marocco, febrero.
"Siamo arrivate?" domandai impaziente nel mentre che prestavo attenzione alla guida, erano quasi le 5 e il freddo di febbraio stava diventando più pungente e la sera era ormai inoltrata.
"Bionda dopo aver svoltato a destra devi proseguire dritta e poi girare al prossimo incrocio, a sinistra." disse Zulema alzando gli occhi al cielo e annuii seguendo le indicazioni.
Avevamo deciso di trasportare la roulotte con noi e poi l'avremo venduta ma intanto avevamo passato tutto il tempo a prendere le cose più importanti per noi, la strada era letteralmente deserta e proseguii per un sentiero riservato.
"Eccoci qui." disse Zulema afferrando le chiavi uscendo velocemente dalla macchina, scoppiai a ridere guardandola.
"Dai bionda, muoviti cazzo!" disse afferrandomi la mano e trascinandomi all'entrata, ero letteralmente a bocca aperta dalla bellezza di questa villa.
"Vedo che hai buon gusto." dissi indicandole la piscina enorme in giardino e si voltò verso di me afferrandomi per i fianchi.
"Io ho sempre buon gusto." sussurrò baciandomi lentamente ma mi staccai non vedendo l'ora di vedere le varie stanze della casa, aveva due piani.
"Allora, qui c'è la cucina e ovviamente prepareremo i pancake insieme." disse lasciandomi un bacio sulla mano e trascinandomi con lei, sorrisi divertita nel vederla indicarmi alcune cose che aveva scelto appositamente lei, in base ai miei gusti ma anche ai suoi.
I colori delle pareti si intonavano tantisismo con quelli dei mobili ed era tutto combinato.
"La nostra camera." sussurrò aprendo una porta abbracciandomi da dietro baciandomi il collo possessivamente, mi rilassai mordendomi il labbro e sgranai gli occhi guardandomi attorno.
Letto matrimoniale enorme, balcone che faceva vedere gran parte della spiaggia e le pareti erano di un colore chiaro.
"Quello lo dobbiamo inaugurare comunque, è un rito importante." disse sogghignando indicandomi il letto e le diedi uno schiaffo sul braccio facendola ridere divertita.
"Beh se vuoi, possiamo farlo anche ora sono pronta lo sai." sussurrai sensualmente abbassando la voce e la vidi mordersi il labbro con le pupille dilatate deglutendo squadrandomi.
"Bionda, lo sai che poi non esci più da lì vero?" disse dietro di me nel mentre che salivo una piccola rampa di scale andando nel piano superiore e guardavo le stanze degli ospiti e i vari bagni che avevamo a disposizione.
C'era addirittura la stanza per vedere i film, con una televisione enorme.
"E se fosse il contrario invece?" dissi continuando a camminare ma la sua mano mi fermò spingendomi contro una porta e inchiodandomi i polsi sopra alla mia testa.
"Bionda, non giocare con me." ringhiò contro il mio collo mordendolo piano e gemetti ad alta voce ridendo divertita.
Mi era mancato questo suo lato.
"Dai smettila idiota, piuttosto continua a fare la mia guida privata." mormorai prendendola in giro e la vidi sbuffare continuando a camminare e aprendo le altre porte, tutto era perfetto per noi.
"E infine abbiamo questa stanza, ho pensato che ti servisse." disse imbarazzata non appena tornammo al piano inferiore e serrò la mascella, mi vennero le lacrime agli occhi non appena aprii la porta e mi guardai attorno.
Era una stanza mezza vuota con una culla all'interno e vari accessori per neonati, non credevo che Zulema avesse fatto una cosa del genere per me.
"Hai pensato tutto tu?" sussurrai incredula e annuì appoggiandosi nello stipite della porta.
"Per alcune cose ovviamente ho chiamato Lidia e le altre, però sì." disse guardandomi dritta negli occhi e mi avvicinai accarezzandole piano il viso.
"Grazie, è stato bello da parte tua." sussurrai scoccandole un bacio sulle labbra dolcemente e ricambiò subito intrecciando la lingua con la mia.
"Bionda, ti voglio." disse ansimando trascinandomi in camera nostra e annuii, non potevamo più scappare, avevo la necessità di sentirla nuovamente dentro di me.
Zulema mi prese in braccio come se fossi una piuma e la sgridai per l'eccessivo sforzo, ma non gliene importò.
Legai le gambe attorno alla sua vita e non staccai le labbra dalle sue mentre camminava, la volevo tutta per me.
"Sto bene, non rompere il cazzo e stai zitta ho aspettato anche troppo." borbottò appoggiandomi nel letto infilandosi tra le mie gambe, era così comodo e mi rilassai.
"Fammi tua." sussurrai inarcando la schiena togliendomi i vestiti e Zulema rise divertita ma inciampò mentre si toglieva gli anfibi.
"Non ci posso credere!" urlai scoppiando a ridere nel vederla seduta nel pavimento mettendo il broncio.
"Ora voglio vedere se ridi ancora." disse rialzandosi da terra e mi baciò stringendo il mio fianco per approfondire il bacio ancora di più.
"Stupida bionda." disse divertita contro il mio collo e scese ancora più in basso provocandomi degli spasmi involontari e dei brividi assurdi, erano incontrollabili.
Le sue labbra mi erano mancate terribilmente e bruciavano al contatto con la mia pelle, il suo tocco era la cosa che amavo di più al mondo.
"Mi sei mancata." dissi non appena ritornò sopra di me per cercare le mie labbra e sorrise mentre le toglievo la felpa, scoprendola.
"Amore." la richiamai facendola sussultare per il nomignolo ma sorrise lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia.
Delicatamente le sfiorai la cicatrice sul cuore e sulla spalla, alcune lacrime si accumularono per l'ennesima volta nei miei occhi dato che la paura di perderla non se n'era mai andata.
Scoppiai a piangere mettendomi le mani nel viso e misi la testa di lato nel mentre che Zulema me le toglieva delicatamente.
"Macarena è tutto passato, pensa a costruire il presente e il futuro insieme a me, non sprecare più lacrime." disse guardandomi dritta negli occhi e sorrisi come un'idiota non appena mi chiamò con il mio nome, era seria e ci voleva provare veramente con me.
"Scusami, è che penso a tante cose. E se non fossi arrivata in tempo? E se i messicani ti avessero uccisa? Non me lo sarei mai perdonata." mormorai accarezzandole il braccio dolcemente e sorrisi notando i suoi brividi che solo io ero in grado di provocarle.
"Non è successo perché tu sei maledettamente forte e hai avuto tanto coraggio a rischiare la vita per una come me, potevi lasciarmi andare." disse Zulema serrando la mascella e le lanciai un'occhiataccia per il suo solito orgoglio e menefreghismo.
"Tu non sei una qualunque, sei la donna che amo e voglio vivere con te per il resto della mia intera vita." dissi guardandola attentamente e deglutì appena, si avvicinò per baciarmi un'altra volta e con cautela mi tolse l'intimo scoprendo il mio corpo, solo per lei.
"Io voglio solo te, ho sempre voluto te. Mai nessun altro." mormorò contro il mio collo mentre la spogliavo e non appena la sua pelle aderì con la mia tremai come una foglia.
Mi sentivo a casa, mi sentivo rinascere.
"Ti amo." sussurrai sottovoce a malapena udibile ma ovviamente il mio scorpione mi sentì e si bloccò per una frazione di secondi ma continuò a fare quello che stava facendo.
Le accarezzai i capelli dolcemente e rabbrividii non appena sfiorai la sua cicatrice, ormai era il passato quello.
"Finalmente, sto bene." la sentii dire con la voce che tremava e sorrisi percependo la sua mano stringere delicatamente il mio seno, sembrava che avesse paura di rompermi in due.
Mi lasciò un bacio sulle labbra per poi abbassarsi ed entrare dentro di me con la lingua, regalandomi come al solito un piacere unico.
Era pura estasi.
Mi strinse le cosce per tenermi ferma e incominciai a gemere il suo nome, nel mentre che cercavo la sua mano per stringergliela con tutta la forza che avevo in corpo.
Zulema aumentò il ritmo facendomi urlare e chiusi gli occhi mordendomi il labbro nel mentre che la donna sopra di me mi regalava il mondo intero.
Ormai l'odio non esisteva più tra noi due, si era trasformato in puro amore perché percepivo la nostra energia dissolversi tra di noi, unendosi in una cosa sola.
Io volevo lei, volevo condividere anche la cosa più insignificante e sopratutto essere felice al suo fianco.
Sapevo che poteva darmi qualsiasi cosa come io potevo darle il mondo intero.
"Zulema." la richiamai mentre aumentava il ritmo e i suoi occhi si posarono sui miei, ardevano di pura adrenalina ma anche di tanto amore.
Mi stava ringraziando per averla salvata, per averle dato una seconda possibilità di essere felice insieme a me e di poter vivere la vita che voleva, facendosi amare dalla sottoscritta.
Percepii le gambe tremare dopo alcuni minuti e non appena l'orgasmo mi colpii in pieno venni rilassando i muscoli esausta da tutte le miriade di emozioni provate, il mio scorpione non si fermò fino a quando il mio battito cardiaco non si fu stabilizzato e risalì sopra di me baciandomi piano sorridendo contro le mie labbra.
"Ti sono mancata?" sussurrò senza fiato accoccolandosi nell'incavo del mio collo e percepii i suoi denti afferrarmi un lembo di pelle lasciandomi ovviamente il segno.
"Sì, figlia di puttana." sbottai divertita affondando le unghie nella sua schiena e tracciando tutta la sua colonna vertebrale con decisione, volevo che fosse solo mia.
"Bionda." ringhiò gemendo dal dolore e invertii le posizioni mettendomi sopra di lei e guardandola mordendomi il labbro.
"Sei splendida." disse semplicemente guardandomi dal basso e le sue labbra erano ancora più gonfie a causa dei miei baci e dei miei morsi, le tracciai con il pollice possessivamente e aprì la bocca leggermente inarcando la schiena.
I suoi occhi neri scrutavano ogni centimetro del mio corpo e serrai la mascella abbassandomi per osservare con tutto l'amore del mondo le sue cicatrici un pochino evidenti.
"Me la pagheranno cara." dissi furiosa sfiorando quella sulla spalla e delicatamente appoggiai le labbra su di essa baciandola ripetutamente e notai Zulema rabbrividire.
Prese ad accarezzarmi i capelli e mi lasciò fare perché glielo dovevo, dovevo sfogarmi in qualche modo perché dentro di me avevo una rabbia disumana.
"Se ti avessi persa in quel deserto sarei morta insieme a te." incominciai sull'orlo di un'ennesimo pianto ma mi morsicai il labbro continuando a baciare ogni centimetro della sua pelle.
Non desideravo altro se non starle vicina.
"Piccola basta, sono qui con te e te lo ripeterò fino alla fine dei miei tempi." disse afferrandomi saldamente il viso tra le mani e sorrisi per il nomignolo, stava cambiando tanto nei miei confronti.
Le lasciai un bacio in fronte ed entrai dentro di lei con due dita facendole inarcare subito la schiena e chiudere gli occhi dal piacere, mantenni lo sguardo fisso su di lei e sorrisi vedendola godere sotto al mio tocco, era bellissima.
Aumentai il ritmo nel mentre che mi stringeva i capelli e i suoi gemiti erano musica per le mie orecchie, mi era mancata da morire e i nostri corpi erano creati per stare insieme.
Aumentai le spinte mentre urlava e mi nascosi nell'incavo del suo collo baciandoglielo ripetutamente e mordendoglielo con forza per farle capire che aveva sbagliato a credere che non me ne importasse nulla di lei.
Non avrei mai messo me stessa al primo posto e fregandomene totalmente di lei.
Io l'amavo e glielo avevo dimostrato.
Le sue unghie si depositarono nella mia schiena lacerandomi la pelle e un gemito di dolore fuggii dalle mie labbra aumentando ancora di più il ritmo strappandole dei gemiti rumorosi.
Venne urlando il mio nome dopo un po' e sorrisi soddisfatta rimanendo sopra di lei lasciandole dei baci umidi e caldi in tutto il suo corpo, Zulema meritava solo amore.
"Puoi aggrapparti ai ricordi, ti terranno stretta ma lo farò anche io puoi stanne certa." disse afferrandomi per un polso e in mezzo secondo ero sotto di lei con le sue labbra che baciavano prepotentemente le mie.
"Sei qui, ancora non ci credo. Non sei un sogno e nemmeno uno dei miei incubi, tu sei qui con me ed io sono la persona più felice del mondo." sussurrai nel mentre che afferrava la mia mano e la metteva sopra al suo cuore, per dimostrarmi che batteva solo per me."È la realtà bionda, e tu sei la mia."
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euphoria
Fanfiction➵ ZURENA. (gxg) • SEQUEL ➝ AMNESIA. "Ho voglia di abbracciarti, di quelli abbracci lunghi in cui le labbra restano mute e i cuori, così vicini, si sussurrano l'amore. Abbracciate, io e te, col tempo immobile e la vita sospesa. Istanti infiniti di s...