28 luglio, almeria.
"Tu quello non lo compri." borbottò Zulema affacciandosi dentro al camerino per scrutare con attenzione ciò che stavo provando.
Aveva deciso di accompagnarmi a fare alcune compere ma ovviamente non era d'accordo su alcuni vestiti che provavo.
"Perché non dovrei prenderlo?" sbottai innervosendomi sotto al suo sguardo geloso, ultimamente era molto più possessiva nei miei confronti.
"Perché ci sono i fiori disegnati." disse spostando leggermente la tendina per porsi meglio e mi squadrò attentamente.
"Ma che giustificazione è? Spiegami." dissi guardandomi nello specchio e sistemandomelo meglio lungo la vita.
"Attira di più le persone, quel colore." disse indicandomelo e sbuffai arrabbiata.
"Io lo prendo invece, non prendo ordini da te." dissi guardandola male ma sgranai gli occhi non appena entrò dentro e chiuse la tendina alle sue spalle.
"Che hai detto?" disse adagiandomi contro lo specchio e rabbrividii non appena mi baciò con passione facendomi inarcare la schiena dal piacere.
"Non voglio che ti guardino." la sentii borbottare furiosa e misi la testa di lato nel mentre che mi baciava il collo facendo scorrere il suo labbro inferiore lungo la mia gola.
"Gelosa Zahir?" sussurrai abbracciandola e stringendola forte a me.
"Non sai quanto Ferreiro." disse lasciandomi un lieve bacio sulle labbra per poi aspettarmi all'uscita del negozio, provai altri vestiti e decisi di prenderli andando e pagare soddisfatta.
Il cassiere mi sorrise e mi porse le buste per poi uscire, i miei occhi si posarono subito sulla donna seduta nella panchina e la guardai innamorata come non mai.
"Finito?" disse alzandosi e la vidi sussultare dal dolore toccandosi la testa ma riprese subito il suo autocontrollo e si mise al mio fianco.
Mi preoccupai parecchio e notò il mio sguardo perso nel vuoto, così per tranquillizzarmi mi afferrò la mano e mi diede un bacio sulle labbra davanti a tutti.
"Quindi l'hai preso?" disse indicandomi le buste che avevo in mano e annuii trascinandola in gelateria, nel mentre che sceglievo i vari gusti la sentii borbottare qualcosa e alzai gli occhi al cielo ordinando il suo gusto preferito di gelato, ormai sapevo cosa le piaceva.
"Senti ma tu sei libera?" disse il ragazzo davanti a me nel mentre che mi porgeva dei tovaglioli ma sussultai sentendo la presa forte del mio scorpione sulla mia vita, lo trucidò con lo sguardo.
"No, sta con me." disse furiosa stringendomi ancora di più e sorrisi per il modo possessivo con cui l'aveva detto.
"È la tua ragazza?" mi domandò quest'ultimo, feci per rispondergli ma ancora una volta Zulema mi precedette.
"Sì, è la mia ragazza." mormorò trascinandomi via mentre il cuore mi scoppiava nel petto non credendo che potesse arrivare a tanto, intrecciò le mani con le mie e decidemmo di sederci in una panchina di un parco nel mentre che alcuni bambini giocavano e ridevano tra di loro.
"Come hai fatto a sapere che il pistacchio è il mio gusto preferito?" mi domandò dopo alcuni minuti di totale silenzio e feci spallucce voltandomi nella sua direzione incantata.
"Ormai so tutto di te." sussurrai lasciandole un piccolo bacio sull'angolo della bocca, non volevo domandarle su ciò che aveva detto con il terrore di discutere per l'ennesima volta.
"Mi sorprendi, bionda." disse facendo spallucce e sorrisi guardandomi attorno.
Avevo sempre desiderato trascorrere questi momenti insieme a lei.
"Sei sporca di gelato." dissi ad un certo punto prendendola in giro e Zulema si toccò il viso ma era perfettamente pulito, così mi avvicinai e le leccai il labbro inferiore addentrando la lingua dentro alla sua bocca nel mentre che gemeva.
"Siamo in un luogo pubblico con tanti bambini, non voglio traumatizzare nessuno sopratutto con le tue urla." mi sussurrò sulla mia bocca mentre un calore nel basso ventre mi fece tremare, provocandomi miliardi di brividi.
Ovviamente trovava qualsiasi pretesto per provocarmi, si divertiva nel vedere la mia reazione così evidente ormai.
"Sei fastidiosa." sbottai spingendola lontana da me ma la sua mano afferrò il mio polso per abbracciarmi, sorrisi vittoriosa e la strinsi nel mentre che con i miei capelli mi copriva la scollatura del mio vestito, furiosa.
"Ora capisco tutto." borbottò arrabbiandosi e sbuffai accarezzandole la schiena e inalando il suo profumo, non parlammo per alcuni minuti e mi accoccolai a lei con i raggi del sole che accarezzavano i nostri corpi.
Dopo l'ennesimo tentativo costrinsi Zulema ad entrare in un negozio a caso per farle provare un vestito.
"Solo uno, poi giuro che non ti rompo più." dissi felice nel mentre che gliene porgevo qualcuno, non vedevo l'ora.
"Non ci posso credere che sto per fare questa cosa, me la pagherai cara." disse il mio scorpione afferrandolo dalle mie mani e saltellai soddisfatta sedendomi nella poltroncina davanti al camerino, in ansia.
Non l'avevo mai vista con qualcosa di appariscente e stretto addosso, volevo che si lasciasse andare anche per queste piccole cose con me.
Incrociai le gambe e mi morsicai il labbro in ansia, volevo assolutamente vederla e dopo alcuni minuti vidi la sua testa sbucare dalla tenda, bella come non mai.
"Io non esco da qui." disse guardandomi male e il signore al mio fianco scoppiò a ridere non appena ci vide discutere.
"Dai, esci!" esclamai nervosa e non appena Zulema spostò del tutto la tenda rimasi a bocca aperta come un'idiota.
Notai che anche le persone attorno a noi rimasero abbastanza colpite ma lei aveva occhi solo per me, infatti non staccava lo sguardo dal mio imbarazzata.
"Cazzo." mormorai leccandomi il labbro e facendo scorrere lo sguardo in tutto il suo corpo perfetto, il vestito che avevo scelto le calzava a pennello e faceva risaltare tantissimo le sue curve.
Aveva una scollatura non troppo evidente e le sue spalle erano scoperte mostrando le sue clavicole sporgenti mentre per la lunghezza le arrivava sopra la coscia.
"Soddisfatta, bionda?" disse sogghignando divertita e mi alzai afferrando il telefono dalla mia borsa.
"Manca una cosa però." sussurrai spingendola davanti allo specchio e mi misi dietro alle sue spalle, presi l'elastico dal mio polso e le legai i capelli scoprendole il collo magro e perfetto.
"Ecco fatto, sei bellissima." mormorai con le lacrime agli occhi incominciando a lasciarle una scia di baci lungo la spalla fino ad arrivare al collo.
"Sei mia." aggiunsi dopo alcuni secondi mordendole il lobo dell'orecchio e la vidi sorridere divertita nel mentre che scattavo varie foto con il telefono, volevo avere solo ricordi belli con lei.
"Sì bionda brava, fai le foto perché non mi vedrai mai più vestita così." disse indicandosi il vestito ma la inchiodai contro la parete alzandoglielo e scoprendo la sua coscia tonica e perfetta.
"Infatti, voglio vederti nuda." dissi ad un centimetro dalle sue labbra e sussultò sorpresa dal mio atteggiamento provocatorio e seducente, fece per afferrarmi la gola ma le lasciai un bacio sulle labbra uscendo fuori.
Non appena uscì sorrisi vedendola con i suoi soliti vestiti addosso e le afferrai la mano intrecciando le nostre dita dirigendoci in macchina.
"Bionda ti dispiace se guidi tu? Sono molto stanca e ho mal di testa." disse sedendosi nel posto del passeggero e annuii mettendomi gli occhiali da sole.
"Nessun problema." mormorai serrando la mascella preoccupata e appoggiai le buste nei sedili dietro.
Misi in moto e decisi di andare piano per non scombussolarle il viaggio ed evitare di farla stare male il doppio.
Abbassai il volume della radio e non appena mi fermai davanti ad un semaforo rosso mi voltai e la vidi con la testa appoggiata contro il sedile e gli occhi chiusi, sul viso aveva un'espressione di dolore e inarcai un sopracciglio confusa.
Scattò il verde e per tranquillizzarla le afferrai la mano e le accarezzai le nocche dolcemente, mantenendo lo sguardo fisso sulla strada arrivando a destinazione.
