24.

313 31 12
                                    

Emma si stava sistemando per il ballo, mentre il suo vestito rosso era pronto per essere indossato e le domestiche le acconciavano i capelli, raccogliendoli in una crocchia ordinata.
"Tesoro" sorrise Killian sulla porta.
Le domestiche si affrettarono ad inchinarsi allontanandosi leggermente, dopo aver fissato l'acconciatura, per lasciare ai due un po' di intimità.
"Sei tornato prima" commentò Emma freddamente.
Killian ridacchiò baciandola ripetutamente.
"Sei ubriaco" commentò disgustata allontanandosi.
"Dai ho bevuto solo un goccetto" disse lui sorridendo.
"Vattene" affermò Emma.
"Devo prepararmi per il ballo. Almeno per stasera cerca di essere lucido, ne va della protezione del popolo"
Killian le strinse il braccio. "Non ti permetto di parlarmi così" disse con rabbia.
Le domestiche si affrettarono ad uscire indietreggiando a grandi passi.
Emma lo spinse lontano da lei.
"Lascia le mie stanze" affermò stringendo i pugni.
"Nella stanza accanto c'è tuo figlio che non ha fatto altro che chiedere di te. Va a fare il padre per una volta" disse Emma scuotendo la testa.
"E tu quando ti deciderai a fare la madre eh?" sussurrò al suo orecchio.
La sovrana lo spinse nuovamente, mentre finalmente Killian la lasciò da sola.
Emma si scostò asciugandosi le piccole lacrime che si erano formate sotto ai suoi occhi, toccandosi il petto con la mano dal dolore.

Snow entrò nelle sue stanze poco dopo senza neanche avvertire.
"Come ti è venuto in mente di parlargli in quel modo? I domestici non parlano d'altro..."
"Dio Snow non è passata neanche un'ora... e credo che neanche tu abbia il permesso di..."
Snow le prese il viso tra le mani con forza.
"La tua corona è sul filo del rasoio. Se i Jones decidono di prendere il potere hanno un erede per farlo, mentre tu non sei stata capace di generare un figlio in tutti questi anni" disse con rabbia.
Emma la spinse lontano. "Smettila" affermò.
"È per quella cicatrice, vero?" disse la madre.
"Ti ha maledetta quella strega... ti ha rovinato la vita"
Emma scattò immediatamente. "ESCI!"
"Non devi parlare di lei."
Snow scosse la testa, guardandola con disprezzo.
"Sei una tale delusione Emma... trova un modo per ingraziarti tuo marito, perché sei a tanto così dal perdere tutto" disse sicura.
"Non perderò un bel niente. È il mio trono, il mio regno e lui non ha alcun diritto di prenderlo" disse Emma.
"È solo un figlio illegittimo"
"È una minaccia" ribatté Snow.
"Fa come ti ho detto o rischi di pentirtene per tutta la vita"

Killian rise insieme al bambino mentre giocavano insieme.
"Avanti Liam com'è il giuramento dei pirati?"
Liam si mise la mano sul petto orgoglioso per poi vedere una figura bionda sulla porta.
Indossava il suo splendido abito rosso fuoco e la tiara a coronarle la testa.
"Mamma!" esclamò il bambino correndo ad abbracciare Emma.
Emma accennò un sorriso, accarezzandogli i capelli.
"Ciao piccolo"
"C'è un ballo vero?" chiese lui.
"Si. Tuo papà ed io andremo insieme" rispose Emma stringendo la mano di Killian.
"È fantastico. Un giorno potrò andarci anch'io?"
"Ma certo piccolo" rispose Emma.
"Non vedo l'ora che inizi. Voglio uscire da questa camera" disse emozionato.
"No no no, tesoro tu resterai qui" disse Emma.
"Ma... neanche per i saluti?" commentò sconsolato.
"Sei ancora troppo piccolo" mentì la bionda.
"Non posso mai uscire di qui. Sono stanco"
Emma sorrise accarezzandogli i capelli.
"Uscirai quando sarai più grande"
Liam sospirò, mentre Killian gli fece un piccolo sorriso.
"La tua ciurma resterà con te sai?"
Liam sorrise debolmente annuendo.
"Fa il bravo tesoro" disse Emma accennando un tono dolce per poi lasciare la stanza insieme al marito.

Emma entrò nelle sue stanze attendendo che Killian finisse di prepararsi.
Killian guardò Emma per poi baciarla.
"Grazie per prima. Il bambino sente la tua mancanza"
"Ma io non sono sua madre" disse Emma freddamente, mettendosi gli orecchini.
"Lo so. Ma potresti esserlo se solo lo accettassi come tuo" disse Killian.
Emma scosse la testa decisa. "Milah te l'ha chiesto in punto di morte, Emma. Era una brava persona"
Emma si allontanò guardandolo con disprezzo.
"Va bene mi dispiace non avrei dovuto." disse Killian seguendola.
"Credi non sia stato umiliante per me sapere che la tua amante era rimasta incinta, eh? Non hai il minimo ritegno a chiedermi una cosa del genere, una richiesta di una povera donna che è morta tra le tue braccia, mentre ti giurava amore eterno." disse Emma disgustata.
"Povera donna davvero. Non sapeva di essere una delle tue centinaia di amanti? L'hai illusa così tanto da portare avanti una gravidanza che l'avrebbe uccisa?"
"Il bambino non ha colpe" disse Killian.
"Oh su questo hai ragione" rispose Emma.
"Ma non sarà mai mio figlio" affermò sicura.
"Mi dispiace solo che abbia un padre come te e che sarà condannato ad una vita da rinnegato solo perché tu non sei riuscito a stare attento" disse la regina guardandolo nuovamente con disprezzo.
"Dannazione Emma, sono un uomo, preda facile dei miei desideri e delle tentazioni"
"Fantastica giustificazione vero?" commentò Emma ridendo amaramente.
"L'hai portata nella nostra camera. Hai contaminato il mio letto con lei. Dio Killian, io..."
Il re le prese il viso tra le mani.
"È stato uno sbaglio, davvero." disse accarezzandole il viso.
"Dammi una possibilità. Noi due possiamo ancora essere felici, se solo mi lasciassi abbattere questo dannato muro che ti sei costruita. È da quando siamo sposati che non mi dimostri affetto, un minimo gesto di interesse." spiegò Killian.
"Non vedo come potremmo" disse Emma.
Killian gli accarezzò il labbro inferiore guardandola negli occhi.
"Emma io ti amo, davvero" giurò il re.
"Tutto ciò che ho fatto è stato perché mi sentivo trascurato e perché... Bé non sono mai stato bravo a resistere alle prede facili, ma... se solo tu fossi disposta ad aprirmi la porta, io farei di tutto per cambiare, credimi. Dammi un'occasione" disse con le lacrime agli occhi.
Emma ricambiò il suo sguardo quando Trudy l'interruppe.
"Vostre maestà, sua altezza reale il re James vi prega di presenziare al suo cospetto immediatamente prima dell'inizio del ballo"
Emma si staccò immediatamente da lui, lasciandogli la mano e avvicinandosi alla porta.
"Emma..."

Between usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora