancora di più la presa su Katy mentre Diego mi lanciava delle occhiate di fuoco, aveva paura.
"Questo dipende da voi." disse Zulema riattaccando e dopo alcuni minuti ci dirigemmo al piano inferiore intimando a tutti quanti di sollevare le mani con dei piatti sopra alla testa e inginocchiarsi senza aprire bocca.
"Ma guardali, sembra che stanno per ricevere l'ostia." disse Triana scoppiando a ridere e la guardai male nel mentre che ci dirigevamo in giardino.
"Presto ce ne andiamo! È stata una cerimonia indimenticabile!" esclamai alzando la mano nel mentre che afferravo nuovamente il braccio di Katy con forza.
Feci un cenno a Zulema di andarcene ma non mi ascoltò perché aveva lo sguardo puntato su quel teschio e sembrava che non avesse la percezione della realtà.
"C'è ancora tempo, è maleducazione andare via prima del ballo." disse seria e sgranai gli occhi mentre premevo la pistola nella tempia della ragazza tra le mie braccia.
"Suonate qualcosa di allegro!" urlò il mio scorpione e l'orchestra incominciò a suonare una canzone a caso.
"Mi spieghi che cazzo stai facendo?" urlai con il cuore in gola, ci avrebbero massacrate se fossimo rimaste ancora per molto, Ramala non smetteva un attimo di guardarci e sapevo che i suoi uomini erano armati fino al collo.
"Tu hai detto che chi è felice vive vent'anni di più giusto? Allora dobbiamo esserlo!" disse con la pistola tra le mani e mantenni lo sguardo fisso sul suo mentre faceva cadere i piatti dalle mani delle persone con forza.
Stava sicuramente avendo una delle sue solite crisi dovute a qualche allucinazione e dovevo fare qualcosa perché stava solamente peggiorando la situazione.
Puntò la pistola a caso andando davanti a Ramala e lo guardò facendogli cadere il piatto in terra e a quel punto scattai verso di lei spingendo Katy dalle altre.
Strinsi la pistola con forza e gliela puntai addosso con le mani che mi tremavano, volevo che ritornasse se stessa ma non c'era modo di farla ragionare.
"Sei pazza? Che cazzo ti prende?" sussurrai cercando di afferrarle la mano ma si scansò dalla mia presa, tutti i presenti erano sconvolti da ciò che stava succedendo e stavo perdendo la pazienza, dovevamo andarcene subito.
"Sono completamente matta." disse continuando a puntare la pistola ad alcune persone e trattenni il fiato perché se avesse sparato a qualcuno sarebbe successo un casino stratosferico.
"Stai mandando tutto a puttane, Zulema andiamocene per favore." dissi ingoiando il groppo che avevo in gola e finalmente il suo sguardo si posò su di me ed era fredda come il ghiaccio.
Scattò verso di me appoggiando il viso contro il mio e se mi fossi spostata di un millimetro l'avrei baciata come niente.
"È già andato tutto a puttane." disse con il fiatone avvicinandosi al mio corpo e chiusi gli occhi per la troppa vicinanza.
"Andiamo ho detto." ringhiai inspirando il suo profumo e mi allontanò spingendomi lontana con la sua guancia, mi guardò senza nessuna emozione e mi puntò la pistola ad un centimetro dal mio viso cogliendomi di sorpresa.
"Fanculo i matrimoni c'è sempre qualcuno che frigna, alcuni al lo voglio, altri al lancio del riso, io preferisco farlo durante il ballo. Musica e amore sono troppo per me, beh ma questo è il momento degli sposi quindi continuate a suonare senza fermarvi grazie." disse riprendendo a camminare nel mentre che afferrava Katy e lo sposo facendoli ballare insieme, il mio sguardo ricadde su Diego e lo vidi ribollire dalla gelosia.
Monica mi aveva precedentemente raccontato che loro due stavano insieme e che questo matrimonio era una copertura in modo tale che loro due potessero scappare a gambe levate.
Ramala non aveva mai accettato il fatto che sua figlia stesse con il suo fratellastro, lo odiava da morire.
"Evviva gli sposi!" urlò Zulema guardandosi attorno ma nessuno le rispose, quindi si arrabbiò notevolmente.
"Non vi sento cazzo." disse indicandosi l'orecchio e non appena gli altri applaudirono riandò da loro incitandoli a ballare e tremai dalla paura.
"E pensare che fino a un momento fa stava scappando ma viva l'amore!" disse guardando lo sposo stringendo la pistola con forza chiudendo gli occhi appoggiandosi contro gli sposi e ballando insieme a loro.
Ero letteralmente sconvolta e speravo che finisse al più presto di fare questo teatrino senza senso.
Diego ad un certo punto si alzò stanco di vedere Katy ballare e sussultai sentendo Ramala richiamarlo con rabbia.
Goya cercò di bloccarlo insieme a Flaca ma Diego non l'ascoltò e corse verso di Katy per poi baciarla davanti a tutti nel mentre che piangevano entrambi.
Sentii uno sparo e un messicano sparò Flaca dritta nello stomaco e di conseguenza incominciò una sparatoria mentre correvo verso la mia amica sconvolta.
"Ti avevo detto che dovevamo andarcene!" sbottai urlando contro Zulema ma non mi ascoltò schivando un proiettile come niente, mi vennero le lacrime agli occhi mentre afferravo Flaca e la trascinavo verso l'uscita, fortunatamente avevo con me le chiavi della macchina.
Aprii lo sportello con forza e aiutai la mia amica a sdraiarsi, cercai con lo sguardo Zulema ma non la vidi fino a quando Flaca urlò dal dolore, non potevo perdere altro tempo, dovevo andarmene subito.
"Maca, sto morendo." mormorò la donna davanti a me senza fiato e mi spaventai parecchio notando il sedile sporcarsi di sangue, mi venne la nausea dovuto all'odore e serrai la mascella saltando in macchina e sfrecciando ad alta velocità nel mentre che le lacrime rigavano il mio viso dalla paura.
Sentivo ancora gli spari riecheggiare nelle mie orecchie e non appena guardai nello specchietto retrovisore sospirai di sollievo notando Zulema raggiungermi.
"Grandissima figlia di puttana." sussurrai asciugandomi le lacrime e tutta l'ansia svanì nel sapere che non le era successo nulla, ora non ci restava che dirigerci verso quell'hotel di cui mi aveva parlato, sperando che andasse tutto bene.
Ma sapevo già dal mio sesto senso che non sarebbe stato così.

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