"Faccio tutto io, distenditi." dissi seria nel mentre che chiudevo la portiera ed entravo dentro con tutte le buste in mano.
"Non voglio che fai tutto tu." disse Zulema debolmente ma scossi la testa sistemando le cose mentre entrava in bagno furiosa.
Sentii l'acqua della doccia scorrere e mi cambiai mettendomi una sua maglia lunga che mi arrivava sopra alla coscia e lasciava le mie gambe scoperte.
Aprii il frigorifero e scelsi di cucinare qualcosa di sostanzioso in modo tale da rimetterla in forze, volevo che stesse bene.
Forse il suo mal di testa era derivato dal fatto che eravamo in piena estate e c'era tantissimo caldo, magari doveva mangiare un po' di più.
Zulema uscii dal bagno perfettamente struccata e mi cinse i fianchi da dietro non prima di aver bevuto la medicina.
"Meglio?" sussurrai nel mentre che annuiva e mi spostava i capelli da un lato baciandomi il collo dolcemente.
Sospirai di sollievo e le accarezzai il braccio continuando a cucinare tranquilla, la sua presenza mi metteva tranquillità e sicurezza.
Il mio scorpione rimase così fino a quando non finii e apparecchiammo per poi sederci e mangiare."Era troppo buono, c'era sicuramente qualcosa di strano." disse asciugando i piatti e le diedi uno schiaffo sul braccio offesa, facendola ridere a crepapelle.
"Io sono fortissima in cucina al contrario tuo." borbottai afferrando il computer e dirigendomi a letto.
"Io so usare la mani in altri modi più appaganti, per te sopratutto." disse sogghignando divertita nel mentre che mi raggiungeva, alzai gli occhi al cielo e le feci il dito medio facendo partire un film su netflix.
Intanto il mio scorpione si accoccolò nell'incavo del mio collo e mi rilassai tra le sue braccia nel mentre che ridevo per alcune battute stupide che diceva il protagonista.
Zulema mi guardava attentamente e ogni volta che ridevo appoggiava l'indice nella mia fossetta che si formava sulla mia guancia sinistra e la tracciò lentamente.
Era un dettaglio di me che la faceva impazzire e amavo questa cosa.
"Sta per finire e non voglio." sbuffai infastidita riferendomi al film e il mio scorpione rise chiudendo gli occhi intrecciando le gambe con le mie.
Le accarezzai i capelli dolcemente e prestai attenzione agli ultimi dieci minuti del film e sbuffai infastidita non appena finí, spensi il computer e rivolsi tutta la mia attenzione alla donna rilassata tra le mie braccia.
Sorrisi incantata vedendo il suo volto sereno e mi sistemai meglio appoggiando la testa sul cuscino, osservai ogni centimetro del suo viso e lentamente mi avvicinai per darle un bacio sulla fronte.
"Comunque cambiamo centro commerciale la prossima volta." disse furiosa con gli occhi chiusi e la guardai stranita non capendo a cosa si riferisse.
"E perché scusa?" le domandai confusa dato che eravamo sempre andate lì in qualsiasi occasione.
"Non mi piace il gelataio." borbottò stringendomi la vita possessivamente.
"Beh, tanto gli hai detto che sono la tua ragazza quindi." sussurrai con la voce tremolante con il terrore che potesse arrabbiarsi, infatti percepii il suo corpo irrigidirsi ma la tranquillizzai continuando ad accarezzarle i capelli.
"A te piace questa cosa?" mi domandò piano dopo un po' e mi accigliai parecchio davanti a questa domanda inaspettata.
"Sì, da morire." ammisi riuscendo finalmente ad identificare il nostro rapporto, stavamo insieme.
Zulema rise leggermente e mi lasciò un lungo bacio sulle labbra senza dire una parola, percepivo comunque tutta la sua tensione e decisi di non chiederle altro.
"Bene." disse staccandosi dal mio corpo dandomi le spalle e scossi la testa con uno stupido sorriso in volto per poi chiudere gli occhi e addormentarmi.
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euphoria
Fanfiction➵ ZURENA. (gxg) • SEQUEL ➝ AMNESIA. "Ho voglia di abbracciarti, di quelli abbracci lunghi in cui le labbra restano mute e i cuori, così vicini, si sussurrano l'amore. Abbracciate, io e te, col tempo immobile e la vita sospesa. Istanti infiniti di s...